Edizione N° 8: La Morte del Vampiro

Del Giornale del Drago

10 di Solipsta 1417

Il ritorno del Drago Kendrath, il concilio intercontinentale

Tutti i continenti

La guerra è finita, l’altopiano dello Junkrat è libero dall’oscurità di Alexander, il re vampiro. I guardiani e le forze alleate si sono spinti oltre ogni limite e hanno trovato vittoria e fama.

Si aprono nuovi scenari politici ed economici a seguito di questa vittoria. Kendrath torna ad essere guardiano della regione dello Junkrat e delle 12 tribù, regalando all’intero continente una temperatura più vivibile grazie alla sua presenza nuovamente in carne ed ossa. Il rituale portato a termine dai 60 eroi che hanno collaborato al fine di poterlo liberare prima che Alexander sferrasse l’attacco decisivo, è stato determinante.

Kendrath ha convocato i druidi della Sabbia e gli sciamani delle 12 tribù dopo avere risposto alle domande dei “60 Guerrieri Liberi dello Junkrat” così sono stati ribattezzati. Ogni eroe ha avuto diritto alla sua domanda, visto il risultato dello scontro favorevole ottenuto solo grazie al loro ardimento. Il concilio convocato da Kendrath servirà a dare luogo alla rinascita della foresta della vita in un territorio che oggi è conosciuto come arido, ma che grazie all’intervento del Drago-Concilio, del circolo Druidico e di Kendrath, potrebbe virare verso un verdeggiante prolungamento della Foresta della Vita che oggi termina la sua corsa a Nord di Emnotork, sopra i Monti di Stagno.

Kandrath è anche intenzionato a creare un’alleanza infracontinentale con altre entità del fuoco che abitano nei diversi continenti. Ha richiesto colloquio con Averthanghel, drago delle Lande di Cristallo, La Forgia Vivente di Aesiria e con Cenere di Illica.

Risposta di Cobain il Bardo ad una ammiratrice

A te che apprezzi la mia canzone,
Ma non ti palesi e di ciò mi lamento,
Io son sensibile all’adulazione,
Vorrei premiarti col mio strumento,
Ho ricevuto il tuo omaggio,
Proprio su questo giornale,
E rispondere al messaggio,
Mi è costato un capitale,
Contadino o cortigiana,
Hai un animo sensibile,
Con la mia rima gitana,
Ti ringrazierò se possibile,
Se sei tu un messere,
Di alto lingnaggio,
Mi farebbe piacere,
Cantar del tuo coraggio,
Se sei dolce donzella,
E apprezzi il mio talento,
Ti mostrerò cosa piú bella,
Perfino del mio accento
Il mio pubblico è il mio amore,
Non ho dubbi al riguardo,
Per me servirlo è un onore,
Son Cobain il tuo Bardo!

Il Fiore del Nord sboccia ancora (GDR 17)

Lande di Cristallo

Una Dea è risorta.
La dea Jolanda è tornata.

Il piccolo popolo di Miria accoglie con giubilo la loro protettrice, colei che ha insegnato loro l’amore per la terra, per il lavoro e la famiglia. Colei che secondo alcuni si sacrificò per rendere fertile le terre intorno la loro città, per le malelingue invece, fu assassinata a tradimento e il suo corpo fatto a pezzi e usato come fertilizzante. Ebbene il suo corpo è di nuovo integro grazie all’intervento della nota famiglia Grancampo.
La sua figura colossale si è erta sopra le teste del suo amato popolo e ha promesso pace e prosperità per tutti. Ha esiliato i colpevoli di crimini di sangue e di cupidigia, e ha garantito una nuova, equa ridistribuzione delle terre. Solo allora le mostruosità composte da viticci, ossa e odio verranno scacciate una volta per tutte.
Tra gli esiliati compaiono a sorpresa i fratelli Alessandro e Lapo Grancampo , nonché una buona parte dei membri del consiglio della città. Non ci sono noti i dettagli dei loro crimini.

Kotal e il regno dei demoni

Il continente dei demoni, dopo la disfatta di Amon nella riconquista di Emnotork, continua a far parlare di sé. Kotal, anche detto il Demonologo, è riuscito nella sua impresa di eliminare Tenebra, il primo demone, colui che aveva mandato Amon alla conquista di Thaldaros.

La vittoria di Kotal sa tanto di politica intercontinentale, dato che il demonologo ha un patto con il concilio dei draghi di Emnotork. I demoni rientreranno in Emnotork? Il visna potrà essere accantonato? Bracodonio, il drago millenario, ha pronunciato il suo sì! I demoni maggiori però rimarranno esiliati fino a nuovo ordine.

Il rosso drago di Kamso (GDR 18)

Emnotork

La dittatura che aveva bloccato Kamso è finita, grazie all’intervento di alcuni avventurieri erranti.

Le Cinque città sono un importantissimo nodo commerciale nelle Terre Fertili, secondo forse solo a Porta del Gelo.

Fra le cinque, Kamso si distingue per la forte fede verso il Dio del Sangue, che a detta dei suoi fedeli la proteggerebbe dalle frequenti incursioni e guerre dell’area.

Nel corso dell’ultimo anno, la città era finita però sotto il controllo di una fazione estremista e corrotta del culto del Sangue. A capo di questi estremisti è emerso l’Alto Sacerdote Argon, che secondo alcune voci sarebbe addirittura un Vampirizzato, fuggito tempo fa dalla purga inflitta alla corte del Re Vampiro di Porta del Gelo.

Ebbene, dopo un anno di abusi e controllo estenuante sulla popolazione, un ristretto gruppo di eroi è emerso dal nulla per liberare la città, aiutati dalle forze della Mano della Giustizia, uno degli emissari del Dio del Sangue.

La compagnia di avventurieri sembra rispondere al nome di Corte Cremisi, dal momento che è costituita da un potente draconico dalle scaglie fiammeggianti e dai suoi fedeli servitori. I membri della corte appaiono fanaticamente fedeli a quello che descrivono essere il loro re, nominato per diritto divino, e il potente Draconico di nome Gabil riserva ad ognuno dei suoi sudditi consigli e onori.

La liberazione di Kamso è senz’altro uno degli eventi più sorprendenti dell’ultimo anno, e l’esistenza di un gruppo di avventurieri così generoso e nobile è, forse, la dimostrazione di come il mondo stesso non stia cedendo del tutto al male di questi giorni.

Cacciatori di Gemme (GDR 4)

Aesiria

Nel Sultanato di Giada è raro che arrivino nuovi visitatori, ma recentemente alcuni avventurieri hanno infranto i confini della nazione alla ricerca di una preda particolarmente rara e ambita.

L’Antico Regno è per molti una leggenda, un luogo dimenticato e parte di un passato fantastico che poco ha a che vedere con il mondo che abitiamo quotidianamente.

Eppure, oltre il mito, la storia ci insegna che il popolo dei Bufiriani abitò un territorio e che il loro regno sia rimasto eretto sino a due ere fa. Queste creature, simili ad anfibi antropomorfi, videro il crollo della loro civiltà a seguito del Grande Boato che sconvolse le Terre Centrali.

Gli sconfinati tesori e le preziose riserve della loro capitale andarono perduti durante il cataclisma, ma alcuni sostengono che questo non sia del tutto vero.

Fra le pareti della prigione di sabbia che circonda le rovine delle città Bufiriane parrebbe essersi insediato un potente drago antico, che avrebbe scelto questo cumulo di beni preziosi e perduti come sua orda personale.

Surnan il Gemmato, come il drago si farebbe chiamare, è diventato perciò il bersaglio della ricerca di uno sparuto gruppo di intrepidi cercatori di fortuna, che si sono introdotti nell’altrimenti isolato Sultanato di Giada.

Surnan è noto ai locali per svegliarsi ogni quindici cicli al fine di sfamarsi con tutto ciò che trova sopra e sotto le sabbie del deserto e si dice che i terremoti da lui causati facciano sussultare persino il sultano a Taalhan.

Forse l’arrivo di nuovi avventurieri potrebbe mettere fine alla vita del drago e portare quindi ulteriore pace e prosperità nel sultanato.

Tuttavia, alcune voci sostengono come l’ordine sociale stia venendo messo a repentaglio dall’intervento di questi stranieri, i quali hanno mostrato poco rispetto per le tradizioni e per il ruolo riservato ai mezz’elfi del deserto nella società locale.

L’arrivo di sangue nuovo porterà ulteriore lustro al Sultanato? Oppure ai disordini del drago si aggiungeranno quelli degli stranieri?

Siamo certi che la risposta emergerà presto dalle sabbie dell’Antico Regno.

Mancata Sentenza
(GDR 5)

Illica

Una evasione rocambolesca ha liberato Timoteo, uno dei principali capi ribelli che hanno ostacolato i piani del regno di Renais.

Il Regno di Renais non è nuovo a mire espansionistiche e questo è un bene, per quanto possa essere difficile da accettare per alcuni.

L’ordine introdotto nei domini affiliati al Regno è solo uno dei molti benefici che hanno portato regioni in passato isolate e sperdute a volersi spontaneamente unire sotto un’unica bandiera.

A molti non piacerà, ma a volte bisogna accettare che un dominio esterno possa essere necessario, forse persino positivo, se aiuta a garantire benessere e gloria.

La città di Pontebianco potrebbe forse essere l’esempio più istruttivo della gloria dell’unità e invece si ostina a presentarsi come un baluardo della resistenza.

Oramai una parte considerevole della cosiddetta Repubblica di Pontebianco è di nuovo sotto il controllo di Renais e la stessa omonima capitale è presidiata stabilmente.

Uno dei capi dei criminali che si identificano come ‘la Resistenza’ è il Cabalista della Terra noto come Timoteo. La mente contorta di questo terrorista lo ha portato a concepire ed eseguire numerosi piani volti a ledere la gloria del nostro grande Regno, ma finalmente i suoi giorni sembravano giunti alla fine.

Imprigionato sotto la capitale della fantomatica ‘Repubblica’, il tagliagole aspettava solo l’esecuzione quando un attacco inaspettato ha colpito le guardie.

I nostri fedeli protettori sono stati falciati da una bestia impazzita e deforme, probabilmente comandata da un qualche empio potere. La creatura ha lasciato dietro di se una scia di morte e distruzione, provocando numerosi decessi e ancor più feriti.

Chi si cela dietro questo attacco così spietato e inumano? Quale losca cabala di pezzenti e codardi avrà inviato questa creatura solo per risparmiare Timoteo alla sua giusta pena?

I nomi di questi criminali non sono ancora noti, ma non temete fedeli cittadini: la grande Nazione di Renais li troverà e farà giustizia, con ogni mezzo possibile.