Edizione N° 3: Il metallo dei Nani

Del Giornale del Drago

10 di Hander 1416

Che cos’è L’Etherium!

I Nani-Imperiali di Xantrar hanno l’Etherium

Da tutti i continenti

L’Etherium è un minerale raro, che dico, rarissimo! Nel 905 fu trovata una vena nelle profondità di Xantrar e se ne fece buon uso. I nani allora sotto il comando di sire Harmus si diedero da fare per produrre le famose “Armature di Xan”.

La vena si esaurì nell’arco di una decade e fino all’alba del 1415 non si è più sentito parlare di Etherium e neanche di Moka-Dur, anche detto “La creatura”.

Moka-Dur è una creatura ancestrale sotterranea, è in Emnotork dal 560 secondo le fonti degli storici di corte dei nani, ovvero i Turus.

Il suo nome è composto da due parole naniche: Moka che vuol dire Divora e Dur che vuol dire Metallo.

Il Moka-Dur protegge le vene di Etherium e la sua stessa pelle è composta di Etherium.

Negli archivi storici dei nani c’erano diverse informazioni su come eliminarli, ma sono bruciati nel 1398, quando Sasha Delroy gli diede fuoco!

Jeriko, (GDR 2) il cardinale del drago Shekkar, sta amministrando la nuova vena, andando a prendere ordini da tutto il continente, anche se si dice che abbia già riscontrato i primi intoppi alla produzione proprio a causa di un Moka-Dur.

La armature di Xan verranno prodotte ancora, vi state chiedendo che cos’hanno di speciale?

Sono leggere, molto leggere eppure proteggono come quelle dei grandi guerrieri!

Un barlume di Speranza

Una lotta di famiglia: Ivan e Nalidra.

Aesiria

La città stato di Drumanister e la sua intera provincia è nel caos! Orde abissali si sono riversate su villaggi facendone strage. I sopravvissuti lasciano le loro terre come profughi e sono in molti a morire assiderati nel tentativo di raggiungere Durristana.
La colpa di questi eventi? Ivan Magter in persona, il governatore, risponde di questo scempio. Ha convocato le orde e questo è il risultato!

Un barlume di speranza tuttavia viene da un gruppo di avventurieri che è riuscito a liberare Nalidra Magter, la nipote del governatore, dalle buie celle delle sue segrete. Lei è la chiave di volta di una possibile resistenza ai piani efferati di Ivan riguardo alla città. Nalidra e Ivan sono legati da parentela, ma non condividono alcun ideale!


Arya la druida (Gaia Oldani) si è distinta tra loro, è riuscita a condurre il gruppo attraverso i portali di Senogal il Saggio, fino alle segrete sotto Nuova Drumanister, dove con l’aiuto del suo gruppo ha Liberato Nalidra dalla prigionia, conducendola verso un rifugio sicuro. VI sono altri fulgidi esempi di resistenza a quanto accaduto.
Il nano pallido di nome Dorame (Luigi Gagliardini) sembra aver seminato speranza nella città di Grednor tramite le sue buone azioni e la tiefling di nome Lufia (Daniele Zighetti) ha risollevato lo spirito dei rifugiati cantando le gesta del gruppo nelle fogne della stessa città.
Ora le genti di Drumanister possono sperare in una resistenza, capeggiata per altro da Nalidra che ben conosce il nemico, Ivan Magter.

La Non-morte portata dal Gelo

Vita terrena e anche ultraterrena

Lande di Cristallo

Creature nuove, meravigliose quanto terribili, abitano campi e foreste. Bestie dalla folta pelliccia e zanne d’avorio. Armati di sciabole si aggirano indisturbati insieme a gelide farfalle di ghiaccio. 

Ma ancor più preoccupanti sono le notizie di morti che ritornano. Creature dal corpo di ghiaccio, ma impulsi ardenti. 

Padre Rodrigo Eubei ci spiega che la dea Erethis accoglie a braccia aperte tutte le anime decedute nella sua sala dorata, ma alcune più attaccate alla vita terrena ora restano bloccate nel mondo materiale. Il freddo è talmente intenso da riuscire a congelare questi spiriti e dare loro un nuovo agghiacciante corpo.

Ci avverte di diffidare delle storie sulla Volta di Ghiaccio. Rodrigo afferma che non si tratta della panacea contro tutti i mali, ma di una menzogna probabilmente messa in giro dal noto truffatore Saturnino Casagrande (Gdr 17) o dall’eretico Matumbo (Gdr 24). La volta è una terribile prigione, dove Erethis ha rinchiuso i peggiori mali di questo mondo.

L’unica soluzione contro questo male è espiare le proprie colpe tramite la preghiera, la fede e l’apicoltura. Erethis porterà la primavera, ma la vedranno solo coloro che non possiedono un duro cuore di ghiaccio.

La rinascita di Sartach (GDR 19)

Emnotork

Sartach era il cimitero dei conti Rocciamare, un villaggio con nessuna velleità, se non quello di stare in una zona geograficamente interessante per i commerci. Tra i nani imperiali di Jeriko, la capitale Numasor e lo sbocco sul mare offerto dal maniero Rocciamare.

Forse sarebbe rimasta così, se non fosse stato per i suoi nobili e conti. Leopold e Katrine Rocciamare con l’aiuto di Ser Madiba Kasparian (Gianluca Rocchi) Garreth 4 Corde (Davide Semplici) Gilestel La druida (Gioia Giovinazzi) Otto, il vagabondo (Marco Fabrizi) e Dezreal il paladino di Okna (Roberto Di Donatantonio) hanno fatto di Sartach un polo commerciale, l’unico con un accordo per commerciare l’Etherium.

Ho nominato il cimitero reale non per caso, i maggiori problemi venivano dai non-morti che sono nati nelle profondità delle catacombe. Una volta erano diretti da un loro re che trovava accordo con il conte di Sartach, ma le cose sono precipitate quando l’oggetto in parte responsabile dei buoni rapporti tra non-morti e viventi gli è stato rubato: La corona del destino.

Il gruppo di nobili citato, prima di essere tale, ha dato del tu al mondo e all’avventura. Il loro nome era e rimane “I Crepuscolari”.
Hanno percorso in lungo e largo la regione delle Terre Fertili per ritrovare la Corona del Destino, sconfitto Annon, L’arcimago e la muta-morte, ridato una casa alle creature della Foresta dei Viventi, ripristinato le strade commerciali e creato veri e propri mercati. Nell’arco di un paio d’anni le loro azioni hanno cambiato la faccia di Sartach che oggi non è più una piccola città-cimitero, ma un punto di commercio capace di fare impallidire Numasor per via della sua forza economica, degli accordi con Shekkar e dello sbocco sul mare datogli proprio dal Maniero Rocciamare.

All’oggi è arrivata la notizia che la corona è tornata al suo posto e che Primo Rocciamare, una volta Conte del Maniero è passato a miglior vita di sua sponte per divenire il Re sotto Sartach e ritrovare l’accordo con il cugino Leopold Rocciamare al fine di ridare lustro all’intera casata.

Non è stato così facile come si legge qui, in queste poche righe. Primo e Leopold non hanno avuto sempre buoni rapporti e se non fosse stato per i Crepuscolari questo lieto fine non vi sarebbe potuto essere.

Il maniero Rocciamare è rimasto privo di una guida per poche settimane, Liane Rocciamare ha preso in matrimonio Ser Otto, che è diventato il nuovo Conte del Maniero a dispetto di Ser Harrenthal che voleva maritarla al figlio Nathan. Inutile dire che Ser Harrenthal ha giurato di bruciare il maniero, anche se sono in corso trattative economiche per il valore di 100.000 pezzi d’oro. La somma è tale da rovesciare gli intenti perfino di uno come Ser Harrenthal, uno dei pirati nobili più influenti di Emnotork, reggente della città di Mesa Negra ed impegnato in un’azione militare in patria di non poca cosa contro le 5 tribù degli orchi del Lago di Thia. Il pirata vuole il denaro oppure l’Etherium, la trattativa aveva trovato modo di naufragare nelle mani di Primo Rocciamare e Otto ne raccoglie l’eredità.

La fine di Volde (GDR 31)

Emnotork

Nel Ducato dei Cinque Gigli, sperduto tra i monti Kallinan, per anni ha governato un Duca di Nome Geiros. Geiros ha governato in modo distaccato, fondando il suo titolo sull’uccisione di una strega per sua stessa mano. Il suo unico e reale interesse era il lusso derivante da titolo e ricchezze.

Dopo la morte del Duca Geiros il suo secondo in comando, Serjin Volde, prese il controllo della situazione e quando arrivò il grande gelo, invece di difendere il suo popolo, decise di privarlo delle scorte per l’inverno e delle vesti calde, rinchiudendosi nella fortezza, portando con sé solo i suoi soldati. A difenderlo, Demoni, sottomessi da un Demonologo di nome Lucien, il quale per circostanze sconosciute, ha abbandonato ogni cosa nel Ducato, sparendo nel nulla. Grazie agli artefatti di Lucien, Serjin ha totale controllo delle creature demoniache.

Un pugno di eroi, una volta chiamati “I Purificatori”, per aiutare la gente del Ducato e mettere fine all’eredità di Geiros una volta per tutte, ha deciso di fermare Serjin Volde e uccidere i demoni sotto il suo controllo.

Garros, uno dei bardi più importanti della zona ha dedicato un canto che descrive l’accaduto, non è chiaro se i fatti da lui narrati siano effettivamente andati così, anzi c’è chi dice che siano molto romanzati, ma tutti concordano sul fatto che l’esibizione sia stata davvero fenomenale.

La canzone di Garros

“Di gelo l’inverno di gelo il suo cuore
Di lui conoscevan solo il terrore
Uomini morti e bambini scherniti
Donne ridotte ormai a fiori appassiti
Oh dei benevolenti aiutate la città
Altrimenti di questa gente che ne sarà
Demoni incatenati e guardie corrotte
Di questo luogo ormai decisa sembrava la sorte
Invochiamo il vostro aiuto o dei
Perché sol di vivere noi siam rei
Invochiamo il vostro aiuto o dei
Perché sol di vivere noi siam rei
Di gelo l’inverno di gelo i suoi occhi
A terra dolcemente cadevano fiocchi
A riempire le orme di questa strana figura
Che del malvagio re sembrava non aver paura
Con passo deciso entrò nel castello
Convinto di poterlo affrontare a duello
Ma il perfido sovrano i suoi mostri liberò
Senza esitazione lui li affrontò
Invochiamo il vostro aiuto o dei
Perché sol di vivere noi siam rei
Invochiamo il vostro aiuto o dei
Perché sol di vivere noi siam rei
Di gelo l’inverno di gelo quei corpi
Letali del cavaliere furon quei colpi
Viola la sua pelle, fumosa la sua spada
Urlò: “Vi salverò qualsiasi cosa accada!”
Quella notte mai fu più buia e luminosa
Sul monarca la giustizia arrivò impetuosa
Il cavaliere d’ametista liberò la città
Con gioia e tristezza l’alba arriverà
Compianti i caduti la notte finì
El il cavaliere d’ametista sparì”

Muri di Fuoco (GDR 51)

Emnotork

Castel Di Nintro ha sempre avuto il problema dei Murloc. Le coste sono difficilmente amministrabili per i commerci per via di una conformazione che lascia poco spazio dietro la battigia per ampli porti commerciali. Le coste sono alte e disegnate dal fato con il chiaro intento di non dare uno sbocco sul mare alla città più importante dell’Altopiano dello Junkrat, ma come avrete capito, i problemi, non finiscono qui. I Murloc hanno sguazzato per secoli in questa situazione, prolificando sotto l’occhio poco attento dei Northander e dei nobili locali che erano ben presi da altre faccende relative a creature, culti e omidici rituali che da sempre interessano la zona.

I sacerdoti Murloc hanno cominciato a prendere a cuore alcune entità malevole e pian piano sono entrate nella loro cultura, ma quando i canti per fare ritornare Lydrarium, la bestia delle profondità, hanno cominciato ad arrivare fino in città portate dal vento gelido, un pugno di eroi ha capito che non si poteva più far finta di niente.

L’intento del gruppo era quello di non farla neppure tornare la creatura ma se la sono trovata davanti in tutta la sua malvagità e hanno ben pensato di cuocerla a fuoco lento.

Ariel, la paladina (Enrico Fregnan)
Seinih, la mezzelfa (Alessio Favilli)
Amdir l’elfo dei Boschi Druido (Daniele Pauletti)
Aliant, mezzelfo Stregone (Carlo Baldassarri)
Galadriel, elfo Mago (Andrea Iozzia)

Si sono destreggiati nella lotta e quando sembrava che la sorte fosse avversa un doppio muro di fuoco ha messo fine al breve ritorno di Lydrarium. Amdir da una parte e Galadriel dall’altra hanno utilizzato la trama magica convertendola in fiamme. Lydrarium ha sbattuto a terra Galadriel spegnendo una parte dell’incanto, ma già il più era stato fatto e quello di Amdir ha finito il lavoro!