EMNOTORK- CRONACHE DI ORLOCH: Fiori d’Acciaio- Sessione 61(16/03/2025)

La Chiacchiera del vicolo,
Miraggi di Velen orientali,
Confini occidentali del Regno di Orloch,


Tratto dai Racconti e Canti di:

Elias “il girovago”,
Bardo e Cantore degli Spiriti,

Cartomante di Professione, Cercatore di Vite.

Or che lasciâr la torre e la fortezza,
ove gran scienza l’arte avea forgiato,
mosser i prodi, col cor di fermezza,
verso l’occásio ch’era lor segnato.

Dopo ch’ebber lor sacche ricolmate
di ciò che ‘l viaggio lungo richiedea,
sul carro arcano, forgiato e dotato
di mente che parlava e che vedea,
fêro dimora, e al nuovo dì sortito,
Mikhal, maestro, lor venne appressato.

Un lume aereo diede in lor vestito,
che d’ogni incanto i segni rivelava
e ‘l loco ove l’arte era scolpito
con gran virtù agli occhi palesava.
A più di ciò, con mente assai sagace,
l’artefice una lancia diede ancora,
che per virtù di moto alto e tenace
potea strappar la forza e dar dimora
al reo che a morte sol non convenea.
Una lente fornì, con tal potenza
che l’ira della lancia in sé chiudea,
ché al reo ritrar volían senza offesa.

Solcando il regno in un sol dì veloce,
volaro i prodi ai confini lontani,
ove l’arena sorge senza voce
e ‘l fiume Amon bagna gli ultimi piani.
Or volge il sole al cader dell’orizzonte,
e lor dinanzi ‘l ponte Istvark s’apriva,
passaggio al sud, ai luoghi dell’onte,
alla contrada d’Amun’Wyrn più viva.

Ma qui la mente fredda del destriero
fermò ‘l cammino e, con parlar forbito,
disse: «Signori, v’è un alto mistero,
ché arcana furia ha ‘l passo impedito.
Dunque il mio core ch’è fatto d’ingegno
impone sosta finché fia domato
ciò che m’oppone con tanto ritegno,
ché non procedo finché non sia abbattuto.»

Scèsersi allor, con braccio forte e saldo,
e ‘l ponte vider fiammeggiar di spire,
che senza forma, né corpo né saldo,
volavan come serpi a ferir e colpire.
Fulmine e folgor l’armi lor mostravano,
e quando in terra strutte si giaceano,
polver d’oblìo sulle spade posavano,
onde incantate più non si moveano.

Ma nulla valser l’ire e i gran sussulti,
ché la Compagnia con forza novella
volse in macerie gli spirti occulti,
e si fermaro ove ‘l dì si fella.
Non era saggio il notte traversare,
dunque posar nell’ombra fûr costretti,
e al nuovo sole, nel fiume a mirare,
volsero al sud con passi ben ristretti.

Or quando giunser alla dolce riva,
ove il villaggio sull’onde si specchia,
trovaro schiera gioconda e giuliva
di picciol gente che l’alma rischiara.

La Compagnia dello Scudo di Sion:

(MARCO M. è l’alterego di):
Fabian di Collevento,
un mezzelfo originario di un villaggio distrutto dalle forze del Vuoto, ricevendo la salvezza soltanto grazie alla fede riposta nel Dio Aenerion. Divenuto Chierico del Dio del Tempo, ha accettato di divenire la guida spirituale ed il cronista dei Van Anderson, con lo scopo di registrare la storia della famiglia e, nel contempo, servire la comunità secondo i Dogmi del suo Dio.
(MARCO C. interpreta):
Sir. William van Anderson,
questo nobile guerriero psionico è cresciuto nel lusso e le comodità di una vita adagiata ed aristocratica. Riunitosi con suo fratello gemello, da cui si era separato da bambino, combatte per suo padre e la famiglia, ambizioso di ripristinare il nome dei van Anderson e salire al trono di Orloch.
(SERGIO L. nel ruolo di):
Tristan Torrenera,
Un Arciere Arcano appartenente ad una nota e rispettabile famiglia di mercenari che combatte non solo per denaro ma anche per nobili ideali.
(MAURO V. nel ruolo di):
Lucas detto “Aquila”,
un Ladro Furfante con un passato da orfanello che ha vissuto di espedienti e si è costruito una reputazione nella criminalità locale di Orloch. Il suo buon cuore ed un senso di gratitudine nei confronti del suo miglior amico di infanzia lo hanno spinto a cercare una vita migliore, unendosi alla Compagnia dello Scudo di Sion per perseguire ideali più nobili.
(ALAN G. interpreta)
Aratrim Kalbordor,
questo Nano Xantrariano con un passato da Campione presso una nota compagnia di mercenari dalla reputazione sanguinaria, ha scelto di voltare le spalle ai suoi vecchi compagni d’arme per mettersi in proprio e combattere per sè stesso e per ideali più nobili.

METAGAME

• La sessione riprende all’interno della guarnigione di Orloch, dove la Compagnia dello Scudo di Sion osserva il cadavere del prigioniero della Catena Nascosta, morto a causa di un’esplosione interna causata da un congegno tecnomantico. Fabian analizza il corpo e conferma che il cuore è stato trafitto da frammenti metallici. Astrid Firedawn, interpellata come consulente, rileva la presenza di un dispositivo simile nel secondo prigioniero.

• Il Generale Carlile Menghe ordina di attendere l’arrivo di Mikhal Stoneworker, Alto Tecnocrate degli Arcanisti di Orloch, previsto per l’alba successiva. Durante l’attesa, i PG si dedicano a varie attività: Fabian si ritira in preghiera nella Chiesa della Sacra Clessidra, William si concede un po’ di lusso nella Pergola d’Ebano, mentre Aratrim e Lucas cercano informazioni nei bassifondi.

• Durante la loro ricerca, Aratrim e Lucas scoprono al Riposo del Gendarme che un carico di Arcanium è stato rubato e che un solo soldato è sopravvissuto alla strage: un certo Alex, ora in custodia per diserzione. METAGAME

  • La sessione riprende subito dopo la partenza della Compagnia dello Scudo di Sion dalla guarnigione, mentre i PG discutono delle parole di Mikhal Stoneworker e del prossimo obiettivo: individuare la Fucina perduta.
  • Dopo aver effettuato gli ultimi rifornimenti, i PG salgono a bordo del Tecnowagon e trascorrono la notte al suo interno. La mattina seguente, Mikhal si presenta per consegnare loro alcuni strumenti essenziali per la missione:
    • Un costrutto fluttuante in grado di illuminare l’area, individuare presenze magiche e segnalare la posizione della Fucina.
    • Il Risonatore Tramico ad Impulso Ipersonico, un’arma tecnomantica letale che, se usata con una speciale lente, può neutralizzare un bersaglio senza ucciderlo.
  • Terminati i preparativi, i PG partono a bordo del Tecnowagon. Grazie alle capacità avanzate del veicolo, riescono ad attraversare rapidamente le terre del regno e raggiungere i confini occidentali entro la fine della giornata.
  • Giunti in prossimità del Ponte di Istvark, l’intelligenza artificiale del Tecnowagon rileva una minaccia arcana sconosciuta e blocca il veicolo, impedendo la prosecuzione del viaggio.
    • Analizzando l’area, i PG individuano entità energetiche fluttuanti che si librano nei pressi del ponte. Le creature si rivelano ostili e attaccano non appena i PG si avvicinano.
    • Le entità possiedono la capacità di emettere impulsi folgoranti e, una volta distrutte, rilasciano un pulviscolo in grado di disattivare temporaneamente gli oggetti magici.
  • Dopo un combattimento relativamente rapido, i PG eliminano la minaccia e possono riprendere il cammino, ma decidono di accamparsi per la notte anziché viaggiare al buio.
  • Il mattino seguente, la Compagnia riparte e segue il corso del Fiume Amon verso sud. Nel pomeriggio, giungono presso una piccola comunità fluviale, dove vengono accolti da un gruppo di halfling dal comportamento insolito.

Una risposta

  1. I doni dei tecnomanti sono doni potenti, in mani sbagliate simili cose continuano ad essere dannatamente pericolose… ma finche saran usate per distruggere la minaccia incombente non me me porrò il problema per ora… e poi in fondo l amicizia con i tecnomanti potrebbe essere molto utile e proficua…
    Questa comunità di halfling sembra pacifixa e a quanto pare il nostro uomo è passato da qui… non ci resta che stanarlo

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