Emnotork – “Il Destino del Conte Rocciamare”  sessione 30

Chiacchiera del vicolo
GDR 19 – Sessione 30
“Katrine e Leopold”
19 di Quotor 1415 Emnotork

Articolo di Alendir, lo spettro

Alendir, Lo Spettro

“Sono Alendir, lo spettro e come tutti coloro che hanno scelto di non reincarnarsi e di rimanere nel limbo, volo alla caccia di storie sensazionali per tutto il continente e devo dire che ne ho trovata una oltre a quella di Drakidion e dei Lossodonti

Il destino mi ha condotto da questo gruppo di eroi, ma prima di tutto voglio presentarveli:

Il Paladino Dezrael (Roberto) è uno dei miei preferiti, non esistono bianco e nero e lui, nonostante i suoi voti, lo ha capito perfettamente. Constatare un tale atteggiamento in un devoto mi ha intrigato. Sono curioso di vedere come va a finire.

Kaspar detto “Il metro” (Gianluca) Lui è una figura suggestiva, è tornato da dove io ho deciso di restare, ha qualche rotella fuori posto, almeno così parrebbe agli altri che sono più inclini ad averne paura che ad ascoltarlo, io non lo vedo così, ma per me, è più semplice capire quanto ha passato. Kaspar sta trovando il suo posto nel mondo ed intanto la compagnia di ventura ha cominciato ad accettare le sue stranezze, prima fra tutte, quella di prendere le misure per la bara del prossimo “amico”.

Garrett “4 corde”, (Davide) Il menestrello non perde mai il ritmo tra una buona storia da raccontare e una strizzata d’occhio alla donna di turno. C’è sempre un accordo per mettersi nei guai e uno per salvarsi…

Otto Urd “Lo Straniero” (Marco), è arrivato su Emnotork per chiudere accordi commerciali con il continente di Illica, in verità se ne è andato a gambe levate della repubblica perché da cacciatore era diventato preda. Frattanto in Emnotork, di accordi se ne son stretti ben pochi, ma non si sa mai, la vita è un mazzo di carte e quella buona può sempre arrivare.

Joaquim Da Silva, “Degli spiriti” (Emanuel) è un druido che non trova riscontro della sua bontà in questo mondo crudele, ma ha trovato un modo per metterli tutti nel sacco, si tratta di erbette ed intrugli, diciamo che nei giorni buoni Joaquim è presente oltre che fisicamente, anche mentalmente, nei giorni non buoni parla con gli spiriti, un poco come fa Kaspar anche se in modo diverso, insomma si rivolge ad un aldilà invisibile, quello dove io vivo.

Continente di Emnotork, Regione Terre Fertili, provincia di Sartach

Ora che ve li ho presentati posso dire di essere incappato in loro per via della casata Rocciamare che è sempre stata un mio pallino, una famiglia interessante quanto incline a vivere in un continuo e disinibito rovescio della fortuna. 20 anni fa, il maniero sulla costa era un rudere e non avevano il becco di un quattrino, ma poi il capostipite, Primo Rocciamare, riuscì a imporre finalmente sul mercato “La pietra dei Rocciamare”. Si tratta di una luce benedetta che può durare per giorni. Quando il suo potere si esaurisce, basta bagnarla con l’acqua del mare e tornerà ad avere effetto. Le magioni di mezza Emnotork sono illuminate con questo prodigio.

Leopold Rocciamare, il conte di Sartach, è il cugino di Primo e ha potuto beneficiare dei successi di famiglia ed espandere i confini di influenza della casata sino a Lago del Drago e a Sartach che da piccolo centro sta pian piano diventando sempre più consideravole.

Qual è stato il ruolo dei nostri eroi? Perché infine mi sono interessato a loro? Molto semplice! Hanno distrutto una città sotterranea aiutando di fatto Leopold a gestire l’intera provincia!

Ve la immaginate? Una città sotterranea piena zeppa di Non-Morti, Elfi oscuri, Demoni e non si sa che altre corbellerie, una specie di minestrone del male, dove non manca nessun ingrediente, che fa BOOM! scoppia! Ecco, c’erano loro dietro e questa esplosione e quando sono tornati a Sartach sono stati chiamati eroi e convocati dal conte in persona, anche se prima di arrivare all’udienza, il fato ha cominciato a tessere una ragnatela intorno a loro, una serie di intrighi da cui districarsi sarà quanto mai complicato.

La città di Sartach ha chiuso proprio di recente degli accordi commerciali notevoli grazie al lavoro del Conte, anche se, sembrerebbe che l’ultima parola l’abbia messa sempre la sua sposa incapace di dargli un erede, Katrine Dell’acqua. Una volta la donna non si chiamava così, aveva un altra identità presso l’altopiano dello Junkrat, ma sembra essere stata abbastanza abile da cancellarne le tracce.

Otto Urd “Lo Straniero” è stato avvicinato da Jim Parson, noto traffichino con il vizio dell’omicidio nei bassi fondi della città e tra una cosa e un’altra ha dato ad intendere che ci sarebbero monete sonanti se solo il conte avesse un incedente, se solo morisse. Jim ha anche specificato che il denaro non verrà pagato da lui, che c’è qualcun altro che vuole la morte del conte. Jim ha perso molti dei suoi traffici per via dell’arrivo della casa d’aste in città e anche a causa dei nuovi accordi presi dal conte. Vorrebbe riprendersi quello che gli è stato tolto e ha messo anche gli occhi sulla Foreste dei Viventi. Dice di avere trovato una via per raggiungerla. Ci sono molte piante e creature particolari che crescono lì e che potrebbero avere molto mercato e a proposito di piante…

Garrett “4 corde” e Joaquim Da Silva hanno a che fare proprio con una pianta che viene dalla foresta dei viventi, comprata da Isabelle Rocher e mai consegnatale.

Isabelle è l’amante del conte ed ha partorito il suo bastardo neanche un mese fa, ma qualcosa è andato storto, Isabelle è convinta di essere stata maledetta da Katrine, la moglie del conte, e che per via di questo incanto suo figlio sia nato morto. La donna è disperata, perché ha visto una presenza terrificane aleggiare sopra al cadavere del figlio: “Mi ha detto che mio figlio sarebbe stato importante, che dalla non-morte avrebbe fatto valere il suo nome, io voglio sapere che diavolo è accaduto! Voglio solo parlarci, per questo ho comprato la pianta. Ha il potere di mettermi in contatto con i morti…”

Joaquim ha preso a cuore la vicenda e ha capito come mai la pianta, seppure regolarmente acquistata dalla donna, non sia arrivata a lei, ma abbia trovato per volontà del conte, come referente ultimo proprio lui. Si è offerto di fare da tramite, ma prima di interrogare lo spirito e di calarsi in acque sconosciute, ha preso tempo per avere modo di prendere parte all’udienza del conte.

Kaspar detto “Il metro” e Il Paladino Dezrael invece si sono mossi nei nuovi mercati di Sartach scambiando pietre preziose e interessandosi di armature per cavalli da guerra e anche di proporre al conte una ricompensa non proprio equa per quanto fatto presso la città sotterranea. Kaspar in particolare vorrebbe chiedere un opera ingegneristico-magica che ha dell’incredibile. E’ una torre portatile, se ho ben capito, il sogno di ogni avventuriero!!! E mentre Kaspar e Dazrael curavano i loro affari anche qualcun altro ne portava a termine uno…

Otto Urd “Lo Straniero” ha trovato modo di usare le sostanze trovate nel sottosuolo. Olek il vecchio, ha un emporio grazioso tra i vicoli in cui comanda ancora Jim Parson. I due trovano un accordo per quanto serve a Otto, ma quel che più conta è che il vecchio si è lasciato sfuggire un informazione preziosa: “Sono diventato cieco, non andavo a genio alla moglie del conte, Katrine, è lei che mi ha maledetto!”

L’intero gruppo si riunisce al termine di questi giri per la città, Joao e Garreth tornano dalla Locanda dell’Orso dove hanno incontrato Isabelle e fatto la conoscenza di Lize, la proprietaria; e via via che il primo pomeriggio lascia spazio alla sera, tutti i nostri eroi si ritrovano al tavolo insieme per scambiarsi informazioni.

Otto mette sul piatto l’omicidio del conte, viene fuori il nome di Jim Parson e il buon Garreth ha modo di mettere sul chi vive Otto, dato che Lize, della locanda dell’orso, ha speso parole non proprio lusinghiere su di lui. Dezrael impallidisce quando sente parlare di omicidio su commissione e Joao evidenzia che questo Conte, Leopold Rocciamare, è benvoluto dal popolo e che deve essere un uomo buono, forse ha solo sposato la donna sbagliata. Otto rassicura tutti, vuole solo districarsi da questa tela di vicissitudini e andarsene da Sartach nel più breve tempo possibile, senza impelagarsi e senza conoscere il ragno tessitore della tela.”

L’incontro con il conte è alle porte, c’è una ricompensa da prendere per il BOOM della città sotterranea!

Alla prossima puntata 🙂

2 risposte

  1. Da quello che ha sentito, Katrine Dell’acqua gia’ non va molto a genio a Dezrael. Sembra troppo propensa a maledire chi non le vada a genio e Dezrael comincia a sospettare che una donna cosi’ possa celare una identita’ malvagia, oltre le apparenze…chissa’ come si comportera’ il Conte, chissa’ se riuscira’ ad accettare la proposta di ricompensa che Dezrael gli fara’…alla fine, non e’ la ricompensa che interessa veramente a Dezrael, quanto l’uso che della stessa potra’ farne nella strada che ha intrapreso. E se, alla fine, Katrine Dell’acqua fosse uno strumento del male, beh, tutti gli strumenti possono essere suonati e produrre note buone o cattive e se, alla fine, nessuna melodia uscisse nello spartito della vita di Dezrael…allora…lo strumento puo’ anche andar distrutto! E Dezrael gia’ assapora il fugace sapore della testa di Katrina appesa ad una picca all’uscita di Sartach, con il sangue gocciolante che scandisce i secondi di paura di quelli che la guarderanno, monito ai nemici del Conte…ma no!!!!! Cosa gli sta succedendo…qualcosa nella testa di Dezrael gli da’ questi pensieri, sembra risvegliarsi da un momento di sonno e riprendere contatto con la realta’…affannato…

  2. Governare richiede la lucidità che deriva dall’anaffettività. Voler bene offusca il giudizio ed un buon governante deve essere lucido, cinico, santo, mondo da emozioni. Questo può far apparire malvagio ma non è così.

    Governare è sia un privilegio che un fardello. Governare può portarti molto in alto ma altrettanto a fondo.

    Questa Katrine Dell’Acqua mi piace, credo che ci potrei anche fare affari. Dubito che sarei capace di amarla. Odio le persone, che l’abisso si prenda anche tutti. Io cerco di trarre il massimo da tutti coloro che incontro e questa Katrine Dell’Acqua può farmi avere molto.

    Spero che gli affari in questa città siano fruttuosi e che la situazione rimanga così per sempre e che ci sia di aiuto per realizzare i nostri progetti.

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