La Chiacchiera del vicolo,
GDR 39, Sessione 20
Emnotork,
QUOTOR, 27°giorno, A.D. 1415
Testimonianza di Ophelia Occhiblu
Acciderbolina, questa non ci voleva! Mi è giunta voce che qualche pazzo ha osato profanare il Tempio di Malvar, saccheggiando il sacrario di tutte le reliquie e gli strumenti sacri custoditi là dentro. E ora? Semplice, ora Malvar è adirato e sta scatenando tutta la furia del mare su Puntafaro. Due giorni di tempesta ed una moria di pesci sono solo l’inizio e se quei tesori non saranno recuperati e riportati in fretta nel tempio, allora le cose rischiano di mettersi veramente male per Puntafaro. Diamine! E adesso?
La Compagnia di Velen a quanto pare sta indagando sulla vicenda, ma non è che sia così contenta di come stanno andando le cose. Li ho osservati per un po’ da lontano e da come si stanno movendo, non posso dire che eccellano in discrezione e a giudicare da come alcuni brutti ceffi gli abbiano parlato mentre erano in bisca, devo dedurre che stiano rischiando di mettersi nei guai. A Puntafaro gli impiccioni non sono mai piaciuti a nessuno ed è un peccato perché gente altruista come loro sono una risorsa piuttosto rara, soprattutto in luoghi come questo paese costiero, dove il denaro e gli interessi personali vengono sopra ogni altra cosa…incluso il rispetto per le leggi.
A questo punto mi tocca intervenire e dargli un aiuto, non vorrei che involontariamente rischiassero di ficcarsi in qualche guaio molto più grande di loro. Sarà meglio che vada a contattare chi di dovere!
META GAME:






- La sessione incomincia da dove è terminato il capitolo prededente: nel tempio di Malvar di Puntafaro, gli strumenti consacrati al Dio e la Sacra Croce del Mare riportata dai PG, sono stati rubati e trafugati da ladri ignoti.
- I protagonisti si ritrovano presso il Tempio di Malvar, andando alla ricerca di indizi che possano permettergli di scoprire qualcosa in più riguardo il furto. Dopo un po’ di indagini scoprono delle impronte di fango che conduono ad una finestra lasciata aperta, scoprendo due informazioni: i ladri erano almeno due, forse tre e sono entrati e usciti dal tempio seguendo lo stesso tragitto. Dopo aver parlato con il Reggente del Tempio, Orazius Morenus, i PG decidono di iniziare a girare per la città cercando un po’ di informazioni.
- I PG si recano presso il Nicariddo, una bisca frequentata da gente di malaffare. Capendo però che la bisca è chiusa in orario diurno, attendono che cala la sera per ritornare e fare un po’ di domande in giro. Durante il pomeriggio, si recano alla bottega di Donna Rosaria e Mastro Joseph, i genitori di Philomena, la ragazza che avevano salvato dai non morti alcuni giorni prima. Parlando con Joseph, frequentatore del Nicariddo, i PG scoprono che se vogliono scoprire qualche pettegolezzo dovrebbero cercare un certo Salvo detto “a’ scaracchia”, suggerendo di farlo ubriacare in modo da sciogliergli la lingua.
- In serata il gruppo raggiunge la bisca. In loco, individuano Salvo ‘a Scaracchia ed iniziano a farlo bere per ottenere qualche informazione in più. Purtroppo però, le risposte che ottengono rimangono vaghe e piuttosto approssimative, venendo giusto a scoprire i nomi delle persone più potenti in città che potrebbero avere interesse a smerciare oggetti di valore come quelli trafugati dal tempio.
- Nel frattempo, in tutto questo, Malvar continua a scatenare la sua ira con una brutta tempesta che danneggia gravemente il porto della città, con le sue imbarcazioni. I ladri non sono ancora stati trovati e gli eroi brancolano nel buio.
- Prima di uscire dal Nicariddo, una ragazzina affianca uno dei PG dicendogli “Signore, mi perdoni, le è caduto questo” passandogli un bigliettino con scritto sopra “Incontriamoci a mezzanotte al Canto della Sirena”. Consapevoli che qualcuno voglia parlare con loro e che forse ciò possa avere a che fare con ciò che stanno facendo, ai PG non resta altro che recarsi alla Locanda e incontrare il loro misterioso ospite.