10 di Tiggo 1417
Il ritorno di Adrian Scuotivento (GDR 49)
Emnotork
I Millennium’s Rage hanno avuto successo dove tutto lo Junkrat ha fallito.
Due sono i maghi di grande successo in questa vasta regione, uno è Darren con la sua torre sopra i Monti Nagura e l’altro è Adrian Scuotivento presso Castel Di Nitro. Quest’ultimo era scomparso per seguire la sua più grande ossessione, comprendere l’elemento di contatto tra il divino e l’arcano. I suoi studi hanno sempre avuto a che fare con questo tema, fino a quando non è scomparso dal castello, dalla regione, dal mondo intero.
I Mellennium’s Rage lo hanno riportato a casa!
Ma andiamo con ordine, torniamo ad Adrian. Il mago credeva che il collegamento da lui tanto cercato tra magico e divino fosse rappresentato dalle creature ancestrali ed in particolare dagli Shoren. Questa sua tesi è stata riconosciuta da Bracodonio in persona e dalla capitale magica Numasor proprio di recente.
La ricerca per dimostrare la tesi, ha condotto Scuotivento proprio nel deserto, dagli Shoren. La decisione avventata di recarsi nelle lande più efferate dello Junkrat è stata presa dopo aver perso una grande possibilità.
Adrian era entrato in contatto con Kaleb Tristan di Velen. Il ragazzo ha grandi poteri ed è stato indicato come Cuore di Scintilla.
A est della sua città molti sciamani delle Sabbie lo avevano visto parlare con le bestie come se nulla fosse, purtroppo per Adrian, proprio quando stava per avere un incontro con lui, quest’ultimo ha cominciato un apprendistato irrinunciabile ed è poi scomparso dalla scena magica di Velen.
Scuotivento nel deserto ha viaggiato in cerca degli Shoren a suo rischio e pericolo, non conosciamo esattamente la storia, ma sembra che, durante la sua ricerca, sia caduto preda di Sekkai, la strega traditrice e rinnegata dall’ordine magico di Numasor, colpevole di innumerevoli atrocità presso Vulcano Sopito.
Un dato d’altro canto non è da ignorare, l’antro segreto nel quale la strega operava era proprio all’interno di uno Shoren rianimato con la magia e dato che Scuotivento ne cercava uno per dare sostanza alla sua tesi, l’incontro-scontro tra i due era predestinato.
Riportare Scuotivento a casa, è stato un gesto eroico di cui si stanno interessando molti bardi del continente.
I Millennium’s Rage, prodi eroi, hanno braccato la strega per settimane, sopravvivendo a trappole ed imboscate, spianandosi la strada nel modo spettacolarmente roboante che li contraddistingue e che queste poche righe non basteranno a descrivere.
Arrivati fin nel ventre dello Shoren, covo della Strega, l’hanno affrontata faccia a faccia e infine decapitata in pieno deserto.
I Millennium’s Rage oggi sono diventati signorotti di un feudo di nome LoneHold e saranno presto eletti Cavalieri del Deserto da Bracodonio stesso, per il grande servizio reso al mondo magico che oggi può avventurarsi in una branca della magia finora poco istituzionalizzata, grazie proprio a Scuotivento e alla sua tesi dimostrata.
Senza i Millennium’s Rage oggi non vi sarebbe un collegamento tra mondo divino e mondo magico, perché Scuotivento sarebbe morto.
Proprio in queste ore sono state inviate le missive d’invito presso il Monte Roccianuvola per i Millennium’s Rage.
Bracodonio officerà la cerimonia eleggendoli Cavalieri del Deserto, carica onorevole raramente concessa nel corso della storia di Emnotork.
La fine della grande ribellione (GDR 24)
Lande di Cristallo
Gli eserciti combinati dell’imperatore di Brectia e di re Davide IV di Corellia hanno completato con successo, approfittando della luna nuova, un assalto alle mura di Lape. Alle prime luci dell’alba le truppe scelte hanno preso possesso dei luoghi di maggior interesse strategico e catturato i capi della rivolta, Èpoma de Drago e il Mastodonte.
L’arcimago Hoshu Figlioverde della torre di Kadesh, in persona, ha guidato una squadra per neutralizzare i rinforzi nemici, capitanata dal noto terrorista Leonardvs Casagrande .
Per mezzogiorno le truppe nemiche erano decedute o prossime alla resa. I nostri soldati hanno quindi iniziato le operazioni per pacificare i non combattenti.
Senza preavviso sono discesi dalle nubi i figli di Averthanghel. Benché legati da un patto con re Davide IV, o forse su suo ordine, hanno trasformato la città in un inferno.
In pochi minuti centinaia, se non migliaia delle nostre truppe, fedeli all’imperatore, degli alleati di Corellia e i ribelli schiavi rimasti sono caduti sotto il fuoco dei draghi.
Il glorioso arcimago Hoshu Figlioverde aveva un piano per queste bestie. Il cielo stesso si è aperto e tentacoli di fumo candido hanno dato la caccia alle bestie fiammeggianti. Uno dopo l’altro sono state schiacciate, sventrate o decapitate dalla sua potente magia. Il maggiore dei figli di Averthanghel, il grande Aaron è stato l’ultimo a cadere. La possente e primitiva bestia ha rilasciato più volte le fiamme sulla tenda del sommo mago, senza sortire alcun effetto. Alla fine i tentacoli ha avvolto il suo corpo, strangolandolo.
Alla sera, dopo aver completato le operazioni di spegnimento degli incendi divampati nel nostro accampamento si è proceduto a seppellire i gloriosi caduti.
Il Mastodonte è stato giustiziato, mentre Èpoma de Drago è stata inviata al palazzo D’Oro come tributo all’imperatore.
Dopo nove lunghi mesi di assedio, dopo sei anni di rivolte, la minaccia degli schiavi ribelli è definitivamente terminata.
Il gran mago Hoshu Figlioverde nel suo discorso di vittoria ha acclamato il nostro eroico esercito e promesso una punizione esemplare nei confronti del traditore Re Davide IV e del drago Averthanghel.
Gloria all’imperatore, gloria a Brectia!
Articolo di Melissa Arcadialuce, voce dell’Impero
La morte di Vitra, la Necromante del Vampiro (GDR 50)
Emnotork
Vitra è stata una figura storica nel recente presente dello Junkrat e di Porta del Gelo. La necromante era una degli elementi più vicini al defunto Re Alexander Northander, meglio conosciuto come il Re Vampiro. Lo aveva servito fedelmente per anni, da Porta del Gelo al Maniero Crothander fino alla disfatta nella Guerra contro Kendrath.
Un necromante, come ben sapete, nella morte, vede solo un’altra possibilità e Vitra era riuscita ad assoggettare la grande maggioranza del “popolo della Carne” al fine ultimo di utilizzare tutti loro in un grande rituale per resuscitare o creare un clone del Re Vampiro!
I nostri eroi, la compagine dei Cacciatori del Vento, entrano in gioco in questo momento, sbarrando la strada a Vitra e togliendola da questo mondo, per farle capire che talvolta, quando la volontà degli eroi chiama, la parola morte equivale a quella di fine, anche per un necromante.
Vitra aveva beneficiato della conoscenza di Alexander e aveva un gran numero di nozioni che potevano essere studiate al fine di comprendere meglio i poteri di un grande vampiro ormai deceduto, ma i suoi laboratori sono crollati in macerie quando lei ha spirato l’ultimo respiro.
Di questa storia pertanto rimane solo la gloria per questi avventurieri e la certezza che Alexander non tornerà dal mondo dei morti!
Facendo bene i conti, non mi pare poco!
Gloria a voi Cacciatori del Vento!
La Breccia di Drumanister (GDR 3,10)
Aesiria
L’invasione demoniaca che ha coinvolto la capitale Nuova Drumanister è tuttora in corso e le orde di creature infernali continuano a imperversare per le strade e a presidiare la città.
Il fenomeno, che ha visto il suo epicentro nella dimora del Governatore è una piaga per la regione e per gli abitanti sopravvissuti.
La presa delle legioni demoniache sulla città è così forte che risulta difficile immaginare anche solo di rompere il blocco e riuscire ad entrare nei confini cittadini, figurarsi affrontare e risolvere il problema.
Nonostante questo, esistono altri poteri a questo mondo oltre a quelli demoniaci.
Nella città stato di Durristana, se ciò che si dice è vero, sarebbero in corso alcune trattative volte a recuperare una porzione di Nuova Drumanister. L’eroe di Durristana, l’avventuriero Atramos Galan, sarebbe stato contattato insieme all’influente Takrot Pietralume per trovare un modo per intrufolarsi nel palazzo dell’ex governatore Ivan Magter. Insieme a loro, il sapiente Malingas detto il Gufo, porterebbe la propria competenza e l’implicita benedizione della città di Dolan di cui è emissario.
Il motivo per cui queste trattative sono tenute generalmente segrete potrebbe avere a che fare, oltre alla natura della proposta, con chi la ha avanzata. Tachius e Kairon, questi sono i nomi dei misteriosi individui che hanno avvicinato gli eroi in questione, ma di loro è noto poco, pochissimo altro.
Se una lega di potenti individui ed emissari potrebbe rappresentare una speranza per la città, è anche vero che questa non è rimasta del tutto estranea a infiltrazioni dall’esterno.
il nome Luthor Sirron potrà non dire molto, ma questo paladino di Ulthar e il suo gruppo di avventurieri si è già fatto notare per aver liberato la città di Dagdar dalla minaccia demoniaca e adesso l’unità sta penetrando nei confini di Nuova Drumanister.
Il fato degli eroi che si avventurano fra le mura maledette della città è perlomeno oscuro, ma in aiuto di questi volenterosi si stanno muovendo ancora una volta forze superiori.
Nalidra Magter, nipote del corrotto governatore, è attualmente a capo della resistenza contro le orde diaboliche e si dice che, infervorata dalla notizia dei valorosi di Sirron, abbia deciso di supportarli direttamente.
Con il fato della città in bilico non possiamo che sperare che tutto questo sia abbastanza.
La Caduta dei Cavalieri
(GDR 41)
Illica
Il Regno di Renais è tuttora in guerra con la Repubblica di Pontebianco. Quella che sarebbe dovuta essere una rapida spedizione oltre lo stretto si è trasformata in un conflitto più esteso, forse interminabile.
Dopo aver conquistato due terzi della nazione di Pontebianco in una manciata di settimane, il Regno si era considerato il naturale vincitore dello scontro, credendo di poter imporre il suo volere senza che nessuno avesse la forza di fermarlo.
L’avanzata delle truppe e l’occupazione dei territori ha visto però una forte battuta d’arresto alla luce dei recenti avvenimenti della capitale del Regno.
L’apertura della cripta sotto la città di Renais ha causato l’arrivo di intere orde di nonmorti che si sono riversate impunemente fra le vie, predando i cittadini e portando il caos ovunque.
Nonostante ognuna delle città del Regno abbia sotto di sè un ossario paragonabile a quello della capitale, gli altri borghi sembrerebbero essere rimasti incolumi. Anche se questa è senz’altro una buona notizia, l’unità del Regno non ne ha certo beneficiato, giacché i vassalli sembrerebbero sempre più intenzionati a ritirare il supporto e la fiducia posti nella capitale e nelle istituzioni che ospita.
A condividere il declino della città di Renais è l’Ordine delle Tre Lame, uno dei principali ordini cavallereschi della regione.
La crisi di un così importante gruppo di tutori dell’ordine è certamente motivo di sofferenza, ma non dovrebbe destare altrettanta sorpresa. L’Ordine delle Tre Lame è composto quasi esclusivamente da nobili rampolli, ed è tenuto assieme dalla fedeltà delle loro famiglie al Regno centrale. Nel momento stesso del collasso della capitale il fato dell’Ordine è stato segnato.
Similmente, L’ordine dello Sparviero, di origine popolare, sta affrontando una gravissima crisi. Alcuni membri d’élite dell’Ordine sono stati visti compiere imprese, ma il grosso del corpo militare è disperso e diviso, impossibilitato a proteggere il sovrano.
Addirittura, privo di protezione e di una capitale abitabile, il re Wilhelm IV il Luminoso parrebbe essere scomparso e alcune voci di corridoio sostengono non tornerà più.
Con una capitale in rovina, un re disperso e la milizia frazionata e indebolita riuscirà Renais a prevalere definitivamente su Pontebianco?
Solo il tempo potrà dircelo.