10 di Ruka 1419
Tecnomanzia e Mano del Grano: Scontro Armato
Emnotork
Lo stato di guerra è stato proclamato oggi in diversi capoluoghi e province, nei villaggi e talvolta in singoli rioni di grandi città.
L’ultima mossa dei tecnocrati, ovvero mettere in funzione le forge tecnomantiche assicurando un veloce accesso all’Altrove a chiunque portasse un buon numero di globi, ha dato il via ad un serie di dichiarazioni di guerra in tutto il continente.
Numerose sono le forge tecnomantiche distrutte in ogni dove, la guerra è cominciata e la bilancia in questo momento vede il movimento della Mano del Grano in vantaggio, ma è solo l’inizio.
Le forze si stanno radunando e il conflitto per proclamare accettata o rifiutata questa nuova disciplina, questo “terzo potere” deve ancora vivere la fase più calda.
Alcuni degli esempi di maggior rilievo di quanto accaduto nelle ultime settimane sono i seguenti:

Il grande Matusalemme, sequoia immortale, schierato sin dalla prima ora con la Mano del Grano, sta radunando le forze per assediare città di Stagno e il suo re tecnocrate, ovvero Karuk l’orco. L’intero territorio del deserto di Howk e della Foresta della vita sono in fermento.
Lo stesso accade nella regione più antica, presso le Terre Fertili dove presso Numasor, la tecnomanzia sembra essere ben accetta, mentre nella foresta di Valenium, a Phylotea e anche presso Xantrar le posizioni sono ben diverse. L’ultima volta che nella regione più antica c’è stato un dissenso simile ha avuto luogo una guerra magica. Il precedente scuote gli animi e fa una certa paura.
Le città costiere come Velen e Pietra di Giada stanno avendo lotte intestine paragonabili, specie per vie dei maghi negromanti di rilievo che si oppongono a questo continuo utilizzo delle anime che dovrebbero essere di loro competenza.
La situazione di Pietra di Giada è ancora più particolare per via del “Fulmine d’Acciaio”. Le sue rotaie portano un gran numero di persone in città tutti i giorni e fanno titubare molti riguardo alle innovazioni tecnomantiche, dato che è innegabile in questo caso, quanto possano essere utili.
Mesa Negra già spaccata tra fatati e pirati, con un triumvirato da poco stabilitosi al potere è uno dei punti più critici nei riguardi della tecnomanzia, specie per via della presenza congiunta di Otrok, elementale della terra, degli elfi e dei fatati.
Synistas si è mostrata all’avanguardia per quel che concerne la tecnomanzia e l’ha accolta in tutto e per tutto subito dopo la grande glaciazione e l’avvento di Thaldrasil, ma non c’è mai stato un atto ufficiale redatto da re Tal Vashot riguardo alla sua posizione politica. Atto che adesso gli viene chiesto a gran voce!
Gli eserciti si stanno schierando, la guerra incombe!
I Segreti della Roccia Eterna (GDR 79)
Emnotork

Sono poche le forge che si sono fatte un nome importante sul continente e una di queste è la forgia di Mesa Negra.
Un gruppo di avventurieri ha salvato la figlia di un importante gran sacerdote, una ragazza di nome Juju-Tana. Il salvataggio ha permesso di mettere insieme i vari pezzi di informazioni già note e di scoprire così che la Mano del Grano è interessata a invadere una montagna, chiamata Roccia Eterna.
La giovane ha pubblicamente ringraziato gli avventurieri e ha rivelato quindi le ragioni dell’interesse dell’ordine druidico verso la sua casa natale.
Il monte sinora sarebbe stato protetto dal villaggio di JuJu-Tana perché all’interno di questa Roccia Eterna si trova il Quind.
Ora, l’esatta natura del Quind non è chiara: alcuni dicono si tratti della vera locazione della forgia di Mesa Negra, ma altri sostengono che potrebbe essere solo un accesso segreto al complesso di forge dell’isola.
Altri ancora credono che possa trattarsi di un antico prototipo della forge, costruito da una comunità ormai estinta di fate giganti, tipiche dell’isola – un’ipotesi bizzarra ma certamente misteriosa e suggestiva.
Quale che sia la realtà, la Roccia Eterna è chiaramente un punto nevralgico per la rete tecnomantica nell’isola e quindi anche nel continente.
Certamente, la scoperta pubblica di questa informazione permette agli alleati dei tecnomanti di fare quadrato e stringersi attorno al prezioso artefatto, ma l’informazione può avere anche implicazioni pericolose.
La Mano del Grano è a questo punto libera di abbandonare ogni segretezza e attaccare quanto più liberamente il Quind, ostacolata solo dagli sforzi dei coraggiosi che vorranno opporvisi.
Una Forgia su Binari (GDR 70)
Emnotork
ll vostro umile Cloto, giornalista d’assalto, ha per voi una notizia bomba: le forge tecnomantiche hanno invaso il Fulmine d’Acciaio.
Secondo una fonte di cui non farò il nome, il gruppo di avventurieri che tanto sta facendo parlare di sé qui a Pietra di Giada e che risponde al nome di Sparks sarebbe in possesso di prove che avvalorerebbero questa ipotesi.

Si tratta di disegni, progetti, ed addirittura vive testimonianze di chi può assicurare che queste forge non sono solo una voce di corridoio, ma realtà.
Questo apre uno scenario incandescente per la città, e nessuno sembra ancora aver commentato la notizia.
Il vostro Cloto ha fatto di più cari lettori, sono infatti in grado di riportarvi alcune frasi, alcune voci, direttamente da villa Nottola, la sede del gruppo di avventurieri.
Sembra infatti che essi si stiano preparando a prendere provvedimenti, non mi è dato sapere quanto drastici, in merito alla situazione.
Molto però è detto dal fatto che due membri di questo gruppo, l’esotica lama Masaru e Berlus, uomo mite come il mare e furibondo come la tempesta, sono stati visti più volte insieme a Portio, noto per la sua appartenenza alla Mano del Grano e per la sua opera di persuasione al Boccale Sacro.
Un altro agente degli Sparks, un tale Mirippo, conosciuto come Sete Inarrestabile, è stato inoltre visto spesso in compagnia di uno dei più famigerati tavernieri della città, Rantolo, noto per la sua contiguità con ambienti non troppo rispettabili.
Si dice che anche il giovane Calerven – secondo alcuni il futuro rampollo della famiglia Nottola – sia stato visto mentre si preparava ad una spedizione futura. Un famoso mago identificatore della città mi ha confidato che il mezz’elfo, in compagnia di uno gnomo, Janxim l’Ingengnoso, è venuto da lui per chiedere i suoi servigi in merito ad alcune potenti bacchette, strumenti chiaramente preparati per l’occasione.
Insomma, tutto sembra pronto.
Il vostro Cloto vi avvisa: per qualche giorno forse sarà meglio stare lontani dal treno! Una tempesta di avvicina e solo quando la polvere si sarà posata sapremo cosa ne rimarrà dei tecnomanti e degli Sparks.
Una scintilla può bastare a far crollare una forgia?
Tutto lascia presupporre che tra poco lo scopriremo.
Sabotaggio alla Forgia di Finkelstein (GDR 30)
Emnotork
L’ombra della guerra tra i tecnomanti e la Mano del Grano si allunga nuovamente su Emnotork. I laboratori Finkelstein, centro nevralgico delle ricerche tecnomantiche sugli Otto Laghi, sono stati teatro di un attacco senza precedenti, sfiorando la catastrofe.
Secondo le informazioni trapelate, un evento anomalo ha colpito la forgia principale, provocando il blocco totale delle operazioni e mettendo a rischio l’intero impianto. A quanto pare, la responsabilità ricadrebbe su un sabotaggio interno, ma al momento i dettagli sulla natura dell’incidente restano classificati.

Quel che è certo è che la situazione sarebbe degenerata senza l’intervento tempestivo dell’unità speciale della S.P.I.R.A.L.E.,la Mano d’Argento (GDR30), già nota per la sua partecipazione a eventi critici nel conflitto in corso. Il gruppo, guidato da agenti esperti, è riuscito a neutralizzare la minaccia e a ripristinare il controllo della struttura, sebbene le perdite siano state ingenti.
Fonti interne parlano di Physalacria, entità funginea già nota per la sua apparizione sui monti Kallinan durante il periodo del grande gelo, l’organismo della prima era sarebbe stato evocato all’interno del laboratorio rendendo inutilizzabili diverse sezioni e compromettendo il personale coinvolto. Alcuni ricercatori di alto livello, tra cui la nota tecnomante Ekaterina Pomislowi, risultano deceduti in circostanze ancora da chiarire. Tuttavia, emergono già indizi di un tradimento. L’indagine condotta all’interno della forgia conta anche di un membro disperso: Kyus Baradius, tiefling a capo della logistica e degli approvvigionamenti, il quale risulta attualmente irreperibile..
Le motivazioni dietro il sabotaggio restano oscure, ma le conseguenze sono già evidenti: l’attacco alla forgia rappresenta un colpo diretto alle ricerche tecnomantiche, con l’intento forse di indebolire il fronte che spinge per l’uso dell’Altrove come risorsa magica.
In risposta all’attacco, Le Carovane Finkelstein hanno annunciato misure straordinarie di sicurezza. Al contempo, si vocifera di un’imminente riunione d’emergenza tra la Mano d’Argento e i vertici tecnomantici per stabilire la prossima mossa.
Intanto, il conflitto tra magia e tecnologia si fa sempre più acceso. Se il sabotaggio alla forgia è un segnale, gli equilibri di Emnotork stanno per essere nuovamente riscritti.
Anche gli Dèi Tramontano (GDR 12)
Emnotork

La compagnia del Cuore e del Tridente, i santi di Demora, ormai celebri a Synistas e non solo, sono famosi per le loro escursioni in mondi paralleli: dalla regione del vuoto ad Emphiria, dall’inferno alla dimensione del sogno. Le loro gesta hanno risuonato attraverso le barriere dello spazio e del tempo, trasformandoli in eroi di rilevanza universale.
Tuttavia, anche gli dèi possono tramontare.
Una terribile battaglia si è svolta nell’altrove, ancora dove non fa rumore, dove nessuno di noi mortali può farsi male, i nostri eroi hanno rischiato la vita per sconfiggere la potente Ekhat: la quasi arcidemonessa, che più non ambiva al titolo di Demone Maggiore, ma che cercava nella sua stirpe tiefling degli eredi che potessero farla ascendere alla dimensione di divinità della distruzione.
La compagnia del cuore e del tridente è potente e molto esperta, ma anche al netto dei loro sforzi, non sono riusciti a fermare questo rituale. Tuttavia, hanno mosso mari e monti, di nuovo infranto le barriere dello spazio e del tempo, ingannato il destino, e infine generato una nuova entità simil-divina frutto dell’ingegno tecnomantico e dello spirito di uno pseudo-genio di grandissima potenza, interamente controllata dai nostri eroi.
La forma ascesa di Ekhat ha combattuto assieme alla sua forma fisica contro la compagnia di eroi fino all’ultimo sangue.
Il combattimento è stato così violento, che i nostri cari Warryn Mastro Blio e Alkhemis hanno dovuto sacrificare la loro vita per il successo della missione. Le informazioni su Mastro Blio sono chiare: è morto nel combattimento, che altrimenti non avrebbe avuto risvolto positivo. Lo compiangiamo e lo onoriamo con la santità della divina Okna, di cui oggi è martire. Più ambigue invece le informazioni su Alkhem, le cui memorie scritte e orali sembrano essere ridotte. Potremmo sfortunatamente non sapere mai cosa sia successo al nostro grande chierico, simbolo di speranza. Tuttavia, nonostante qualcuno vorrebbe eradicarlo dalla realtà, sarà difficile dimenticarci del nostro faro della speranza, Arcivescovo di Weinal.
Nel triste epilogo di questa storia sia Ekhat in ogni sua forma, sia questa misteriosa potentissima macchina, sembrano non esistere più.
Ma noi, io gnomo della redazione del Giornale del Drago, e voi lettori che ancora potete godervi una tazza di thè leggendo il giornale, siamo ancora qui, e non possiamo che chinarci dinnanzi alle loro gesta per ringraziarli ancora. Loro, come tutti gli eroi di ormai alto rango e lunga esperienza, che combattono i nemici più potenti di questo strano continente di Emnotork.
La Mostra Meravigliosa (GDR 51-29)
Emnotork
Il treno che collega tutte le città principali di Emnotork, il Fulmine d’Acciaio, passerà a breve per Numasor.
il motivo del passaggio di questa meraviglia tecnomantica è presto detto: il treno è tornato particolarmente attivo proprio per fare il giro di tutte le principali grandi città di Emnotork e per mostrare così cosa porta a bordo – una intera forgia tecnomantica trasportabile.
Il Fulmine si fermerà In particolare a Numasor per tre intere giornate, così da permettere ai maghi che abitano e guidano la città di esaminarne il contenuto.
Gli arcanisti condurrano studi estesi ed esperimenti sull’apparato che sosterà al di fuori della cinta muraria, permettendo così ad una delegazione delle Torri di Magia di uscire e svolgere il proprio lavoro in un contesto forse meno protetto, ma anche meno soggetto a conseguenze in caso di imprevisti.

A guidare l’esplorazione sarà Raye Munckenburg, nota arcanista, studiosa e Tecnomante della prima ora.
L’anziana donna commenta l’evento dicendo che:
‘Sono entusiasta di poter ospitare tanti illustri colleghi e poter mostrare le possibilità che la nostra arte porta con sè.
I dibattiti sulla natura di una nuova trama magica e le controversie relative all’Altrove e alla supposta compromissione del ciclo delle anime non sono che bisticci di bambini e perditempo. Certo, c’è molto da scoprire, ma il futuro, signori, giungerà in ogni caso e se Numasor ci aiuterà potremo comprenderlo e non farci schiacciare da esso.’
L’intervento della Arci-Tecnomante è senz’altro netto, ma testimonia l’impegno e la determinazione della sua fazione a non restare nell’ombra. Proprio a tal fine pare che sarà permesso anche ad alcuni avventurieri un limitato accesso, affinché vengano vinti dalle ragioni della causa tecnomantica e possano diffondere notizie e racconti sulle meraviglia a cui assisteranno sul treno.
Gravi Anomalie nel Deserto (GDR 23, 39)
Emnotork

Proseguono i lavori per il “Progetto Fulmine d’Acciaio“, l’ambiziosa iniziativa infrastrutturale avviata otto mesi fa dal fondatore dell’Ordine dei Tecnomanti di Altoscoglio e Velen, Armhan Klaus, con il supporto congiunto del governo di Velen (rappresentato da Maximillian Mortét, James Malarosa e l’arcimago Kaleb Tristan), e del Regno di Orloch.
Il progetto, prevede la costruzione di una linea ferroviaria che espanda le tratte già esistenti, collegando la città di Orloch a Velen e finendo con l’estendersi in futuro alle principali città della provincia, tra cui Altoscoglio, Puntafaro e Am’Tzarùq. Il fine, ovviamente, è quello di facilitare così le comunicazioni, gli scambi commerciali e, in generale, consentire di viaggiare attraverso le calde e desertiche aree della regione in tempi estremamente più rapidi.
Ad oggi, i lavori hanno permesso la realizzazione di oltre 500 chilometri di ferrovia, unendo Velen ad Altoscoglio e avanzando con determinazione verso Orloch.
Ad aver permesso di coprire tanti chilometri in così poco tempo è stato soprattutto grazie ai Costrutti tecnomantici di Armhan Klaus, capaci di lavorare ininterrottamente giorno e notte, permettendo così di dimezzare i tempi di costruzione.
Anomalia magica e interruzione lavoro
Nella fase di costruzione di un ponte presso un canyon situato in prossimità delle Colline dei Lamenti e la Piana degli Estinti, il cantiere ha subito una grave interruzione a causa di una imprevista anomalia magica di natura ignota.
Secondo fonti interne all’Ordine dei Tecnomanti, il cantiere locale (dove era presente anche una Fucina adibita alla sperimentazione di nuove invenzioni, nonché la fabbricazione di Nuclei Tecnomantici) aveva subito un’avaria improvvisa, determinando una rivolta incontrollata dei costrutti, sia quelli impiegati nei lavori di costruzione, sia quelli adibiti alla vigilanza e la sicurezza.
L’incidente aveva provocato diverse vittime e un rallentamento significativo nei lavori, sollevando serie preoccupazioni per la sicurezza del
progetto.

L’intervento delle due Compagnie
Di fronte alla gravità della situazione, Armhan Kalus ha richiesto l’intervento di due gruppi noti per la loro esperienza, seppur di discutibile compatibilità: la Compagnia dello Scudo di Sion, celebre per aver salvato il Regno di Orloch dal Male della Terra ed aver contribuito alla creazione dei Pilastri di Arcanium, e un contingente mercenario appartenente alla ciurma dei Pirati della Lama degli Oceani. Ben poche informazioni si sanno riguardo questo gruppo di mercenari ma secondo alcune indiscrezioni sarebbero
corsari al servizio dei Mortét.
La Mano del Grano
Le indagini condotte dai due gruppi hanno rivelato che l’origine delle anomalie era da attribuirsi a un rituale condotto da alcuni fanatici appartenenti alla famosa Mano del Grano. L’intento era risvegliare antichi dèi del deserto in modo da interrompere la costruzione del ponte e distruggere la Fucina Tecnomantica, ma il rito ha invece evocato una minaccia ancora più pericolosa: un Arconte del Vuoto, identificato da alcune testimonianze con il nome di “Divoratore di Mondi”. La presenza dell’entità ha distorto la Trama magica e alterato lo spazio-tempo, causando il collasso del controllo sui nuclei dei
costrutti, che sono divenuti ostili.
Grazie all’azione congiunta della Compagnia dello Scudo di Sion e dei Pirati della Lama degli Oceani, l’Arconte è stato esiliato nei Reami del Vuoto mediante sofisticate strumentazioni tecnomantiche fornite da Armhan Klaus, tra cui il Rilevatore Monadico e un Risonatore Tramico ad Impulso Ipersonico con Nucleo Irradiato. L’intervento tempestivo ha evitato una catastrofe di ben più ampie proporzioni, consentendo ai tecnomanti di riprendere il controllo dell’officina e dei costrutti rimasti operativi.
Attualmente, i lavori per il “Progetto Fulmine d’Acciaio” sono ripresi con rinnovata determinazione. Il cantiere e la fucina tecnomantica, dopo un’accurata revisione, han ripreso le proprie attività di produzione e sperimentazione, garantendo il proseguimento della costruzione ferroviaria. Secondo le previsioni, l’intera infrastruttura sarà completata tra metà estate e l’inizio dell’autunno, consentendo di ridurre drasticamente i tempi di percorrenza tra Velen e Orloch. Una volta operativa, la ferrovia permetterà di coprire il tragitto di oltre 1300 chilometri in poche ore, sostituendo il lungo e pericoloso viaggio di un
mese a cavallo attraverso il deserto di Velen.
Il successo dell’operazione non solo rafforza la cooperazione tra Tecnocrati e le forze governative coinvolte, ma dimostra anche l’efficacia dell’impiego delle arti tecnomantiche nel contrastare minacce di natura extradimensionale. Resta ora da verificare se la Mano del Grano tenterà nuove azioni di sabotaggio o se l’eco di questo scontro segnerà la fine della loro attività nella regione.