Edizione N° 14: Casate, Assalti ed Eclissi

Del Giornale del Drago

10 di Mekonor 1417

La liberazione di Xilpot (GDR 55)

Emnotork

Xilpot è un’ombra primordiale, il padre di tutte le ombre del continente, un’entità ingannevole, capace di confondere le menti dei mortali e di indurli a farsi considerare alla stregua di una divinità. Il suo potere in Emnotork nel corso del tempo si è affievolito proprio per via della sua intangibilità e dei pochi servi di valore che ha avuto a disposizione per perpetrare i propri inganni. Inoltre era stato imprigionato nella foresta della vita, nella quale non aveva più potuto esercitare alcun potere.

I guardiani di vita, un compagine di avventurieri, a seguito di una serie di informazioni, ha deciso di liberarlo.

La notizia potrebbe sembrare negativa e i Guardiani della vita dei folli, ma in questi anni così complicati, vessati da diverse difficoltà, bisogna stare attenti a distinguere quel che è giusto da quello che non lo è.

La situazione è quella che può essere descritta da una semplice frase: Il nemico del mio nemico è mio amico.

Xilpot adora il mondo così com’è, perché dove vi è luce si crea oscurità, l’equilibrio tra le due genera vita. Se il mondo cadesse nelle mani del Re del Vuoto e dei suoi vassalli tale equilibrio sarebbe gravemente compromesso.

Xilpot è un alleato prezioso in questo senso e perfino il concilio dei draghi di Emnotork si è espresso favorevolmente alla liberazione dell’ombra, dando a Bracodonio stesso l’incombenza di tenerla d’occhio.

Scandalo Weissbier a Porta del Gelo (GDR 37)

Emnotork

Una delle famiglie nobiliari più in vista della città, i Weissbier è precipitata a causa di una serie di documenti che sono stati consegnati nelle mani delle autorità e letti da re Mork Northander in persona e da Darren, il metamorfista, consigliere del re.

La Famiglia Weissbier fino all’altro ieri era conosciuta per l’immensa generosità. Costruite diverse case di cura, protagonista di numerose raccolte fondi per i reduci della guerra del nord, legata a numerose organizzazione locali, si era sempre distinta in ambito umanitario. I documenti, arrivati da fonte anonima, sono stati ritenuti validi delle autorità e quanto fatto dalla casata negli anni identificato una mera facciata per nascondere loschi affari.

I Weissbier sono stati depennati dal registro nobiliare di Porta del Gelo con effetto immediato e hanno perso qualsiasi diritto precedentemente conferitogli.

Re Mork in persona ha proclamato di volere incontrare coloro che hanno fornito prove incontrovertibili su quanto fatto dalla casata.

Ma quali sarebbero gli atti di cui si sono resi protagonisti?

Si tratta di prostituzione, di schiavismo, di torture e perversioni che avvenivano con frequenza pressoché giornaliera e che grazie alla denuncia anonima hanno finalmente trovato la parola fine.

Morte nella città dei Grifoni (GDR 20 )

Emnotork

Rocca del Falco è stata recentemente devastata da un attacco inspiegabile, operato da alcuni misteriosi individui.

La cittadina, nota per l’allevamento dei Grifoni e per la caparbietà dei suoi abitanti è stata violata nel suo cuore più intimo.

Quando le porte della città sono state sfondate da un piccolo contingente di nonmorti, Rocca del Falco era già indebolita dall’interno.

Le alte cariche pubbliche non sarebbero state infatti all’altezza della situazione, rimanendo inspiegabilmente assenti ed incapaci durante l’assalto.

Né il Castellano Bellan del Falco né i suoi stretti collaboratori sono stati in grado di fare nulla di decisivo, lasciando così la popolazione vittima dei morti.

Considerando i dispersi, i caduti e quelli che hanno abbandonato la città, quattro quinti del popolo di Rocca del Falco è perduta; mentre nel gruppo rimanente si contano diverse povere anime, costrette ad unirsi alle legioni nonmorte.

Nessuno sa con certezza chi si celi dietro questo abominio, ma Katrina Thool, un sergente in servizio nella zona di Porto Pietranera ha una teoria:

‘Questa operazione è senz’altro colpa dell’ organizzazione nota come Eclissi. Si tratta di un gruppo di individui molto pericoloso e riservato. Questa non è la loro prima malefatta – e di certo non sarà l’ultima se non verranno presto fermati. Vi prego di condividere con il Giornale ogni informazione utile a trovarli e io vi prometto che non li lascerò più fuggire!’

Le indicazioni del sergente, per quanto vaghe, sembrerebbero trovare conferma nella scena del crimine.

Il corpo dell’alto sacerdote di Weinal della città è stato infatti ritrovato, impalato e in bella vista. Si dice che chiunque si avvicini veda il sole oscurarsi e senta parole risuonare nella sua mente:

Il Sole continuerà a Brillare sulle vostre terre,
Le vostre case saranno illuminate dalla sua luce

Ma una luce diversa, una luce nuova

Una costante e continua ECLISSI che porterà la
VERA ed UNICA luce in tutto il mondo.

Le viscere di Synistas (GDR 59 )

Emnotork

Al di sotto di Synistas la guerra fra bande infuria con sorti alterne da tempo.

Nei cunicoli Senza Perdono è facile smarrire la via, ma ancor più facile perdere un occhio, una mano, o magari la vita. La rete di passaggi sotterranei sotto la città è grande ed intricata, tanto da costituirne le viscere.

Questo paragone con le interiora è ancora più calzante se si considera l’odore del luogo, o la qualità della compagnia.

La banda di Maestro Nereo sì è infatti distinta come un aggregato di tagliagole e poco di buono ed è quindi solo un bene sapere del colpo da loro subito grazie ad alcuni avventurieri.

I’Tatini di Titania’ (NdR: siamo certi che questo non possa essere il loro vero nome) avrebbero infatti sgominato i piani dei ‘Figli della Cenere’ di Nereo, impedendo la realizzazione di una nuova variante del narcotico noto come ‘Meraviglia’.

La ‘pietra del cielo’, un catalizzatore utilizzato per sintetizzare la droga, sarebbe andato infatti distrutto nello scontro, risparmiando alla popolazione di Synistas ulteriori dolori causati dal diffondersi di sostanze pericolose ed assuefacenti.

Non si può che gioire del risultato dei ‘Tatini’ e consigliare a Malystria un encomio per questi eroi in erba.

Nuova casata nobiliare nelle Lande (GDR 27)

Emnotork

Ad Est del continente, presso le lande delle nebbie, una nuova casata è sorta, si tratta dei Van Kraken, lo stemma è stato iscritto nel registro nobiliare. Una creatura gigantesca, marina con tentacoli che si diramano in ogni dove si staglia su un fondo nero.

I fondatori erano stati decretati nobili da Re Barnabas a seguito di una serie di servizi che stanno rendendo le lande delle nebbie una piccola potenza economica. Lo scopo dei Van Kraken è quello di continuare a lavorare sull’economia locale, andando a creare un organizzazione ad ampio raggio che sappia accrescere gli introiti regionali. Cobain, il bardo, noto cantore e membro fondatore dei Van Kraken ha commemorato l’evento con una poesia:

L’abisso attende le anime vaganti,
Oscura è la culla dei naviganti,
per il Kraken non ci son vite importanti,
trattieni il fiato che presto tu muori,
Sei son fratelli del sangue legati,
Non di lignaggio, ma del versato,
Treman le gambe di chi li ha guardati.
Non chiedon permesso per il loro fato,
La stretta del Kraken nessuno perdona,
Nemmeno colui che tardi si arrende, l’anima il corpo presto abbandona,
Affonda nell’ombra che l’abisso attende.

Giunge la Fine

Lande di Cristallo

Il mondo sarebbe dovuto finire. Questo è quel che crede la gente comune e non solo.
Dopo una notte senza stelle, il sole non è sorto. Il volgo parla di spiriti funesti, i sacerdoti del ritorno del Divoratore, altri della morte della grande dea Erethis.
Quel che è certo è che i pilastri di questo mondo stanno crollando, o sono erosi uno dopo l’altro. Prima il potente Averthangel, poi l’arcimago Hoshu, infine il divino nostro imperatore, morto, dopo una lunghissima vita, in pace nel sonno. Ed ora la dea Erethis e la sua corte sono spariti da questo mondo. Qualcuno dice che sopra il lago di Cristallo sia avvenuta una terribile battaglia, e la dea abbia perso la vita, altri che si sia sacrificata per sconfiggere il Divoratore e salvarci tutti, altri ancora, che ci abbia abbandonato e sia tornata tra le stelle.
Durante la lunga notte e il seguente giorno senza sole non pochi si sono rinchiusi in bettole e stamberghe, cercando conforto sul fondo di un boccale, tra le braccia di una cortigiana o estasiati dalla “Meraviglia”. Quando poi il sole è sorto, già alto nel cielo, nessuno ha trovato sollievo, ma ha potuto solo esplorare il grande vuoto, che tutti noi mortali abbiamo sentito.
L’impero senza una guida è in pezzi, la magia senza un arcimago è selvaggia e il mondo senza la dea volge al chaos.

Articolo di Melissa Arcadialuce, Eco dell’impero