10 di Cothia 1418
La rinascita della Foresta (GDR 46)
Emnotork
La regione dello Junkrat e quella del Deserto di Howk non sono sempre stati una massa di sabbia. Una volta la più grande foresta di Emnotork non era relegata solo al profondo nord del continente, ma si espandeva per gran parte di esso.
La magia della trama artefatta ha cambiato tutto, ma grazie a diversi eventi, un gruppo di eroi ha saputo dare inizio alla rinascita dell’equilibrio.
La loro storia è legata a doppio filo con quella di Otrok, primo elementale della Terra a cui è stata riconsegnata una pietra mancante da secoli.

Le prime tre oasi sono rinate nello Junkrat a sud, est e ovest del grande Altopiano.
La leggenda che si è formata intorno all’incontro tra Otrok e la compagnia dei cavalieri dell’occhio, narra di tre lacrime cadute dal volto dell’elementale sulla sabbia di Emnotork.
Capaci di scavare in profondità per poi tornare in superficie, allargandosi sempre più, fino a creare i tre specchi d’acqua che rappresentano il nuovo inizio tanto agognato.
I druidi del deserto, le dodici tribù e i saggi di Castel Di Nitro, nonché il grande Kendrath si sono congratulati poiché lo sforzo di molti eroi e di diverse organizzazioni è sempre stato quello di ridare vita a queste regioni e di fatto, la compagnia dei cavalieri dell’occhio, ha portato il primo germoglio in un deserto che aveva avuto segni di cambiamento soltanto a seguito del ritorno degli Shoren, i vermi divora deserto.

Il Concilio dei Draghi, quello della Terra e i drudi continueranno a lavorare per dare proseguo a questo primo miracolo. C’è ancora molto da fare, ma oggi non viviamo soltanto sulla base di una speranza, ma sulla certezza delle tre oasi.
L’elementale ha potuto finalmente adempiere a parte dei suoi voleri atavici e delle sue stesse responsabilità solo grazie all’impegno di questa compagine.
Il potere dell’amicizia

La storia di Otrok, riscoperta dai nostri eroi, ha avuto un lieto fino che ha prodotto le tre oasi, ma è stato un cammino di grandi difficoltà, di sacrificio e di vane speranze.
Otrok, tempo fa, aveva riportato un pargolo morto alla nascita in vita, infondendogli una grande quantità di potere elementale contenuto all’interno di un gioiello chiamato “Il pendente di Giada”.
Nivok era il nome del pargolo e il suo destino era legato all’equilibrio naturale, doveva mostrare ai suoi simili la giusta via per vivere nella natura e coesistere con essa. La stessa via che le creature mitologiche, il Concilio della Terra, i druidi della sabbia, il Concilio dei Draghi e gli elementali stessi, avevano faticato negli anni precedenti a fare comprendere.
Il risultato non fu quello sperato, Nivok ebbe a scontrarsi con i mortali che non riuscirono a capire l’importanza dei suoi insegnamenti. Rimanevano solo incantati dalle sue capacità magiche e volevano sfruttarle, esattamente come facevano con ogni elemento del creato.
Nivok, stanco del confronto, cercò rifugio in altro e si avvicinò alla Sacra Morte fino a diventarne un alto sacerdote. Cercando la serenità e la felicità che non aveva mai trovato, infine, decise di rinchiudersi all’interno della prigione più improbabile, un libro da lui redatto in cui aveva creato una realtà alternativa nella quale i suoi intenti si erano avverati.

I nostri eroi hanno avuto il merito di trovarlo e di farlo ricredere sui popoli del continente.
Nivok ha accettato di uscire dalla sua prigione per sacrificarsi e ridare potere alla Pietra che lo stesso Otork aveva donato a lui.
L’elementale aveva creduto che un simile delle razze di Emnotork avrebbe potuto catturare l’attenzione in maniera differente, con un empatia innata, rispetto a lui o a chiunque altro. Il risultato non era stato quello che ci si attendeva.
Il sacrificio di Nivok si deve ad un unico principio, l’amicizia. Ha trovato nella compagine dei cavalieri dell’occhio, delle persone che lo hanno capito, ascoltato, che si sono mostrate disponibili nei suoi riguardi.
Ha vissuto diverse avventure con loro fino a rendersi conto che l’unico modo per accelerare il ritorno dell’equilibrio naturale sarebbe stato rimettere nelle mani di Otrok, il dono che gli aveva dato, in modo tale che l’elementare potesse adoperare il potere dell’equilibrio.
Il resto è storia, le Oasi sono nate, ma Otrok porta nel cuore una grande tristezza.
Sembra che servano solo miracoli per fare comprendere ai popoli di Emnotork quanto le loro azioni e scelte singole possano ogni giorno legittimare condotte ignobili. Nemmeno un loro stesso simile, dotato di grandi poteri, è riuscito nell’intento di fargli comprendere quanto sia importante la natura, l’ecosistema di un intero continente.

La tristezza di Otrok è anche la nostra, ma ci sono grandi novità nel mondo delle razze di Emnotork, altre speranze, persone che hanno capito e che stanno agendo in nome dell’equilibrio, che stanno collaborando con le massime autorità per concretizzarlo spezzando ogni vincolo con il passato prodotto dagli amministratori della vecchia Numasor, ovvero il concilio dei sette umani che trasformò il 60% di Emnotork in un deserto in nome della magia.
Le tre oasi prenderanno il nome di Nivok, Brann e Agorar come omaggio a tre eroi che hanno reso possibile il nuovo inizio dell’equilibrio.
Il punto debole del Drago del Vuoto (GDR 51)
Emnotork

Il Concilio dei Draghi si è finalmente espresso riguardo alla caccia al Drago del Vuoto. Un gruppo di avventurieri, (GDR 51) è riuscito a presentarsi al cospetto del Concilio riunito che ha fornito importanti informazioni per la caccia al Drago del Vuoto.
L’adamantio è un minerale difficile da trovare, vi sono delle miniere che sono ripartite a seguito di diverse battaglie. Sono poste nelle profondità della città di Xantrar, capitale dell’imperatore dio Drago Shekkar e luogo di residenza dei nani Xantariani.
Il materiale utilizzato da sempre solo per forgiare armature è stato da poco oggetto di una rivoluzione manifatturiera che ha reso possibile utilizzarlo anche per le armi da mischia, per dardi e punte di frecce.
Il Drago del Vuoto ha delle difese deboli a questo tipo di materiale e pertanto recuperane il più possibile, magari anche andando a verificare se ve ne siano altri filoni in montagne diverse nel continente, risulta essenziale. Il Drago Kendrath ha messo a disposizione in tal senso i monti denominati “Dita di Vorrath”. Crede che vi siano buone possibilità di trovarne!
Un nuovo ordine e una nuova città (GDR 51)
Emnotork
La compagnia denominata: “La compagnia della Chimera” ha fatto storia: non solo ha trovato modo di sedersi al tavolo con il Concilio dei Draghi, ottenendo preziose informazioni sui punti deboli del Drago del vuoto, ma ha anche avuto il via libera per costruire una nuova città non lontano dalla regione delle Ali di Bracodonio e per ripristinare l’equilibrio naturale nelle regioni desertiche grazie all’aiuto di diversi draghi e di una creatura che intendono fare rinascere.

Si tratta di Grakross, il grande pipistrello ancestrale che una volta era il custode della Foresta della Vita.
La notizia di quanto realizzato dalla compagine del Pendente di Giada (GDR 46) in collaborazione con Otrok è il segno di quanti sforzi congiunti si siano resi necessari per avere dei primi riscontri.
Emnotork è destinato a ritornare verde grazie ai nostri eroi!
Inoltre il gruppo sta anche lavorando per creare un ordine di non-magici che possa avere parola in capitolo sulle questioni di alto lignaggio del continente.
Le Sabbie dell’Arena (GDR 52 )
Emnotork

Seta di Sabbia è una città antica e molti potrebbero anche considerarla esotica.
Fra le usanze più particolari del centro c’è lo strano rapporto che intercorre fra le cariche nobiliari della città e la famiglia T’han. I T’han godono infatti di pessima fama presso il resto di Emnotork, eppure, nonostante i molteplici tentativi di questi di prendere il potere, la famiglia criminale è ancora tollerata nel Deserto di Howk.
Tutto ciò potrebbe forse cambiare a seguito del recente tentativo di colpo di stato, avvenuto nelle arene del centro abitato.
Una donna nota solo come Lady T’han ha tentato di eliminare tutti i nobili radunatisi per i giochi, decapitando di fatto la città. Fortunatamente alcuni avventurieri si sono uniti per sventare l’attacco e nonostante la donna abbia attinto agli oscuri poteri del vuoto, ben presto è stata sconfitta dalle armi degli eroi.
Tale è stato il trionfo del gruppo, celebrato per tutte le vie della città, che l’amarezza si è diffusa fra i nobili salvati. Mentre alcune cariche hanno appoggiato e gradito la salvezza dispensata dagli avventurieri, altri sembrerebbero essere disgustati dall’essere salvi grazie agli sforzi di comuni popolani.
Potrà mai Seta di Sabbia liberarsi dalla corruttrice influenza dei T’han se anche solo l’aiuto giunto verrà rifiutato? Questa è una domanda a cui attendiamo che i nobili di Seta di Sabbia rispondano con i loro atti, sperando che i coraggiosi avventurieri ricevano premi e non punizioni per il loro coraggio.
Il Vento del Cambiamento (GDR 40-55)
Emnotork
La fine del Gelo Magico ha portato prosperità e crescita a chi non si è lasciato schiacciare dalle avversità. In questo contesto di rinascita, resa ahimè più cauta dalle mille insidie del Vuoto, molte città hanno subito cambiamenti importanti, dal punto di vista territoriale, commerciale e spesso, politico.
Samadra, anticamente nota come Sham-a’Tra, è uno dei principali centri abitati nell’estremo Nord, immediatamente sotto la Foresta della Vita. Le origini della città sono avvolte da un mistico mistero e da sempre la città è presieduta da un consiglio e da un Sindaco, che agisce come Primo Inter Pares fra i consiglieri.
lo scandalo ha recentemente colpito le istituzioni quando ‘Gli Araldi del Divino’ e ‘il Nodo Sempreverde’ hanno unito le forze per smascherare una congiura ai danni dei cittadini.
All’insaputa del resto del Consiglio, il mago Caleb e il commerciante Rosvelo avrebbero infatti ingaggiato il noto serial killer Milo, detto la Mannaia.

L’uomo, rinnegato persino dal gruppo di folli noto come Pandemonium, avrebbe eliminato numerosi cittadini innocenti, beneficiando della protezione dei due consiglieri, a patto di uccidere anche alcuni precisi obiettivi politici.
Tuttora stanno venendo ricostruiti i corpi delle povere vittime per concludere il processo di identificazione, ma il Sindaco Bangio Fracco ha già preso il controllo delle istituzioni e promette presto nuovi consiglieri, forse proprio dalle fila dei coraggiosi avventurieri!
La fine di Kenji il Demone – Non Morto (GDR 51, 22)
Emnotork
Ci troviamo a Lonehold, vicino a Castel Dinitro, nei territori dell’Impero di Shekkar.
Il piano portato avanti per mesi e mesi dal Vuoto aveva preso forma tramite l’operato dell’Arcimago Agatha Alterthood, reggente della Torre Nera, e Kenji il Demone Non-Morto.
Tramite un inganno ben costruito la donna aveva lasciato Numasor assieme ad un esercito con la promessa di riportare indietro Sevra, Suprema Inquisitrice di EmnoTork scomparsa ormai da settimane.
Mentre il male avanzava con i propri piani, Seinih, un avventuriero, e i suoi compagni erano persi ed ignari di molto di quello che stava accadendo. La svolta avvenne grazie all’incontro con alcuni vecchi compagni d’avventura in un taverna, misteriosamente legata al flusso di energie arcane, divine ed extradimensionali.

In questo luogo fatale, il gruppo congiunto di eroi vide attraverso le bugie di Agatha, inseguendola fino ad arrivare a Lonehold.
Al loro arrivo sopra la citta si ergeva una cupola fatta di purissima trama magica: un incantesimo degno di un arcimago, e bisognoso di un sacrifico di sangue.
Tutta l’energia grezza era stata accumulata all’interno di un Worth fino a forzarne l’apertura, che non si proiettava verso la Regione del Vuoto. Invece, il portale permise a Kenji di schierare sul campo la propria schiera Demoni.
Non c’era scelta: gli eroi capirono immediatamente che era necessario dividersi. Un primo squadrone sarebbe entrato in città guidato da Madiba grazie al passaggio segreto da lui conosciuto, mentre l’altro avrebbe preso tempo tenendo bada tutto l’esercito nemico senza alcun tipo di supporto esterno.
Gli eroi guidati dalla geniale strategia di Bongo hanno quindi tenuto duro contro il nemico all’esterno dando fondo a tutte le loro risorse, così che all’interno di un antichissimo tempio di Weinal potesse venire liberata l’Inquisitrice Sevra da un contingente di demoni .
La Suprema Inquisitrice, seppur libera, sentì che le proprie energie venir meno. La donna capì che era tempo di chiudere il proprio viaggio e passare il testimone agli eroi di questa storia. Richiamando il potere divino dello stesso Weinal compì un miracolo donando ali angeliche, una forza sovraumana e restituisce tutte le energie spese alle persone venute a soccorrerla.
Questo sacrifico permise di chiudere il Worth ed eliminare l’esercito ma il pericolo non era ancora lontano. Infatti, Agatha levitava ancora in cielo e accanto a lei Kenji non pareva preoccuparsi per questo piccolo inconveniente.
Gli eroi strinsero le mani sulle armi: era giunto il momento di ingaggiare battaglia contro i nemici più potenti, padroni del potere assoluto.
All’arrivo degli eroi su di un’isola volante divisa tra Vuoto e Thaldaros Kenji si mostrò sprezzante verso i mortali che lo fronteggiavano: lui non può morire. La risposta di Gideon fu però istantanea: in questo giorno la vita abbandonerà i suoi occhi.
La prima linea venne a questo punto tenuta da Ariel che usò la sua devastante aura su Agatha e da Lulach con le sue infinite trasformazioni su Kenji.
Il nemico possedeva poteri al limite dell’immaginazione, poteri a cui nessun mortale potrebbe mai sognare o ottenere, ma questo non interessava agli eroi e Eleanor bombardò la carne di Agatha con un colpo dopo l’altro, mentre l’aureola di Aliant risplendeva come fuoco vivo, rialzando in continuazione i corpi esausti dei suoi compagni.

L’Arcimago della Torre Nera aveva però ancora un asso nella manica – dopo aver tentato in tutti i modi di ridurre le forze degli avversari, cercò di finirli in un solo colpo. Dal cielo nero comparve uno sciame di meteoriti in caduta libera, ma Beren alzò la sua staffa al cielo e gridando: NO! la pietre sparirono in un soffio azzurro.
Rimaneva solo Kenji in piedi che nonostante tutte le ferite sembrava essere al pieno delle forze. D’altronde il Demone Ombra non può morire in alcun modo – lo stesso concetto di morte gli è alieno.
Ma Thorongil avrebbe insegnato a Kenji il significato di estinzione. Non appena il demone abbassò la guardia un colpo dell’Arma Patronale in suo possesso impresse magicamente il concetto di Morte sul nemico disorientato, che un attimo dopo si ritrovò col petto completamente aperto.
Questa è la storia di come l’Unicorno e la Chimera hanno portato a casa una vittoria che i Bardi di EmnoTork narreranno per sempre- hanno ucciso ciò che non poteva essere ucciso, hanno sconfitto chi si credeva imbattibile e hanno salvato ciò che sembrava già condannato.
Villa Scaglia (GDR 28)
Emnotork

Nel cuore di Synistas, a pochi metri dalla nota locanda ‘Anche i Ragni hanno la Coda’, si erge Villa Scaglia, un ritrovo per eroi e viandanti affamati e bisognosi di riparo.
La Villa nasce per iniziativa dei ‘Masters Killers’, un gruppo di avventurieri che ha pensato di ristrutturare e adattare i locali per creare un asilo per i bisognosi.
La struttura promette di diventare un nuovo centro di aggregazione, anche grazie alla promozione effettuata dalla stessa ‘Anche i Ragni hanno la Coda’ e da Vyra detta ‘Alba Nera’.
Nonostante questo promettente inizio, bisogna ammettere che alcune tetre voci hanno cominciato a girare attorno al luogo e al gruppo che lo presiede.
La scomparsa di un capitano come Nix Valar è un ombra dalla quale difficilmente un gruppo di avventurieri potrebbe allontanarsi.
Per fortuna, tuttavia, la presunta scomparsa è stata del tutto smentita dalla cancelleria personale del capitano, che ha voluto sottolineare pubblicamente come le dicerie sino del tutto false.
‘Ogni riferimento alla scomparsa del capitano Valar’ dice il comunicato, ‘deve essere considerato falso e tendenzioso. Non solo il capitano è in perfetta salute, ma chi sosterrà il contrario affronterà dure conseguenze per le sue calunnie.’
Con il cuore sollevato da questa notizia, non ci resta dunque che recarci a Villa Scaglia e festeggiarne l’inaugurazione insieme ai ‘Masters Killers’!
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