Emnotork – “La corona del destino”  Sessione 42-43

Chiacchiera del vicolo
GDR 19 – Sessione 42-43
“Le Aquile Reali e Jamal”
24 di Mekonor 1415 Emnotork
Articolo di Emilius, l’Aquila Reale

Emilius delle Aquile

Una volta avevamo dignità, noi aquile reali di Numasor, poi sono cambiate tre legislazioni magiche in pochi anni. L’unico che ci voleva veramente bene, Siroune, è morto! Capite che è andato un poco tutto a puttane!!! Sì, proprio a puttane amici miei, non c’è da scandalizzarsi!

Dopo l’addio alla Trama artefatta, la fine del governo Prescott e il conseguente arrivo al potere di Hawken Klood ed Elaya Delroy che hanno cambiato lo statuto magico da Oligarchia a Monarchia, c’è stato un caos che non vi dico.

Poi, il ritorno di Sargon, l’avvento della Trama dei Sogni e delle 49 torri, per adesso se ne sono viste solo 31; (Articolo di approfondimento: Il cuore di Numasor) e ancora la guerra civil-magica.

Noi abbiamo assistito a tutto questo dai piani più alti della Torre Verde, abbiamo visto N’Bug il troll, morire, abbiamo visto 9 Corde avere la meglio su di lui e poi perire a sua volta per mano di un gruppo di intrepidi eroi che proprio oggi ci ha destato dal nostro torpore, ma perché ci siamo ridotte così?

Noi siamo intelligenti, ce lo siamo meritato, la nostra scala evolutiva ci ha condotto fino a lasciare le stanze primordiali in cui l’istinto domina il ragionamento. Non lo abbiamo fatto senza un aiutino magico, ma lo abbiamo fatto. La nostra poca esperienza riguardo ai labirinti in cui una mente intelligente può smarrire il cammino ci hanno giocato un brutto scherzo. Non pensavamo che il cervello, lasciato così vagare senza meta, ci avrebbe portato a pensieri così torvi e negativi, ma il tutto è cominciato quando ci è stato negato il nostro sacrosanto respiro dell’anima: VOLARE!

Non era più possibile, eravamo in una prigione senza mura, non potevamo più solcare i cieli di Numasor, troppi incantesimi e nessuno a proteggerci, dato che ancora adesso non c’è reggente alla Torre Verde.
Questo riporre le ali, attendere gli eventi, ci ha fatto diventare quel che non siamo, appollaiati come beccamorti, pronti a guardare gli eventi, impotenti come vecchi e consumati esseri davanti ad una stagione di giovinezza che non poteva appartenerci. Guardavamo e parlavamo tra noi, commentavamo, davamo giudizi e alla fine signori miei abbiamo toccato il fondo.

Scommettevamo su chi morisse per primo tra i cittadini del quartiere e i maghi. Le giornate passavano così, tra soddisfazioni di poco conto che ci sembravano il sale di una vita insipida e le esplosioni di magia che generavano morte e disperazione tra gli abitanti. Nei nostri marci cuori invece, animavano un fievole senso di vitalità, perché almeno in quelle 24h ore qualcuno aveva vinto o perso, qualcosa era accaduto, qualcosa che ci facesse passare il tempo, che ci illudesse di essere vivi.

Eravamo diventati una delle peggiori specie volanti esistenti, non eravamo più Aquile Reali, eravamo Avvoltoi.

La tregua magica, ottenuta grazie a Dravios, Ciccicò, Elaya e “Principino” ci ha lentamente ricordato chi siamo e l’arrivo di Garreth, Kaspar, Gilestel, Otto, Lady Hurricane e Dezreal ci ha fatto respirare di nuovo!

La tregua è firmata da nomi noti di Numasor, mentre i nuovi nomi sono arrivati e andati via in un soffio di vento, un soffio che ci ha ridato il cielo in cui essere liberi, in cui ricordarci che noi siamo le Aquile Reali di Numasor!!!

Sono entrati dal sottosuolo nella capitale della magia, una via impervia, dove i rituali necromantici di Xereo Prescott sono ancora potenti e quando hanno messo la testa fuori sono emersi nel quartiere Alabastro, non lontano dalla Cattedrale di Weinal, o meglio dalla Cattedrale di Nathaniel Prescott.

Nel cielo magie demoniache, del necrofuoco, illusione, invocazione, si scontravano l’un l’altra. Venti metri, la misura tra l’ingresso della Cattedrale e la loro posizione, incolmabile per via del rischio disegnato da una linea tra vivere e morire.

I nostri eroi non si sono persi d’animo, Gilestel è riuscita a percorre una parte dei venti metri sotterraneamente insieme al gruppo, Kaspar e Dezreal se la sono vista brutta e Garreth si è trovato la porta sbarrata da colui che gli aveva dato appuntamento presso la cattedrale, lo stesso Nathaniel Prescott.

Gli incanti dello spirito però non sono stati abbastanza per un mezz’elfo di vera fede, dove la magia non arriva, Okna può tutto. Tra esplosioni e non-morti arrivati in prossimità dell’ingresso, i nostri eroi riescono a varcare l’uscio grazie al loro Paladino e al potere di Okna.

La prova di Prescott è superata e il gruppo si ritrova all’interno della cattedrale.

Nathaniel dona informazioni molto utili su Pietra di Giada, sul recupero della “Corona del Destino” e sugli artefatti dell’anima.

Pietra di Giada è una città cimitero dove anime antiche riposano, appena sotto la terra. Nani, Elfi e Umani degli anni passati ed è bene che si parli con ciascuna di queste anime rappresentative delle tre razze d’origine per conoscere bene le proprietà della Corona e dove esattamente sia collocata, inoltre suggerisce tre spettri con cui avere a che fare, in qualità di interlocutori:

Cimitero degli Elfi:
Alendir, lo spettro, per via del suo legame con Ledema, che è ancora vivente e conosciuta da Gilestel
CImitero dei Nani:
Klim Javna-Kur, per via della religione in comune con Forgiatempo
Cimitero degli Umani:
Xereo Prescott per via della scelta di Garreth, di diventare le 9 Corde dell’anima.

Ognuno potrà dare delle informazioni riguardo alla Corona dei non-morti. Nathaniel vuole che il destino di Kaspar, ovvero di ritornare come generale dell’esercito presso lo Junkrat e combattere contro Alexander, il re vampiro, si compia!

Nathaniel vede in Alexander una creatura pericolosa, da eliminare, per via della sua razza vampirica, ma anche per via del simbolo della lanterna, che caratterizza lui e suo fratello, come marchiati da una delle tre maledizioni della famiglia Ishar, di cui tanto si sta parlando, dato il ritorno presso l’ex baronia di un piccolo esercito che starebbe agendo in loro favore (Approfondimento sugli Ishar)

Il dato è confermato dallo stesso Nathaniel, Una parte della confraternita dei Maledetti, così si fa chiamare l’esercito, è riuscita ad entrare nella città durante la guerra civil-magica e mentre i maghi si sfidano nel tentativo di dominare la città, loro si sono interessati al sottosuolo di Numasor.

Sotto la cattedrale è sepolto Teodor Ishar, anche detto il Cronomante. Colui che la confraternita dei maledetti vorrebbe riportare in vita. I loro tentativi sono caduti nel vuoto per via di Nathaniel Prescott. Il Cronomante fu nemico del suo maestro, Arsh Hoffback, un tempo demiurgo. C’è chi dice che le tombe del Cronomante siano due:

La prima è di natura fisica e si trova proprio nella cattedrale
La seconda è una prigione magica, composta dalla Trama del Sogno, unita a quella della Memoria Eterea.

Nathaniel viene a conoscenza che il figlio di Lady Hurricane, Jamal, guida questa compagine e che la madre potrebbe avere grande ascendente su di lui. Questo lo rinfranca. Non c’è mai stata paura negli occhi di Nathaniel Prescott, nessuno lo ha mai descritto così, neanche quando ebbe a combattere proprio nella cattedrale di Numasor per la sua vita, neanche nell’istante prima di morire, ma tutti giurerebbero di avere visto nei suoi occhi un lampo di terrore, quando si è trattato di contrastare la confraternita dei maledetti. Il cronomante è un nemico troppo potente, non deve tornare, Emnotork, non ha la risma di maghi capaci di tenergli testa al momento.

I nostri eroi abbandonano la cattedrale e raggiungono a seguito della tregua, la torre dell’acqua, dove Ciccicò rivela alcune particolarità delle Torri dell’Acqua collocate a Pietra di Giada, luogo di conoscenza incredibile, da cui Garreth e Kaspar potrebbero trarre grande vantaggio.

Le Torri hanno un enigma che dura un anno e viene scritto sulla porta della Torre di Agatha, la risposta deve essere data sulla Porta delle Torre di Kovran. Se la risposta sarà corretta entrambe la porte si apriranno per 1/6 di clessidra (10 minuti). Dopo di che un nuovo enigma della durata di un anno, comparirà e le porte si chiuderanno.

La torre di Agatha è anche chiamata “Gentile”. Una serie di enigmi, tranelli e indovinelli legati alla cultura generale facilita il cammino in essa.

La torre di Kevon è anche chiamata “Aggressiva”. Una serie di nemici sempre più potenti vi impediranno di proseguire.

La primaria è la torre di Agatha, se gli enigmi vengono risolti, il cammino degli eroi nella torre di Kevon sarà semplice, se non vengono risolti invece periranno per primi.

I nostri eroi abbandonano la Torre dell’Acqua e raggiungono la nostra torre. quella verde! Poco prima di loro già avevamo visto un barlume di speranza. Moasha, la favorita degli elfi, era giunta per candidarsi a futuro reggente della torre.

Gli eroi fanno anche la conoscenza di Dravios, reggente della Torre del Necrofuoco. Apprendono di un orribile patto che potrebbe essere ancora valido tra Kotal il demonologo e i Troll servi di N’Bug che ancora operano nelle profondità della Torre. Dravios è particolarmente interessato alla Torre della Marcescenza ed era venuto a vedere chi sarebbe diventato reggente della Verde per stringere contatti importanti.

Quanto al gruppo, grazie all’intervento di Gilestel, riesce ad accedere alla Torre e a salire all’ultimo piano dove trovano proprio noi, le aquile reali.

Ci siamo comportati da avvoltoi con loro, ma alla fine abbiamo accettato di volare, di portarli fino alla Foresta dei Viventi, ed è volando che siamo tornati ad essere noi stessi, perché quando smarrisci la strada, puoi ritrovarla solo facendo quello che ami.

Abbiamo lasciato Gilestel e i suoi amici presso il bosco e siamo tornati a Numasor.

Jamal e la confraternita dei maledetti

Lady Hurricane non ha raccontato troppo di lei, ma quel che è certo è che ha lasciato molti affetti lungo la via. Una serie di figli di cui non si è occupata, molti siano rimasti nell’anonimato delle loro vite tranquille, uno ha saputo distinguersi, Jamal Hurricane, è il comandante della confraternita dei Maledetti e sta lottando affinché la famiglia Ishar ritorni in Emnotork. Dopo mesi di ricerche Jamal ha trovato quanto serviva, la metà della Campana dispersa è a Cuore dell’Entroterra, sepolta sotto la terra e l’esercito sta convergendo sul povero villaggio che già doveva fare i conti con i Druidi del sangue.

Il ritorno del gruppo presso “Il cuore dei Viventi” è pieno di sorprese. Joao, il reggente, ha fatto un buon lavoro, le fazioni governate dalle creature lasciate da Siroune sono in pace e i suoi due aiutanti:

Hondr il nano, fedele di Forgiatempo
Ginevra, la serva di Lady dell’Acqua

svolgono un ottimo lavoro che compensa qualche sua mancanza. Joao è molto spaventato dalla via che ha intrapreso Garreth e non ne fa segreto. Il bardo non riesce a trovare conforto neanche dallo spettro di Siroune che quanto meno gli dona un consiglio prezioso: “Devi legare le anime dei morti, Garreth, tu hai scelto la loro via, ed è pertanto a loro che devi rivolgere la tua attenzione.”

La compagnia decide di risolvere il problema della confraternita dei maledetti prima di ripartire per Pietra di Giada. La questione potrebbe farsi drammatica in loro assenza, soprattutto perché loro hanno bisogno di Forgiatempo e portandoselo dietro, Cuore dell’entroterra (Nord-Est della Foresta dei Viventi) dovrebbe affidarsi alle scelte del secondo in comando: Donoin Thum. Un paladino di Weinal di indubbio valore, ma con poca esperienza.

Segui tutte le cronache di Alendir, lo spettro:

Il Destino del Conte Rocciamare (GDR 19)
La Compagnia del Lossodonte e i Molossodonti (GDR 2)
Il Gigante e i Goblin (GDR 1)

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