La Chiacchiera del Vicolo
GDR 17 – Sessione 9
Pirati d’acqua dolce
Scritto dal Vecchio Silenzioso
La città di Norcastro è caduta. Ora nulla impedisce alla flotta di capitan Morisso, il cosiddetto re del lago, di dirigersi verso Epoma. La città è in tumulto. Epoma, l’eroina sta provando a prenderne il controllo. Il popolo la ha accolta in trionfo, un secolo e mezzo fa, fu proprio lei a uccidere il drago che dominava la rocca, dove oggi sorge la città, che porta il suo nome. Tuttavia sta incontrando resistenze da parte delle guardie reale, che mantengono il controllo del castello. La città al momento è un frutto maturo pronto ad essere colto e gustato dal drago di Morisso.
In Meta:
Gabriele nel ruolo di Nillis, il moschettiere
Marcello (Sol) nel ruolo di Theo Mantostellato
Diego Liberati nel ruolo di 17, il forgiato
Jennifer Liberati nel ruolo di Llyr, il capitano della Civetta
Giulia Calzuola nel ruolo di Sonia Ragni, la cacciatrice di anime
-Prima di partire dalla casa di Eliza, ella consegna a Katrisha un amuleto a sette punte, dove ha intrappolato le anime di 6 creature sagge ed un Miux. Potranno usarlo per chiedere consiglio.
-il gruppo, guidato dal capitano Theo cerca di Eluin, la città segreta degli elfi, all’interno della foresta di Lef’Lev.
-Incontrano presso un pozzo un’elfa ubriaca. Ella per punizione è stata messa a protezione di questo pozzo, tradizionalmente considerato magico.
-I nostri eroi riescono a convincere l’elfa, Leira Wisseldeum, ad accompagnarli presso il festival della luna morta, dove potranno parlare con i consiglieri di Eluin.
-Uno dei consiglieri, Caio Liadon, li accoglie al festival con freddezza e disprezzo. Definisce Leira, una traditrice.
-Un’altra consigliera, Gutri nishaaden, afferma che ne parleranno dopo. Per il momento possono divertirsi e partecipare ai giochi.
-Theo (Sol) riesce a vincere la sfida di lotta libera animalesca.
-La sorella di Leira, Selvia Wisseldeum, sconfigge Sonia (Giulia) nella sfida del tronco rotante.
-Leira e Theo (Sol) riescono a vincere la sfida del tiro con l’arco cieco.
