Introduzione alle Razze di Emnotork
Le razze di Emnotork sono tantissime, tutte quelle disponibili nei manuali ufficiali sono ammesse, ma ve ne sono quattro in particolare che vengono definite “Antiche”.
La loro storia, la loro evoluzione è parte integrante dello sviluppo antropologico e socio-culturale del continente e sono state le prime a pololare Emnotork.
Andiamo a conoscere nel dettaglio Nani, Demoni, Umani e Matusalemme.
Nani
I Nani sono cocciuti e resistenti come nessun altro. Grandi guerrieri e studiosi innamorati della storia e dei suoi insegnamenti. Secondo fonti accreditate, sono stati la prima razza di Emnotork, anche se la diatriba con i demoni riguardo a chi sia venuto per primo è verde sin dalla notte dei tempi.
La loro comparsa avvenne per volontà di un dio nominato Weinal che diede loro vita per popolare il continente.
Weinal diede nome al continente Emnotork, la parola ha origine dal linguaggio stesso del dio, che poi non è altro che il nanico antico e vuol dire: comunione tra Terra e Acqua. Emno vuol dire Acqua e Tork vuol dire Terra. Una volta attribuitogli il nome si rese conto che il continente era spopolato e che serviva una prima razza che potesse vivere e prosperare nel suo nome.
Fu allora che la folgore si abbatté sul continente colpendo le spiagge, luogo in cui Weinal poteva raccogliere le due forze vitali: acqua e terra. La malgama tra le due, coniugata al tocco divino, diede luogo ai primi 100 nani, metà di sesso femminile e metà maschile.
Non è vera pertanto la diceria seconda la quale i nani sono nati dalla stessa pietra.
I nani conservano sin dalla notte dei tempi, il motto del loro dio:
“Fino a dove la folgore può arrivare, oltre non arriva la benevolenza di Weinal.”
Demoni
I demoni sono la razza delle manipolazioni mentali e dei patti con clausole e sottoclausole scritte in piccolo, nelle note di una pagina magica redatta con inchiostro invisibile. La brama di potere e la volontà ferrea sono tratti che li contraddistinguono.
La letteratura demoniaca li dichiara prima razza di Emnotork, ma non vi sono fonti che abbiano potuto mettere fine all’antica diatriba riguardo a chi tra nani e demoni sia venuto prima. Il critico Archibald Levorrè, specializzato nelle storia delle razze, spezza una lancia in loro favore: “I demoni sono la prima razza, erano già presenti, ancor prima dei nani, ma vivevano vicino al nucleo del pianeta e nessuno si era avveduto di loro.
La mia speculazione trova conforto nel racconto della Guerra dei geni, dove si dice che Kahuro per prima cosa, creò la razza demoniaca, poi Weinal che avrebbe dato vita ai nani e in ultimo Omegran, l’abissale. Non ci sono discussioni! Quel che si può invece dire riguardo ai nani è che sono stati i primi a mettere nota della propria presenza sui libri di storia.
Hanno imparato a leggere e scrivere prima dei demoni che nel frattempo se ne stavano sotto i loro piedi. La razza dei demoni è legata ai Nani di Weinal più di quanto si possa immaginare, dato che sono i nani che per prima hanno scritto di loro, sono i nani che li hanno scovati a km di distanza dalla superficie! Ennesima dimostrazione che Il sacro trova sempre il modo di mescolarsi al profano, anzi in questo caso, al demoniaco.”
Come scritto da Archibald Levorrè, furono i nani, circa 200 anni dopo la loro venuta al mondo, a scoprire la forma di vita demoniaca che descrivono come inconsapevole perfino di come fosse venuta al mondo. Vivevano km al di sotto della superficie, ben più in basso di dove i nani avevano cominciato a costruire il loro impero.
I Poteri dei demoni riguardavano la manipolazione mentale degli esseri viventi. Tentarono senza successo di utilizzarli sui nani che, protetti dalla loro cocciutaggine e dalla Folgore di Weinal, rappresentarono un coriaceo nemico da quel momento in avanti.
Umani
Gli umani sono la razza più versatile del continente. La caratteristica che li contraddistingue è l’adattamento. Un umano trova strumenti per sopravvivere in qualsiasi contesto e in un tempo minore di molti altri.
La razza umana è legata a quella dei Demoni. Questi ultimi avevano trovato nei Nani una vera e propria roccia, un avversario impossibile da spezzare. Si resero conto di aver bisogno di aiuto e anche di svago, gli umani avrebbero soddisfatto parte di entrambi i bisogni.
Fu così che i Demoni crearono gli esseri umani con una malgama tra Fuoco e Arcano, non soltanto come possibile aiuto contro la razza dei nani, ma anche per avere qualcuno su cui sperimentare i propri poteri.
Li dotarono di una volontà fragile, ma che tuttavia sapesse opporsi ai loro tentativi di persuasione, in modo tale da giocare su un risultato non sempre certo, che sapesse entusiasmarli nel nome della sorpresa. I Demoni amano e amavano il rischio e gli esseri umani furono, sono e saranno sempre il loro rischio più entusiasmante!
Matusalemme
I Matusalemme sono degli alberi senzienti. La razza è datata dalla storia di Emnotork nel quattrocentesimo anno, ma potrebbe essere arrivata molto prima, forse non prima dei nani, ma possibilmente soltanto qualche anno dopo.
Le ipotesi sono tante, la razza attraversa dei lunghi periodi di letargo durante i quali può essere scambiata per albero comune, inoltre, è utile ricordare, che il territorio di superficie non è stato indagato prima del 400 per via delle leggende che lo descrivevano come luogo pericoloso e inabitabile.
Gli umani conobbero i Matusalemme e gli diedero il nomignolo di “Alberi Millenari”.
I Matusalemme, secondo alcune teorie, nascono dalla guerra dei geni e dal loro potere magico, possono essere definiti creature ancestrali, ma prima di tutto sono una razza. Il loro numero può variare in base agli ettari di foresta.
Meno boschi ci sono e meno Matusalemme avremo. Tuttavia non è l’unico parametro, il numero dei matusalemme sembra legarsi a delle leggi che non hanno prettamente a che fare solo con le estensioni dei boschi.
Storia – Era di Synistas (0-569)
Il popolo antico, così viene chiamato da ogni altro di Emnotork, ha una storia piena di rivolte e colpi di scena.
L’Impero nacque durante la prima era del continente presso la città di Synistas nella regione denominata Regno del re Ragno. I nani si dedicarono a costruire un luogo confortevole in cui vivere. Non si sognarono neanche di costruire in superficie. Dopo la guerra dei geni, molte erano le dicerie su quanto poteva accadere vivendo lassù. Si parlava di disastri naturali e di una trama arcana instabile, capace di seminare morte e disperazione.
Una serie di Tunnel e quartieri nacquero in profondità nella terra. il regno prosperò negli anni tra il 320 e il 520. La decadenza e la migrazione avvennero nei 40 anni successivi. Le ragioni vengono raccontate in diverse ballate che molte volte appaiono prive di sostanza e di riferimenti storici, ma una fra tutte, intitolata “Il Tentacolo”, sembra quantomeno probabile.
I nani, dopo avere indagato le profondità della terra e avere raccolto l’eredità della magia naturale, avevano puntato al mare sotterraneo. Stavano costruendo una nave di cui ancora oggi sappiamo solo il nome: “La Stella del Mare”. La nave non solcò mai le acque per volere di un’entità che dalle descrizioni è riconducibile ad Omegran. Il testo parla di un confronto tra l’antica razza e l’entità che alla fine costrinse i nani ad abbandonare Synistas. La diaspora dei nani per l’intero continente di Emnotork comincia in una data che si ipotizza tra il 560 e il 600, ovvero quando i nani scoprirono che la superficie era abitabile e vivibile, anche se avrebbero sempre preferito vivere sottoterra.
Si ipotizza che una colonia di circa 300 Nani raggiunse i Monti Kallinan. La roccia della zona era di grande qualità motivo per cui decisero di insediarsi, sfruttando la benevolenza della natura che aveva scavato buoni tunnel. I 300 migranti crearono l’impero Xantariano, che prese il nome da Re Thorval Xanta “Scudo di Morte”, così come la capitale del regno che ancora oggi è chiamata Xantrar.
Circa 1000 nani invece ritennero che i Giganti di Sabbia potessero essere considerati casa. La porta dell’impero è situato al di sotto di Pian del Sole, vicino le pendici della montagna. I nani stimarono, dopo attente analisi sui minerali che la Montagna potesse nascondere gemme di grande valore e pertanto cominciarono ad edificare il loro regno che prese il nome de “Impero dell’Ovest”.
Il primo re fu Kalimath I “Il chiaroveggente”, un appartenente alla Stirpe dei Lunga Vita. I nani dopo avere edificato i due regni se ne rimasero per molto tempo per loro conto, non dando molte possibilità alle altre razze, sino all’era dei sette e a due rispettivi re che cambiarono la Storia: Kalimath III dell’impero dell’ovest e Sire Harmus Javna-Kur di Xantrar.
La storia del regno di Sire Harmus Javna-Kur e della regina Rasha “Ambraviva”
L’impero Xantariano
Momenti salienti
Storia – Era dei sette & Era dell’imperatore dio Drago (1051-1417)
La parte di storia più interessante riguardo al nostro racconto sui nani è quella pertinente al regno di Xantrar guidato da Re Harmus Javna-kur e dalla regina Rasha. Questo regno ha attraversato due ere in cui abbiamo fatti di grande rilievo da esaminare. Il primo si concretizzò per via della corona nuziale della Regina Rasha, il secondo ebbe a che fare con Shekkar il Drago.
Le Corone Gemelle (1091-1381)
Re Harmus volle che al centro della corona nuziale della sua sposa Rasha fosse piazzato un rubino antico che tramite un meccanismo potesse mostrare soltanto una parte del suo intero, ripercorrendo le fasi lunari. Il gioiello prese il nome di “La Rossa”. Il dono fu particolarmente apprezzato, era il simbolo che i nani, seppure sottoterra, avevano amore per gli astri. La volta di Xantrar non a caso riproduce fedelmente il cielo notturno che si può osservare dai monti Kallinan. La rappresentazione è talmente fedele da dare l’illusione che la volta della capitale dei nani non esista e che si guardi direttamente il cielo. Sono stati utilizzati milioni di diamanti e gemme di vario genere per dare la giusta lucentezza alle stelle.
Alle nozze dei reali furono invitati re, regine e nobili delle Terre Fertili, la regione più antica di Emnotork. Presenziarono anche re e regina di Porta del Gelo che al tempo erano Henrick e Lisandra. La regina umana ammirò la corona di Rasha chiedendone una uguale al suo re, ovvero Henrick che dovette rivolgersi a sire Harmus per avere un gioiello identico. La richiesta fu accettata in cambio di un lauto compenso. L’amicizia tra queste due corti si deve ad un gioiello e passò alla storia come: “Intesa tra regine” dato che se non fosse stato per Lisandra che aveva visto il gioiello e per Rasha che lo aveva indossato non si sarebbe aperto nessun dialogo tra le razze. Umani e nani dal 1091 in avanti furono uniti non solo dai commerci tramite le vie sotterranee, ma anche dai credi religiosi. Porta del Gelo, da sempre devota al Dio del Gelo, cominciò ad avere anche chiese per praticare il credo di Weinal, “il Dio della Folgore”. C’erano varie ragioni per le quali questo avvenne, in parte legate alla politica interna di Porta del Gelo. Non era un segreto che Re Henrich volesse creare una separazione culturale tra le 5 città degli Uomini-Montagna devote al Dio del Gelo e la capitale. L’altra parte dell’intesa invece era legata ai commerci di gemme, pelli e infine all’amicizia tra le regine. L’intesa tra le due città si ebbe fino al 1381, umani e nani sono ancora oggi razze amiche, nonostante molto sia cambiato sullo scacchiere internazionale, specie negli ultimi 40 anni.
La sconfitta (1382-1417)
L’impero Xantariano con a capo Sire Harmus Javna-Kur e la regina Rasha era riuscito ad isolarsi dal mondo efficacemente, facendo poche mirate eccezioni, ma per quanto si possano chiudere le porte, il mondo trova modo di entrare, specie se bussa con al forma di un drago.
Shekkar, Il drago, detto “Ala Nera”, aveva sempre pensato che i Monti Kallinan fossero casa sua e che gli Xantariani fossero degli usurpatori. C’erano stati diversi poteri nel corso dei secoli che gli avevano impedito di muovere guerra contro i nani, ma per una serie di concause storiche questi erano venuti a mancare.
Era il 1382 ed il concilio dei draghi non esisteva più, Shekkar era l’unico Drago vivente in Emnotork, il culto di Weinal affrontava la disgrazia di avere perso il rappresentante del suo dio, ovvero Axios Runis, il più grande sacerdote che la storia ricordi, insieme a Klim Javna-Kur, il primo paladino nano della storia. Gli ordini dei maghi erano impegnati a risolvere i problemi della Trama Artefatta ed inoltre i rapporti con Xantrar erano sempre stati fragili, motivo per il quale non si preoccuparono dell’operato di “Ala Nera”. In altre parole, Shekkar aveva campo libero ed era stato così astuto da irretire Saphir Lingua d’oro, il bardo che gli avrebbe permesso di vincere la guerra di Xantrar.
Se Shekkar è conosciuto per la sua abilità manipolatoria, oltre che per essere un drago, Saphir è eterno per i suoi canti e per avere trovato il modo di schiudere le uova dormienti di Shekkar.
“Ala Nera” sapeva bene che per muovere guerra contro Xantrar gli sarebbe giovato un esercito fedele, che fosse pronto a sacrificarsi per lui. Secoli prima, quando il grande concilio dei draghi dominava la trama magica e la politica internazionale, Shekkar aveva, come tutti i draghi, le sue Ninfe. Creature capaci di cantare, danzare e utilizzare la trama come nessun altro. Le ninfe dovevano schiudere le uova di drago al momento opportuno. I Draconici che ne nascevano erano già formati, in età adulta, capaci di combattere e di rispondere agli ordini senza esitare. Era l’effetto della reminiscenza, un processo che le ninfe sapevano veicolare al meglio, capace di inoculare le conoscenze delle generazioni precedenti nelle nuove.
Shekkar aveva studiato approfonditamente la reminiscenza, dopo tutto era parte del suo dominio magico, la non-morte. Si trattava di anime che trasmettevano conoscenza ai nuovi nati. Gli ci volle molto tempo, ma ad insaputa degli altri draghi, apprese il processo.
Le ninfe erano native della Foresta di Valenium ed erano legate al Concilio dei draghi per via di un accordo creato con il drago delle Foreste, Malyniria. Quando i draghi furono imprigionati e ne rimase uno soltanto, ovvero Shekkar, l’accordo saltò. Shekkar aveva previsto quanto sarebbe accaduto, la reminiscenza non aveva segreti per lui, quanto al danzare e al cantare, aveva già in mente l’ordine dei bardi ed il migliore del tempo tra loro, Saphir Lingua d’oro.
Le ninfe cantavano “La canzone del drago” e danzavano “I passi del Vento” per svegliare le uova e lo stesso avrebbe fatto Saphir. Shekkar lo convinse sfruttando il suo ego, gli disse che sarebbe stato ricordato nella storia e che lo avrebbe aiutato donandogli un artefatto: Le 9 Corde dell’anima, uno dei manufatti più potenti della scuola negromantica.
Tutto quello che Shekkar aveva detto a Saphir si avverò, il bardo è ancora molto conosciuto, ma divenne realtà anche quello che aveva taciuto. Saphir morì 4 mesi dopo il risveglio delle uova, le 9 corde dell’anima lo avevano privato di ogni energia vitale.
Shekkar aveva il suo esercito, ma i numeri non erano ancora tali da costituire una vittoria schiacciante e pertanto andò a prendere qualche mercenario di grande valore, che odiasse i nani senza riserve. Goblin e Orchi presero posto tra le fila.
Era il 1387 e Shekkar era pronto. Gli eserciti sciamarono dentro la città fortezza e Shekkar colpì dal cielo inondando la zona di fumo nero. L’armata d’onore di sire Harmus, gli scudi di platino, fu sterminata sull’altopiano, dove morì anche Harmus stesso; nelle vie sotterranee goblin e Orchi rinvigoriti dell’odio razziale e dagli incanti del drago decretarono la fine della capitale dei nani in favore di una nuova Xantrar, quella di Shekkar il drago che sarebbe diventato un dio e del suo cardinale Jeriko che ne sarebbe stato il rappresentante.
Al termine della guerra, alcuni nani si convertirono a Shekkar, scegliendolo non solo come re, ma anche come dio, altri invece fuggirono dalla città formando delle sacche di resistenza ancora oggi operanti al fine di ribaltare l’esito della guerra e di riconsegnare Xantrar ad un re nano!
L’ordine dell’orizzonte di Kirath raccoglie tutti coloro che seguono tale ideale ed è guidato da “Forgiatempo”, forse il nano più conosciuto del continente insieme a colei che è sopravvissuta: Rasha “Ambraviva”, ovvero la regina.
Storia del Regno di Kalimath I,II,III. L’impero dell’ovest
Momenti salienti
Storia – Era dei Demoni (570-869)
Era dei Sette & Era dell’imperatore dio Drago (1051-1417)
L’impero dell’ovest ha diversi momenti significativi da enunciare, ci concentreremo in particolare su due di questi. Il primo comincia nel 580 in piena era dei demoni e ha come protagonista L’imperatore Kalimath I, il secondo invece cavalca diversi momenti dell’era dei Sette e di quella attuale e ha come protagonista l’imperatore Kalimath III e il suo più fedele amico: Kobiashi, il gigante delle stelle.
I nani dell’impero dell’ovest raccolsero la tradizione della trama magica naturale, lasciatagli in dono dal proprio creatore, ovvero Weinal, il “dio della folgore”. I loro studi volsero a comprendere temperamento, linguaggio e abitudini di molte delle creature che popolano il sottosuolo e questo portò l’impero dell’ovest e il suo imperatore Kalimath I ad essere custodi di grandi saperi e a collaborare con una razza che mai avrebbero preso in considerazione: i Matusalemme, ovvero gli alberi millenari!
Kalimath guidò l’esodo da Synistas e pertanto ebbe modo di imporsi sulla scelta del luogo in cui sarebbe sorto il nuovo impero. Selezionò la foresta di Valenium per via del sottosuolo, ma anche perché riscontrò un potere naturale fuori dal comune. Tale potere era rappresentato dai Matusalemme, i grandi alberi dormienti che vegliavano su tutta la foresta che sorgeva proprio innanzi a quella che sarebbe diventata la Porta d’ingresso dell’Impero dell’ovest.
Kalimath non poteva immaginare che i Matusalemme controllassero l’intera foresta e che le loro radici potessero arrivare ovunque in tutta Emnotork, perfino a centinaia di km di distanza. I Matusalemme di Valenium erano in contatto con loro simili presso altre foreste sia tramite le radici, unite a livello sotterraneo, che grazie ai canti nel vento, delle litanie a bassa frequenza capaci di portare messaggi ed emozioni.
Controllare il territorio per i Matusalemme non era cosa semplice, avevano bisogno di aiuto e lo avevano trovato proprio nelle Creature Ancestrali che erano responsabili di ben 6 regioni di superficie in cui era divisa la foresta e di altrettante sotterranee. Le creature ancestrali sono dotate di poteri fuori dal comune e spesso governano delle regioni magiche.
Kalimath I dovette fare i conti con le creature ancestrali sotterranee. Se ci fosse stato un imperatore diverso, probabilmente l’impero dell’ovest non sarebbe mai sorto, ma Kalimath era detto “Il chiaroveggente” non per falsa reputazione.
Le premonizioni di Kalimath non erano sempre di facile interpretazione e ne pagò il prezzo al primo incontro con le creature ancestrali. Avvenne nella regione sotterranea denominata “Antro di Morth”. Morirono quasi 150 nani e Kalimath capì che doveva avere delle divinazioni di alta qualità, che potessero raccontargli qualcosa di tutta la zona. Utilizzando i suoi poteri vide due cose: Le creature ancestrali erano territoriali, intelligenti e avevano un loro linguaggio. Sarebbe arrivato un gigante dal cielo e tutto sarebbe cambiato per lui e per la sua gente.
All’indomani delle sue premonizioni, Kalimath creò “Gli Elmi dell’ovest”, un clan di 50 nani deputati all’esplorazione del sottosuolo. Dovevano riferire riguardo a nuove creature ancestrali e alle zone che invece erano libere dalla loro presenza. Nell’arco di una ventina d’anni, Kalimath ebbe una mappa completa del sottosuolo. Ogni informazione portata dagli “Elmi dell’ovest” diede modo di comprendere dove si poteva edificare il suo impero e dove invece era meglio non costruire. La sua prima premonizione d’altro canto riguardava la territorialità delle Creature Ancestrali e questa loro peculiarità andava rispettata e usata a proprio vantaggio.
Nel 594 Kalimath aveva creato una piccola parte dell’Impero dell’ovest, aveva dato una casa ai nani. Lontano dalle creature ancestrali avevano cominciato a prosperare, portando la popolazione da un centinaio di nani a quasi 200. Tuttavia nelle zone scovate dagli “Elmi dell’ovest” aveva comunque dovuto fare i conti con un nemico di valore, i demoni di Tenebra. 5 anni di guerre e di massacri che in alcuni momenti sembrarono poter mettere in scacco i piani di Kalimath, ma che infine, versando il sangue di un numero esiguo di nani, lo portarono a divenire il signore incontrastato di un territorio sotterraneo di indubbio valore minerario e naturale.
Kalimath era contento delle gemme, lo preoccupava solo ciò che non capiva e nella fattispecie i Matusalemme. Si era rifugiato km sottoterra per non avere a che fare con loro, ma le radici degli alberi affondavano nel terreno e spesso durante gli scavi ne avevano trovate di enormi.
L’ordine di Kalimath I era stato chiaro: “Siamo stranieri, non tagliate, non abbattete niente, rispettiamo quanto c’è da prima di noi!” Ogni volta che il clan degli scavatori ed esploratori trovavano una radice gli edificavano una stanza immensa intorno, facevano sì di non disturbarle e di non privarle di una via verso l’acqua.
Kalimath sperava che il gesto fosse colto dagli alberi millenari e che questo potesse essere l’inizio se non di un’amicizia, di una convivenza. La mossa si rivelò nei secoli a venire più utile di quanto avesse mai immaginato.
Nel 647 dal cielo cadde un immenso meteorite, Kalimath aveva la mappa completa del sottosuolo e aveva creato un nuovo Clan chiamato “Le Barbe al vento” che era deputato all’esplorazione della superficie.
Le esplorazioni rivelarono nel profondo sud della foresta una razza mai vista prima: Gli elfi. “Le barbe al vento” parlarono di tale scoperta a Kalimath I che stava decidendo come comportarsi in merito, quando dal cielo cadde l’enorme meteorite che sembrò eliminarli tutti.
Il cuore pulsante del meteorite aveva un metallo mai visto prima, di un nero lucente. I nani avrebbero provato ad utilizzarlo per secoli, ma non sarebbero stati loro a trarne beneficio. All’interno della sfera infuocata che era caduta dal cielo si trovava colui che Kalimath aveva divinato, il gigante di nome Kobiashi.
Dal 647 al 869 Kobiashi e i nani trovarono una grande intesa che fu stabilita da Kalimath I e continuata da Kalimath II e perfino dal terzo nell’epoca attuale.
Il gigante venuto dalle stelle aveva una storia molto triste alle spalle, era stato cacciato dal suo mondo, dove quelli che lui chiamava Dèi e che nel linguaggio nanico presero il nome di Avon (Dei maligni), lo avevano esiliato. Era stato spedito con un solo frammento della sua terra natia, su un mondo senza nome. Il mondo attualmente non ha ancora un nome, ma il continente antico per volere di Weinal ne aveva già uno. Kobiashi era finito su Emnotork.
L’amicizia tra Kalimath e Kobiashi fu tale da metterlo al corrente di un legame mistico ed arcano presente fra ogni creatura vivente. La sua origine era naturale ed aveva un vocabolario specifico, usato da ogni forma vivente, che era fatto di gesti, ma anche di parole, si trattava del Linguaggio delle Stelle. Lo stesso parlato dalle creature ancestrali, un linguaggio antico e misterioso, quanto la creazione del mondo, che avrebbe trovato modo di inserirsi nella tradizione nanica linguistica prendendo il nome di Runico delle Stelle.
Kalimath studiò al fianco di Kobiashi quanto più poté, trasmettendo la sua sapienza al figlio ed edificando tra il 647 e il 782, anno della sua morte, uno dei più grandi imperi viventi mai esistiti. L’impero dell’ovest fu costruito per ospitare qualsiasi razza e creatura, le sue stanze furono pensate perfino per i giganti e per le stesse creature ancestrali che divennero, a seguito dell’insegnamento del linguaggio delle stelle, degli amici insperati. I nani trovarono un posto nella foresta di Valenium e persino i Matusalemme, grazie agli insegnamenti di Kobiashi, entrarono in sintonia con loro.
Storia – Era dei Sette & Era dell’imperatore dio Drago (1051-1417)
Kalimath II seppe raccogliere l’eredità del padre, ma non ebbe la sua stessa fortuna e finì per condurre l’impero in un’epoca buia che ancora oggi lo segna inderogabilmente.
Lo scacchiere internazionale era cambiato, Emnotork era entrato nell’era dei sette maghi di Numasor, le creature ancestrali non avevano nessun potere sulla trama e nel giro di pochi anni grazie alla congiura Prescott-Shekkar avrebbero avuto un unico rappresentante, Shekkar il drago, almeno fino al ritorno del concilio, evento datato 1416.
Il cognome Prescott in queste ere fu molto importante. I Fratelli sono stati tre, Sargon che era il mago responsabile di Numasor, Xereo che sarebbe diventato il negromante più potente del continente e Nathaniel che avrebbe osato sostituirsi ad un dio.
Xereo Prescott è quello più determinante per la storia dell’impero dell’ovest, poiché il negromante nel giro di appena 100 anni (tra il 1051 e il 1151) distrusse l’ordinamento e l’equilibrio creato da Kalimath e Kobiashi, sostituendo le regioni presiedute dalle creature ancestrali con i Reami di Thia, presieduti da suoi discepoli che presero ad avere potere sull’ordine della foresta, mescolando i poteri naturali a quelli negromantici. Molti storici segnano questo intervallo di tempo come l’inizio della tradizione magica detta “Marcescenza”, ovvero l’unione di due scuole arcane opposte.
L’impero dell’Ovest lottò nel corso di questi 100 anni per preservare quanto costruito, lottarono insieme agli Elfi e ai Matusalemme, ma nulla potè opporsi al potere del negromante che con i suoi golem di sabbia fu inarrestabile.
L’impero dell’Ovest venne distrutto, le creature ancestrali rese schiave e i nani dovettero rifugiarsi ancora più in profondità per sfuggire al negromante. Il nome dei Kalimath fu dimenticato e la foresta cominciò a mutare, così come i Matusalemme tra i quali erano sempre più comuni le mutazioni in Alberi Neri.
Tra il 1151 e il 1372 la zona fu ad appannaggio del negromante, ma la storia sa attendere e pian piano i nani non solo si sarebbero ripresi casa loro, ma avrebbero anche riscattato l’intera foresta propiziando il ritorno di una delle creature ancestrali più potenti che la storia ricordi: Malyniria, il Drago delle Foreste.
Nel 1412 Malyniria poté tornare solo grazie alla famiglia Barbamuschia nativa di Xantrar. La famiglia Intraprese un viaggio attraverso la regione delle Terre Fertili al fine di arrivare nella foresta di Valenium e riavere in forma fisica il proprio drago che al tempo era stato imprigionato grazie alla congiura Prescott-Shekkar nella pietra dell’oblio.
Nel 1414 La rinascita dell’impero dell’Ovest si deve invece a due grandi sopravvissuti: Kobiashi il gigante e Kalimath III che sono stati a loro volta aiutati dalla Compagnia del Lossodonte.
Il verificarsi di tali eventi sarebbe stato molto più complesso, se non fosse stato per alcune contingenze storiche. I fratelli Prescott persero potere, Xereo Prescott decise di chiudere il suo ciclo dell’eterno ritorno che rendeva possibile rivivere in Emnotork a distanza di 30 anni da ogni sua morte. Prescott elesse il suo successore prima di morire, ovvero lo gnomo non-morto Cloak di Seta di Sabbia, ma l’operato di quest’ultimo, almeno fino ad ora, non ha mai riguardato nessun impero dei nani.
Oggi Kalimath III guida l’impero dell’ovest al fianco di Kobiashi e proprio nel 1417 è stato eletto rappresentante del dio Weinal.
Società
I Nani hanno sviluppato una società formata da caste molto rigide e talvolta poco meritocratiche. La casta sociale veniva identificata con il tipo di lavoro che a sua volta era svolto da una specifica famiglia. Il lavoro che si svolgeva rappresentava uno status sociale e altrettanto valeva per il cognome che si portava. Nascere in una certa famiglia voleva dire svolgere un certo mestiere ed avere un certo status. La rigidità del sistema emerge sin da subito, dato che vi erano lavori meno considerati e peggio retribuiti di altri e che questi erano legati a specifiche famiglie. Nell’epoca moderna, ovvero nella settima era che stiamo vivendo, un nano che sceglie un lavoro diverso dalla sua famiglia è mal considerato, ma si sono fatti dei passi avanti, dato che non molto tempo fa, sino all’anno 1037, non era previsto nemmeno di poter scegliere un mestiere diverso da quello del capofamiglia. La riforma che lo ha reso possibile è del 1037 e fu portata a termine di Harmus Javna-Kur in persona, allora re della grande città sotterranea: Xantrar.
Il concetto base della struttura sociale si è modificato nel corso dei secoli, introducendo la nozione di Clan che ha di fatto sostituito quello di famiglia. La necessità di tale cambiamento è data dal prosperare e dalla crescita della popolazione. Era sempre più impossibile pensare che una famiglia e una soltanto, potesse svolgere un dato lavoro soddisfacendo il fabbisogno del regno. Ecco allora che il concetto di Clan è stato istituzionalizzato. Diverse famiglie facevano parte di un clan che rappresentava, come in precedenza il nucleo familiare, uno specifico lavoro. In altre parole il significato sociale-lavorativo che apparteneva prima al concetto di famiglia era passato a quello del Clan.
La rigidità di base della società era rimasta la medesima di sempre. Le famiglie facevano parte di un dato Clan. Il Clan svolgeva un certo tipo di lavoro che a sua volta aveva un suo status ecc.
Religione
La religione dei nani è identificata con il dio della Folgore: Weinal. Secoli sono passati senza che a nessun nano venisse in mente di credere in qualcosa di diverso e fino all’avvento dell’Imperatore Dio Drago Shekkar la situazione è rimasta tale.
Xantrar, la capitale dei nani, è stata conquistata da Shekkar il Drago Nero (1412) che non solo è divenuto il loro re, ma si è anche imposto come divinità. I nani da questo momento in avanti, hanno aperto gli occhi sull’intero Pantheon divino, anche se le religioni principali per loro rimangono ancora Weinal, il dio della Folgore e Shekkar il Drago Nero.
Dal 1412 in poi i nani hanno anche avuto un’altra divinità significativa, si tratta di Okna, la dea dell’equilibrio, di cui il rappresentante è Malyniria, il drago delle Foreste.
Le sottorazze dei Nani
Gli imperiali: sono le menti più aperte, capaci di interloquire e dialogare con tutte le altre razze, consapevoli di essere prima stirpe del continente e grati di potere mettere la loro saggezza a disposizione del mondo.
Se qualcuno osa mettere in dubbio che sono la prima razza o sostiene che sono avidi perdono le staffe in un battito di ciglia, astenersi anche dal fare commenti sulla loro birra chiamata: “La Barba del Gigante”, a meno che non si voglia prendere parte ad una rissa.
Imperiali: +1 Saggezza, Vantaggio ai test di persuasione
Gli Xantariani: sono tra i guerrieri, sacri e non, più potenti dei continenti, non conoscono la parola paura, semplicemente non è un sentimento che provano o quanto meno lo nascondono molto bene dietro a barbe esuberanti quanto significative. Essere uno Xantrariano vuol dire avere combattuto i grandi vermi del sottosuolo, vuol dire vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, sempre alla caccia del prossimo bottino.
Il piatto preferito è la Carne di Verme alla brace, la birra è chiamata: “Dente di Verme” e non si discute riguardo alla sua bontà.
Xantariani: +1 Forza, Vantaggio ai test per valutare e trovare pietre preziose
200-569 Era di Synistas
I demoni nacquero nelle profondità della terra al di sotto della città di Synistas. Le leggende che spiegano la nascita di tale razza sono molte, la più attestata rimane quella che fa riferimento alla guerra dei geni e a Koharu.
Nella notte dei tempi i geni di Emnotork erano quattro, la storia che li riguarda ci parla di una guerra sanguinaria che ridusse il loro numero ad uno. Purtroppo non abbiamo fonti attendibili, parliamo di un’epoca persa nell’oblio, prima del conteggio degli anni secondo il calendario del demiurgo Arshsney Hoffback e prima ancora della nascita di Weinal stesso. Il conflitto decretò la morte dei geni Zhao, Yelen e Rian a vantaggio di Koharu che raccolse il potere magico di ognuno e divenne tanto potente quanto fragile. L’unico genio rimasto capì che racchiudere in un solo corpo il potere dei 4 elementi era stato un fatale errore e che presto o tardi sarebbe morto. Il genio era abbastanza intelligente da comprendere che nessuno avrebbe potuto aiutarlo, ma che nel breve interludio di tempo che gli rimaneva, stimò circa 3 anni, poteva dare luogo a qualcosa che avesse un valore. La sua prima creazione furono i Demoni (Almeno secondo loro), li creò come la stirpe che sarebbe stata capace di onorare il potere di dare vita ad altre razze. La lista di quanto voleva portare a termine era lunga, ma dopo avere utilizzato i suoi poteri per i demoni s’accorse che creare lo indeboliva, accorciando ancora di più il suo tempo già limitato. Decise allora di creare la prima divinità: Weinal, il dio della Folgore e la prima entità: Omegran, l’abissale. Trasferì in loro quanto rimaneva del suo potere, sperando che non si indebolissero esercitandolo così com’era accaduto a lui. Koharu morì lasciando un’impronta decisiva: una razza, un dio e un’entità.
Secondo questa ricostruzione pertanto i Demoni sarebbero la prima razza creata proprio da Koharu, ma il concetto di verità in mancanza di fonti documentate, diviene un esercizio di fede.
Tra il 200 e il 400 i Demoni affrontarono le Guerre del sottosuolo. I nani li scoprirono e li odiarono per via della conoscenza dei Tunnel, per la sapienza sul mare sotterraneo e per i loro patti dalle regole infingarde.
Alla fine della prima era i Demoni furono costretti ad abbandonare Synistas proprio per via dei nani, prima di andarsene però, rinsaldarono i legami con Omegran. L’abissale era un’entità che aveva raccolto tanto del potere di Koharu. I Demoni avevano trovato i Tunnel che portavano alla sua dimora, ovvero il mare sotterraneo. Tra loro non nacque alcuna amicizia, ma l’entità sapeva che i demoni erano nati dalla volontà di Koharu, esattamente come lui e come Weinal. Non poteva girargli le spalle, sarebbe stato un insulto al suo creatore.
Nel 394 Le guerre del sottosuolo risultarono una sicura sconfitta, i demoni si accorsero di non potere utilizzare i loro poteri manipolatori sui nani, erano protetti dalla loro cocciutaggine e dal tocco divino di Weinal. Non c’era modo, dopo quasi 200 anni avrebbero perso. La disperazione li portò a rivolgersi ad Omegran.
Dopo avere tentato più e più volte di indurlo a schierarsi dalla loro parte e avere compreso che l’entità non si sarebbe messa contro i nani, (erano opera di Weinal che a sua volta era nato sempre dal potere di Koharu) riuscirono a trovare un accordo che li mise in salvo da una sicura estinzione.
L’entità, per i suoi favori, chiese di ostruire le vie che avrebbero portato da lui i nani. In cambio avrebbe dato loro delle imbarcazioni capaci di solcare il mare stretto e la mappa delle rotte per Thaldaros che nei secoli a venire sarebbero state chiamate: Le rotte infernali.
I demoni, a fronte di una sicura sconfitta, si erano assicurati una via di fuga, la mappa li avrebbe portati a Thaldaros, un piccolo continente che era sorto dagli abissi per volere di Omegran e che sarebbe diventato la loro dimora.
Dal 400 al 569 i Demoni seppero costruire una civiltà capace di produrre benessere. Si conquistarono i favori delle creature marine, grazie anche al rapporto con Omegran che nonostante le distanze non venne mai meno. Diedero luogo alla trama magica chiamata “Infernale”. La carica di primo demone, in una sorta di monarchia costituzionale era rappresentata da Korben detto “Il Tormentato”. Oggi sappiamo che Korben era diventato primo demone perché era uno dei tre Demoni antichi, degli altri due non sappiamo molto, ma furono loro a creare la civiltà dei demoni e a dargli un chiaro indirizzo.
Storia – 570-869 Era dei demoni
L’epoca d’oro dei demoni comincia proprio a Thaldaros con Korben nella carica di Primo Demone.
Il governo di Korben è passato alla storia per la creazione della razza umana e per il Codice Demoniaco.
La creazione della razza umana
La natura dei demoni è quella di creare, molte sono le fonti che adducono che non solo abbiano dato vita agli umani, ma che siano anche i padri delle razze Goblinoidi. Koharu, il genio degli abissi, gli aveva dato tale potere e benché fosse difficile amministrare tale forma di magia e dargli esito positivo, essi non si tirarono mai indietro, beneficiando anche di una trama magica solida che si basava su un precetto razziale: solo i demoni potevano utilizzarla.
La creazione degli umani impegnò Korben dal 250 al 590 circa ed è datata al trecentesimo anno, anche se perfezionarla richiese altri 290 anni al primo demone. Alcuni scritti antichi, recentemente ritrovati grazie all’aiuto di Kotal il Demonologo, attuale primo demone, riportano che Korben fece oltre 500 esperimenti prima di creare una serie di coppie di uomini e donne che potessero procreare e dare il via al genere umano.
La storia di Korben è legata alla sua creazione e al rapporto con quest’ultima.
Gli umani erano stati creati come armi contro i nani. All’epoca i demoni soffrivano ancora del ricordo della sconfitta subita, desideravano vendetta. Gli umani avrebbero dovuto essere impiegati come milizia fisica nella guerra per la riconquista di Synistas. Alcuni storici e cantori come Dyhair Delroy sostengono che gli uomini nacquero dall’odio tra nani e demoni, ed è senz’altro un buon modo di rappresentare l’evento.
Korben diede luogo a diverse generazioni di uomini, scoprendo che questi potevano essere influenzati ad impegnarsi quanto ad oziare dal tocco demoniaco. Si rese conto che la sua creazione era versatile, che poteva essere manipolata, ma anche sfuggire al controllo. Capì di avere creato un’arma imperfetta, ma suggestiva per qualsiasi demone, poiché essi al contrario dei nani, potevano essere preda dei loro poteri.
Studiare gli uomini e i loro comportamenti sociali fu un impegno a tempo pieno per Korben che decise di dare loro un territorio specifico in cui vivere, una lingua di terra nel continente di Emnotork, a nord dei monti millenari dove un tempo la foresta della vita sorgeva. Il villaggio destinato agli uomini prese il nome di Ghena.
Korben voleva avere il controllo esclusivo della nuova razza e tenne qualsiasi altro demone lontano. I portali demoniaci erano già all’appannaggio dell’impero e Korben ne fece costruire uno all’interno del palazzo che potesse farlo viaggiare in uno schiocco di dita tra Duan-Dir, la capitale dei Demoni, e Ghena, il villaggio degli uomini.
Comprendere e agevolare lo sviluppo di una società, non era cosa da poco e per accelerare il processo, Korben decise di vivere con loro. Assunse le sembianze umane grazie al Visna. Un manufatto demoniaco molto potente, ha l’aspetto di una pietra che si può chiudere agevolmente nel pugno della mano. La pietra può avere il colore desiderato dal possessore, le venature della stessa invece sono sempre nere. Il possessore dovrà scegliere una razza tra quelle che popolano il mondo. La scelta è nevralgica perché questa sarà la forma in cui verrà visto da tutti gli altri.
La rapidità del progresso della civiltà umana si deve a Korben che a forza di vivere al fianco di queste creature fragili e potenti al tempo stesso, si innamorò delle loro potenzialità e di una donna di nome Arienne. Era il 600 quando Korben si rese conto che se un demone poteva appropriarsi dei desideri umani e farne quanto valeva, anche gli uomini potevano esercitare potere su di loro. La differenza tra i due era data dall’esperienza e dal tempo. Gli uomini vivevano poco tempo, tra gli 80 e i 100 anni, i demoni maggiori invece erano legati al concetto di eternità. Potevano tentarli in ogni pagina della loro vita, trovando giovamento da momenti di sconforto e fragilità.
Arienne cambiò per sempre la mentalità di Korben, gli umani non erano più un’arma, soltanto una razza responsabile delle proprie azioni e libera di scegliere. Il primo demone capì di essere in una situazione complessa. Giustificare questo passaggio di punti di vista nei riguardi dei 4 principi demoniaci e dell’intera cittadinanza di Duan-Dir sarebbe stato impossibile. Come poteva presentarsi di fronte al parlamento e dire che lui, il primo demone che si era battuto per creare una razza che desse loro supporto nella guerra contro i nani, aveva cambiato idea. Come poteva dirgli che voleva che i demoni fossero dei padri per gli umani, che nessun padre manda i figli a morire!
Non poteva, non lo avrebbero accettato, ci voleva altro che potesse dare luogo ad un rapporto più sano tra padri e figli, tra demoni ed umani. Korben scrisse il Codice Demoniaco. Molti credono che sia stato redatto esclusivamente a seguito del suo innamoramento per Arienne, ma è più probabile che si fosse reso conto dell’errore madornale studiando la sua creazione e che il rapporto con Arienne avesse dato una spinta definitiva verso la nuova linea di pensiero.
Il Codice Demoniaco
Il codice aveva molte norme civili che regolavano i rapporti tra i demoni, la scalata sociale, le classi, l’uso dei poteri di manipolazione e tentazione, ma era stato scritto con un unico intento, impedire che i demoni trattassero gli umani come marionette. Korben riuscì nel suo intento. I Demoni avrebbero dovuto aiutare gli umani, come i padri fanno con i figli. Le loro tentazioni potevano essere orchestrate solo al fine di pungolare l’uomo a sfruttare tutto il suo potenziale.
Korben riuscì nel suo intento, ma un demone particolarmente intelligente, responsabile della creazione dei portali, scoprì le vere ragioni che avevano spinto Korben a redarlo. Il mondo avrebbe conosciuto tale demone sotto il nome di Tenebra, ma al tempo si chiamava Marduk Teritedis.
Marduk accusò Korben davanti ai principi dei demoni, sottolineando che aveva tradito il suo stesso Codice mentendo all’organo di controllo, rappresentato dai principi. Le motivazioni per le quali il Codice era stato adottato era salvare Arienne da tentazioni e possessioni di altri demoni.
I principi non riuscirono a disgiungere verità da menzogna. Il codice presentava tante parti, come già detto, si soffermava anche sul rapporto con gli uomini stilando diverse leggi, ma non soltanto su quello. L’accusa di Marduk era sensata, ma non completa. Passarono lunghi mesi senza che i principi esprimessero un giudizio e alla fine Korben “Il tormentato”, decise di chiudere la partita. Chiamò i principi e Marduk ad un’udienza privata nella quale si presentò con la testa mozzata di Arienne. Il codice fu accettato dai demoni il giorno dopo. Korben regnò fino al 735, poi decise di lasciare la carica. La nuova votazione elesse a Primo Demone Tenebra, mentre Korben si riunì ai Demoni antichi in un luogo che ancora oggi sconosciamo.
Storia – 870-1019 Era dei Draghi
L’era in questione è quella che precede la disfatta demoniaca. Il Primo demone è Marduk Teritedis, ovvero “Tenebra”. Il codice Demoniaco è stato abrogato. Gli uomini vengono soggiogati e utilizzati come pedine a piacimento della razza demoniaca. Ghena, così come altre città, eccetto quelle presiedute dai nani, è popolata anche dalla razza demoniaca. Tenebra, sfruttando gli umani, è riuscito a riapprodare nel continente da cui i suoi predecessori erano stati cacciati a seguito della sconfitta contro i nani.
Il potere magico, frattanto, non è più costituto da sole due trame: Infernale e Naturale, ma ne ha diverse, tra queste quelle di alcune creature ancestrali fino a quel momento sconosciute ai demoni: i draghi!
La Trama draconica è solida, la più potente mai avuta, e i sette draghi, Bracodonio, Shen, Kendrath, Aryn, Malyniria, Shekkar e Anurit sembrano più potenti di qualsivoglia demone.
Tenebra comprende che il nemico non è più identificato nei nani, ma che nuove forze sono molto più vicine a dominare il continente da cui i nani li hanno cacciati, ovvero Emnotork. Dyhair Delroy scrive a riguardo righe significative: “Durante l’era dei Draghi, gli uomini per la prima volta si spinsero a chiedere accesso alla trama e al potere magico che fino a quel momento era loro proibito. Durante il corso della stessa era, Tenebra aveva abrogato il codice, è ragionevole pensare che gli umani furono spinti dai demoni a tale richiesta? Tenebra voleva in tal modo creare una crepa nel dominio magico dei draghi che gli permettesse di farli capitolare?”
Storia – 1020-1050 – La piccola Era
Quali che fossero le ragioni della richiesta degli uomini, Tenebra non riuscì a trarne nessun giovamento, non ne ebbe il tempo. La guerra tra draghi e demoni si scatenò prima del previsto e i 7 sconfissero Tenebra e i suoi, non solo nel continente di Emnotork, ma anche presso Thaldaros. La popolazione demoniaca venne annientata, ma Tenebra e i principi trovarono il modo di sopravvivere.
Storia – 1051-1372 – L’era dei sette
L’era dei sette, si riferisce ai 7 maghi umani che l’hanno caratterizzata e non ai 7 draghi che hanno vinto la guerra contro i demoni. Questa epoca è il cuore pulsante della civiltà umana, delle meraviglie e degli sfaceli di cui è stata capace ed in qualche modo della rinascita dei demoni che proprio nelle creazione di Korben hanno trovato modo di continuare ad avere potere.
I demoni sono appena stati distrutti dai draghi e per molto tempo devono rimanere silenti, lontani da qualsiasi possibilità di utilizzare la trama magica. I Draghi la controllano e Shen il Bianco sa benissimo di non avere trovato traccia del corpo di Tenebra o di quello dei principi. L’unica cosa possibile da fare per i demoni è nascondersi, attendere ed influenzare le menti degli uomini al fine di potere avere una possibilità. In tale panorama, un evento storico di grande rilievo, la congiura Shekkar-Prescott, viene in soccorso dei demoni. Dyhair Delroy non scrive mai apertamente che i Prescott furono guidati ad esprimere il loro massimo potenziale dai demoni e magari anche un poco manipolati, ma è qualcosa che non possiamo scartare, un ipotesi non verificata. Quello di cui siamo certi è che la congiura diede luogo alla fine del concilio dei draghi e alla prigionia di 5 di loro, soggiogati da Xereo Prescott e costretti a vivere all’interno del potentissimo artefatto: la pietra dell’oblio. Anurit e Bracodonio non furono imprigionati, soltanto resi inoffensivi. Anurit fu preda di un sonno magico da cui si risvegliò solo nel 1416 grazie alla Compagnia del Lossodonte, mentre Bracodonio, per lungo tempo, decise di rinchiudersi sul Monte Roccianuvola, lontano da cariche di prestigio e da responsabilità. Il Drago-Concilio che controllava la trama magica non esisteva più. Tenebra e i principi ebbero di nuovo via libera e pian piano cominciarono a muovere sulla scacchiera della storia le loro mosse per poter tornare al potere!
Storia – 1373-1417 – L’era dell’imperatore Dio-Drago
La prima mossa di Tenebra e dei principi fu ricostruire e ripopolare Duan-Dir, la capitale di Thaldaros. Tenebra inoltre, riuscì a riallacciare i rapporti con Omegran e grazie all’aiuto delle forze marine, a costruire una base sotterranea che verrà poi chiamata “Il quartiere demoniaco” presso la città di Velen. Nella provincia di Numasor invece i Demoni arrivarono per via delle Rotte Infernali e del mare sotterraneo. Decisero di nidificare presso la località della Conca, attendendo di sferrare il colpo per riprendersi il potere!
Il ritorno di Tenebra e dei suoi viene messo agli atti dalle famiglie Mortèt e Malarosa di Velen. Gli umani sono ancora manipolabili, ma la loro volontà in taluni elementi è un muro invalicabile. Il concilio dei maghi, detentore del potere in questa epoca, viene informato, ma al momento è invischiato in questioni molto significative che porteranno alla distruzione della capitale della magia Numasor e all’impoverimento di un asse storico-culturale tra Umani, Nani ed Elfi.
Tenebra continua a ricostruire e a rinforzare i propri eserciti, trova l’opposizione non solo di taluni umani, ma anche di una confraternita nata in Synistas nella prima era e ancora esistente. La confraternita dei viandanti, nei secoli ha raccolto una serie di dati e informazioni sulle possessioni demoniache e si è posta come baluardo di protezione della razza umana e del continente di Emnotork. I viandanti cominciano a sfruttare il Giornale del Drago e tanti corrieri locali per avvertire che i demoni stanno tornando. Tenebra deve venire a patti con un dato. Gli umani sono deboli, manipolabili, ma non sono più la sua milizia privata, sono ben altro! Il primo demone organizza nuovi teatri tattici per riprendere potere sul continente, pallino fisso per lui, sin dalla notte in cui la sua stirpe fu cacciata da Synistas. Le sue forze militari aumentano.
Nel 1403 è pronto a riaprire i portali segretamente costruiti in Emnotork e ad invaderlo, ma le forze alleate lo costringono alla resa. Maghi potenti, come Taysia Delroy, conosciuta come la maga prismatica, hanno trovato la morte nella difesa di Emnotork. Il pericolo sembra scongiurato, ma la confraternita conosce bene la ferrea volontà dei demoni. Continua a vigilare, finanziata ed aiutata dall’ordine dei cavalieri di Rinnar e dai sacerdoti del dio del gelo e di Weinal.
Nel 1416 Tenebra è ancora più potente, pronto a tentare un nuovo attacco. La razza dei demoni a cavallo tra il 1360 e il 1380 ha creato una nuova razza, si tratta dei Mezzi-Demoni (Tiefling), è supportato da un umano dai grandi poteri, si tratta di Kotal Il demonologo ed infine ha creato la creatura ancestrale più singolare che si sia mai vista: si tratta di Rondarion, Il draghemone!
La vittoria sembra inevitabile, ma c’è un dato con cui avere a che fare. Molti draghi in questi anni sono evasi dalla pietra dell’oblio e hanno ritrovato forma fisica e potere.
Tenebra ha un esercito più numeroso, dispone di demoni maggiori potenti come Lilith, Rusal e Amon. Se solo riuscisse ad aprire tutti i portali da lui creati nei secoli in Emnotork, nessuno esercito potrebbe affrontarlo.
Vincere diventa l’imperativo di Tenebra, ma gli eroi di Emnotork nel 1416 gli negano la vittoria, bandendo i demoni maggiori.
Il 1417 è senza dubbio l’anno del nuovo corso demoniaco. Kotal, Il demonologo ha incassato la sconfitta insieme alla compagine di Tenebra ed è pronto a ricominciare. La figura di Kotal è singolare, è un umano che è stato cresciuto da Tenebra stesso. Le possibilità di carriera e tutto quello che ha ottenuto in vita sua derivano dal rapporto con il Primo Demone, ma nel fallimento di Tenebra, il demonologo scorge l’ossessione del controllo, non solo di un continente che non è mai stato il suo, ovvero Emnotork, ma anche la pretesa di manipolare gli umani come un padre-padrone.
Essendo lui un rappresentante della razza umana, soffrendo delle nuove leggi e dell’atteggiamento di tutte le altre razze nei confronti dei demoni a seguito della guerra, decide di dare un nuovo corso e di avvalersi delle sue potenti amicizie per concretizzarlo. Jeriko, Il sacerdote del Drago Shekkar, compie una mediazione tra Kotal e il concilio dei Draghi che è risorto per volere dello stesso Bracodonio e del ritorno in forma fisica di Kendrath il drago del fuoco.
Il volere di Kotal è diverso da quanto fatto nel corso di quasi 5 secoli da Tenebra. La filosofia di Kotal si sposa con il codice demoniaco redatto da Korben e con un disegno di ricostruzione dell’isola di Thaldaros che sia inclusivo di tutte le razze, persino dei draghi che durante La Piccola Era furono responsabili della disfatta demoniaca. Un grande impedimento si trova sulla strada di Kotal, si tratta proprio di Tenebra, ma grazie al supporto dei suoi alleati Kotal riesce a prendere il controllo di Duan-Dir, a destituire Tenebra e a dare vita al nuovo corso di Thaldaros. Oggi il concilio dei draghi sta valutando di ritirare il bando dei demoni dal continente di Emnotork e i rapporti di forza tra questa razza e tutte le altre sono molto più sereni proprio in seno al nuovo disegno di Kotal e della sua regina, La Dama Nera, insieme alla quale domina la sua isola.
La storia di Kotal sembra chiudere le avventure di Korben “Il tormentato” dando lustro ad infinite altre possibilità basate su quanto creato dal Genio degli abissi. I demoni torneranno ad essere una stirpe creatrice di razze, dei padri che sappiano costruire il rapporto con i loro figli, “istigandoli” ad esprimere il massimo del loro potenziale. Kotal e la Dama Nera hanno un consigliere di riguardo nel loro governo, si tratta di Korben che è oggi conosciuto come “Il Nuovo Nato”.
Tratti dei Demoni:
Incremento di Caratteristica. Il tuo punteggio di Forza aumenta di 1.
Invecchiamento: Al contrario dei Demoni Maggiori, quelli Minori arrivano a vivere circa 80 anni.
Taglia: Un demone assume la taglia del corpo che lo ospita.
Movimento: La tua velocità di movimento è pari a 9m.
Linguaggio: Abbiamo reputato che la figura del demone debba poter interloquire con tutti proprio per una deriva culturale che lo vede da sempre legato alla figura del tentatore e dell’ingannatore. Se non potesse parlare con tutti queste sue peculiarità sarebbero meno considerevoli.
Sottorazze Demoniache:
Figli di Amon
Incremento di Caratteristica. Il tuo punteggio di Saggezza aumenta di 2. Zanne della Bestia. Possiedi artigli e zanne, sono considerati come arma naturale con i quali può compiere un attacco disarmato. Se colpisce, infliggi 1d8 + modificatore Forza danni taglienti con gli Artigli o 1d8 + modificatore Forza danni perforanti con il Morso. Presenza Demoniaca. Sei competente nell’abilità Intimidire. Possessione Demoniaca. Quando raggiungi il 3° livello, può lanciare l’incantesimo Corona di Follia un numero di volte pari al modificatore Carisma con questo tratto e recuperare la capacità di farlo quando completi un riposo lungo.
Figli di Lilith
Incremento di Caratteristica. Il tuo punteggio di Carisma aumenta di 2. Alati. Se stai cadendo e non sei incapacitato, puoi sottrarre 20 caselle (30m), ai fini del calcolo dei danni da caduta e per ogni casella puoi muoverti orizzontalmente di 2 caselle. Seduzione Demoniaca. Sei competente nell’abilità Persuasione. Soggiogare. Quando raggiungi il 3° livello, può lanciare l’incantesimo Estasiare un numero di volte pari al modificatore Carisma con questo tratto e recuperare la capacità di farlo quando completi un riposo lungo.
Figli di Rusal
Incremento di Caratteristica. Il tuo punteggio di Costituzione aumenta di 2. Fiamme nelle vene. Disponi di resistenza ai danni da fuoco. Calore Infernale. Quando raggiungi il 3° livello, può lanciare l’incantesimo Riscaldare il Metallo un numero di volte pari al modificatore Carisma con questo tratto e recuperare la capacità di farlo quando completi un riposo lungo. Vigore Demoniaco. Sei competente nell’abilità Atleticin
Storia – Era di Synistas 0-569
Il padre degli umani è un demone, Korben “Il Tormentato” conosciuto anche come “Il Nuovo Nato”.
Nel 300 la razza umana trova la sua nascita a seguito di una serie di esperimenti condotti da Korben. Nei 290 anni successivi il demone esegue una serie di perfezionamenti fino a creare unendo Fuoco e Arcano, le prime venti coppie di esseri umani. Venti donne e venti uomini furono inseriti nel contesto della foresta della Vita, presso la città di Ghena, circa 30 km a nord dei picchi dei Monti Millenari. La civiltà umana ha avuto origine in tale luogo, lontana dai nemici dei loro padri, ovvero i nani, vicina alle creature ancestrali che popolavano la foresta e sotto la protezione della carica istituzionale più potente dei demoni, ovvero Korben.
Il demone si prese cura di loro sino al 735, anno in cui smise di essere il Primo Demone. Non abbiamo molte fonti sulla comunità iniziale, ma la Dama Nera, regina della monarchia demoniaca presso Thaldaros, ha permesso agli storici di Emnotork di avere dei documenti sensazionali che spiegano un passaggio cruciale nella storia degli uomini, ovvero l’incontro con le creature ancestrali.
Storia 735-870 – Era dei demoni & Era dei Draghi – Gli uomini e le Creature Ancestrali
L’incontro tra uomini e creature ancestrali per essere spiegato al meglio deve essere contestualizzato. Dovete sapere che Le foreste e la superficie di Emnotork in generale, sino ai primi anni del sesto secolo, erano un territorio inesplorato. Nani e Demoni erano razze che avevano trovato dimora nell’underground. La loro scelta era stata dettata da leggende e profezie che narravano di quanto fosse difficile sopravvivere in superficie a seguito della guerra dei geni. Tsunami, Tempeste di sole e di vento erano il lascito della guerra tra Koharu, Zhao, Yelen e Rian. I geni avevano espresso un tale dispendio di potere magico primitivo da creare conseguenze impensabili. Le Leggende rimasero impresse nella menti di Demoni e Nani che per secoli non osarono sfidare la superficie, ma il tempo cambia tutte le cose e la vita trova sempre una strada. Molte sono le speculazioni e i trattati che riguardano il tempo dei geni. Un paio sono stati redatti da Arshsney Hoffback e un altro dal suo erede Marcus Ledge. I Testi sono accumunati sotto la categoria Genesi di Emnotork e sono custoditi nella biblioteca di Porta del Gelo, sotto la giurisdizione di re Mork Northander in persona. Ciascuna Genesi di Emnotork ha punti singolari, ma tutte concordano nel descrivere il mondo precedente alla prima era come diviso nei quattro elementi governati dai diversi geni. I loro poteri magici, da molti chiamati primitivi, da altri degli elementi, ebbero a mischiarsi durante la guerra per poi creare l’intero continente non molto dissimile da come oggi lo conosciamo.
Korben fu il primo essere a rendersi conto che la superficie era abitabile. Gli echi della guerra erano lontani 6 secoli, i racconti che mettevano in guardia da tornadi, tempeste di sole e vento e tsunami erano obsoleti e sebbene la Foresta della Vita, così come l’intero continente, potesse essere pericolosa, rappresentava il luogo migliore in cui far prosperare una civiltà. Il primo demone ebbe consapevolezza di quanto fosse pericolosa e/o vivibile la superficie prima degli altri per un motivo molto semplice, all’origine Nani e Demoni si rifugiarono sotto la nuda terra, ma mentre la prima razza del continente continuò a preferirla alla superficie i demoni valutarono altre possibilità. Cacciati da Synistas, navigarono fino all’isola di Thaldaros, dove preferirono costruire la loro capitale Duan-Dir in superficie. Korben incontrò la prima creatura ancestrale, un Matusalemme chiamato Ramenius detto “Ramne” proprio in quel frangente. Comprese che le Creature ancestrali, la fauna e la flora lasciate dalla guerra dei geni potevano essere pericolose quanto innocue. La superficie era vivibile e lontana dai racconti dei secoli scorsi. Quando creò gli umani, destinandoli a Ghena, nel centro del continente Emnotorkiano, ne ebbe la certezza assoluta.
Secoli dopo tali eventi possiamo affermare che se Nani e Demoni furono i primi a venire al mondo, gli umani furono i coloni della superficie insieme ad un’altra razza che ebbero modo di conoscere non appena Korben non potè più vegliare su di loro, ovvero i Matusalemme, volgarmente conosciuti come Alberi Millenari.
I protagonisti dell’incontro tra specie, furono: Vladimir Northander della stirpe degli umani e Tauron per la stirpe dei Matusalemme.
L’albero, creatura dormiente per lunghi periodi durante il corso di un secolo, ebbe modo di conoscere Vladimir e prese in simpatia la razza umana, tanto da proteggerla dai pericoli della foresta. Al contrario di Korben però, il Matuselemme espose la razza umana a degli incontri in cui avrebbero dovuto cavarsela da soli. Questo diede modo agli umani di progredire nell’ingegno, nelle tattiche militari e di sopravvivenza. Molti morirono, ma altrettanti impararono e quando il territorio ebbe alcuni disastri naturali Northander fu pronto a guidarli oltre i Monti Millenari, in quelle che un giorno sarebbero state definite: Terre di Confine ed in particolare nella zona in cui sarebbe nata Porta del Gelo. Durante questo viaggio gli uomini incontrarono quello che definirono, Montagna di ghiaccio in movimento, ovvero il Drago Shen, il bianco.
I 7 draghi erano già presenti. Nei testi titolati, “La Nascita dei Draghi”, redatti da Sargon Prescott che sarebbe diventato il settimo mago di Numasor, i Draghi sono nati dalla magia primitiva espressa durante la guerra dei geni; secondo Fulgrim Forgiatempo dell’orizzonte di Kirath invece, il nano rivoluzionario più conosciuto del continente, i draghi non hanno niente a che vedere con i geni, sarebbero dei costrutti-animati. Le due tesi sono delle ipotesi antitetiche di due studiosi accreditati, ma rimangono tali. L’unico punto su cui sono concordi riguarda il drago Bracodonio di cui non sanno spiegare la nascita.
Shen, il drago bianco, si mostrò subito amichevole con gli umani, aveva l’intelligenza per capire che le civiltà andavano incoraggiate e che le razze dotate di intelligenza andavano tutelate. Bracodonio, il drago con maggiore influenza, aveva già costituito il Concilio dei Draghi e creato la trama magica draconica, andando a mettere una seria ipoteca su qualsiasi altra forma di trama magica che altri individui o razze volessero proporre. Il concilio auspicava al controllo della magia e tale obiettivo sarebbe diventato motivo di scontro con i demoni che non volevano che la trama infernale fosse al di sotto della draconica e legiferata da altri.
Storia – Era dei draghi – 870-1019
L’evoluzione della razza umana in questi anni è tale da far intravedere che presto o tardi saranno una delle razze più potenti. Molte sono le concause storiche che lo hanno reso possibile. La prima è sicuramente l’estraniazione da qualsiasi dinamica continentale da parte dei nani che rinchiusi nelle loro roccaforti affrontarono diversi pericoli, la seconda riguarda la nascita dell’odio che portò demoni e draghi a scontrarsi e la terza ha a che fare con tre grandi personalità: Sargon, Xereo e Nathaniel Prescott che riuscirono ad ottenere l’autorizzazione ad utilizzare la trama magica dal concilio dei draghi estendendola poi a tutto il genere umano. Quest’ultimo assunto in particolare apre la porta principali del potere agli umani.
L’evoluzione della società umana è avvenuta nel giro di un quantitativo di secoli abbastanza ristretto. Nelle ere precedenti è stata sostenuta dalla razza antica dei demoni e da alcune creature ancestrali: Matusalemme e Draghi. Se la città di porta del Gelo fu la prima ad essere edificata, di lì a poco Numasor, Pietra di Giada, Velen e Mesa Negra furono popolate e capaci di portare avanti delle società civili sviluppate e progredite. Il ciclo vitale ristretto rispetto ai nani, assicurò anche una spinta motivazionale in più. Una generazione di umani poteva vivere circa 80 anni. Il tempo per poter lasciare traccia di sé non era poi molto e tale dato spingeva taluni tra loro in un circolo virtuoso del fare che segnava l’incedere del progresso costante.
Sargon, Xereo e Nathaniel sono nativi di Pietra di Giada, gli atti relativi ai loro anni di nascita non sono arrivati sino a noi, quel che sappiamo è che ottennero l’accesso alla trama magica nel lontano 970 e che riuscirono a prolungare la loro vita a dismisura, tradizione che sarebbe poi stata seguita da molti altri maghi. Dal 970 al 1050 lavorarono in un conclave composto da 7 maghi totali per acquisire potere e lo trovarono grazie alla Congiura di Shekkar-Prescott.
Storia – La piccola Era – 1020-1050
La guerra tra Demoni e Draghi fu teatro di questi anni, i Draghi vinsero, ma molte furono le risorse impiegate e qualcuno seppe approfittarne. Xereo Prescott era uno studioso di arti proibite sin da prima di avere accesso alla trama magica. Aveva letto diversi testi redatti dalla prole draconica che riguardavano caratura e pertinenza degli incanti di negromanzia. Quando poté definirsi un mago (avuto accesso alla trama) e non solo un sapiente, cominciò a metterli in pratica e per velocizzare il suo apprendimento non solo fece ricorso ai demoni di tenebra, ma anche a Shekkar il Drago. La scelta non fu casuale, il drago era il massimo esperto della disciplina della negromanzia, nonchè voce dissonante nel consiglio dei draghi, colui che nutriva perplessità e astio nei riguardi delle scelte di Bracodonio. Shekkar non perdonava a Shen e Bracodonio di non avere trovato, a fine guerra, il corpo di tenebra e dei principi dei demoni. Sapeva bene che un’anima poteva tornare dal limbo della non-morte alla vita, ma nel caso specifico era l’unico a preoccuparsi del fatto che Tenebra insieme alla sua progenie infernale potesse essersi ritirato cancellando la propria traccia magica in attesa di un tempo migliore in cui tornare. Il concilio dei draghi liquidò la preoccupazione di Shekkar rapidamente e questo accrebbe astio e divario tra lui e i suoi simili.
Xereo Prescott in questi anni diviene il miglior amico di Shekkar, i due trovarono intesa negli stessi interessi, nell’arte della negromanzia e nella filosofia di vita. L’odio di Shekkar per il concilio crebbe, Xereo e i suoi fratelli lo fomentarono, non vedevano l’ora di trovare una via per sostituirsi ai draghi.
Xereo Prescott creò l’artefatto conosciuto come “Pietra dell’Oblio” che diverrà la prigione di tutti i draghi eccetto Bracodonio, Anurit e Shekkar.
Il Drago negromantico accettò di tradire ed imprigionare i suoi simili per divenire l’unico drago, acquisendo più potere da spartire solo con gli umani che considerava al di sotto delle sue capacità.
I draghi erano stremati dal combattimento contro i demoni, Bracodonio era su tutte le furie per la malattia di sua sorella Anurit e per la prima volta concessero un poco di fiducia al Drago minore e più giovane che fino a quel momento avevano poco considerato. Shekkar capì che era l’occasione che aspettava. Presentò la Pietra dell’oblio e Xereo Prescott al concilio, disse che questo artefatto avrebbe ridato le forze ad ognuno di loro. Bracodonio aveva finito per dare l’addio al concilio per interessarsi del male di Anurit. Quest’ultima era caduta in un sonno senza tempo. I draghi accettarono di provare l’artefatto che divenne la loro prigione fino al 1403, anno di distruzione della Pietra dell’oblio.
Storia – L’era dei sette – 1051-1372
L’era dei sette è la massima espressione del dominio della razza umana. La situazione si era resa propizia, i demoni stavano ricostruendo faticosamente quanto potevano a Thaldaros dopo la sonora sconfitta nella Piccola Era, i draghi erano stati imprigionati, Shekkar stava per schiavizzare i nani Xantariani, Xereo Prescott teneva impegnati gli Imperiali grazie ai suoi domini di Thia e Nathaniel Prescott si era sostituito al dio Weinal incamerando il potere divino prodotto dalla preghiere e utilizzandolo per governare uno dei più potenti manufatti che la storia di Emnotork ricordi: “La lanterna delle Ere”. Un oggetto capace di predire il futuro e di sondare il passato, un oggetto che ha reso possibile la nascita dell’Ordine del Vortice.
L’ordine ha governato i destini del mondo dal 1051 al 1401, data in cui è stato sciolto. Sargon Prescott non solo era parte dell’ordine del Vortice, ma era anche il settimo Magus di Numasor, la carica più importante della città. Insieme i tre fratelli avrebbero dominato quasi 4 secoli. Avevano il potere di cambiare il passato, avevano il potere di vigilare sul futuro e niente sembrava poter cambiare dei destini decisi da loro a tavolino, ma la storia trova sempre un modo per cambiare le carte in tavola e così l’era d’oro degli uomini ebbe a chiudersi. L’analisi dei motivi è complessa e intrigante.
Primo motivo riconosciuto fu la Trama Artefatta. Gli uomini avevano avuto accesso alla magia, ma fare parte di una trama non è equiparabile a crearne una. Gli umani dovettero fare i conti con questa necessità, dato che la scomparsa dei draghi più antichi aveva reso impossibile utilizzare la trama draconica. Shekkar era il più giovane, non era in grado di continuare a sostenerla da solo. Scelse di abbandonarla a vantaggio di una nuova trama che fosse più radicata nell’ambito della negromanzia e pertanto più facile per lui da amministrare. La Trama Shekkeriana prese il nome di “Ala Nera”, denominazione che nei secoli venne utilizzata anche per rivolgersi direttamente al drago, quasi fosse un soprannome.
Le creature ancestrali come Shekkar avevano grandi vantaggi nel gestire e ricreare una trama, era un talento innato e proprio per questo per loro era facile, naturale quanto complesso invece, gli risultava spiegare agli esseri umani come ne fossero capaci.
Gli umani dovettero pensare qualcosa che non solo potessero governare, ma che fosse a loro misura. Un singolo uomo non aveva la forza fisica e magica di una creatura ancestrale, la loro trama per essere eretta aveva bisogno di un conclave di maghi che venne organizzato e da cui l’era prende il nome: Furono 7 i maghi responsabili della creazione e del mantenimento della Trama Artefatta e prima che questa fosse istituzionalizzata furono molti i tentativi falliti, memorabili quello della Trama del Sogno e della Memoria Eterea.
Sargon Prescott in persona si dedicò anima e corpo al progetto, scartando varie possibilità fino a giungere alla Trama Artefatta che per il primo secolo sembrò comportarsi a dovere. Era stabile, i maghi potevano avere accesso prendendo un diploma a Numasor, era controllabile dai 7 ed era stata scolasticamente istituzionalizzata.
L’errore dei 7 fu pensare di avere creato qualcosa che fosse perfetto. I circoli druidici spinti dai Matusalemme antichi cominciarono ad informarli di una forma di contagio magico che stava distruggendo l’equilibrio naturale, ma il governo dei 7 rimase sordo a tali avvisi fino a quando la desertificazione di Emnotork e il cambio del clima fu irreversibile e sotto gli occhi di tutti, ponendo sotto la lente di ingrandimento l’operato dei maghi.
Il secondo motivo riguarda l’inesperienza e la sete di potere che portò le alte sfere a litigare tra loro. I Draghi, avendo appreso la lezione di quanto accaduto ai geni, evitavano di litigare tra loro, anche se l’eccezione Shekkar, rimane una ciliegina sulla torta da non dimenticare. Gli umani non avevano la forza, non avevano l’esperienza per amministrare la situazione che avevano prodotto. La foresta della vita stava scomparendo, Emnotork si preparava a diventare un deserto e se non fosse stato per le Creature Ancestrali e per l’impegno dei druidi della sabbia probabilmente oggi nessuno vivrebbe più nel continente.
Storia – L’era dell’imperatore Dio-Drago – 1373-1417
All’alba di questa era gli uomini furono costretti a proibire l’accesso alla trama artefatta e a crearne una completamente nuova che non squilibrasse l’ambito naturale del continente. Probabilmente nessuno dei sette avrebbe fatto nulla se non fosse arrivato “il Morbo dei Saggi”. La trama artefatta cominciava ad arrecare danno persino ai fruitori di magia che morivano come mosche. Dal 1373 al 1403, gli umani poterono operare nell’ambito magico con forti limitazioni e il loro potere ebbe a sminuirsi sempre di più. I demoni stavano risorgendo, avevano una trama solida, i nani utilizzavano ancora la trama naturale, così come le creature ancestrali rimaste. Gli uomini divennero deboli e Shekkar come unico drago se ne approfittò estendendo i suoi domini su un terzo abbondante del continente, prendendosi una scaltra vittoria anche contro i nani. Detronizzò sire Harmus Javna-Kur in persona divenendo imperatore e dio di molti nani. Una volta fatto questo pose il suo sguardo su Numasor e Porta del Gelo che però non fu in grado di conquistare. Il drago tuttavia non era mai stato così potente e per tale ragione l’era porta il suo nome.
Il suo dominio venne intaccato nel 1403 da Fulgrim Forgiatempo e dalla famiglia Barbamuschia. Entrambi contribuirono al ritorno dei draghi prigionieri della pietra dell’oblio che fu totalmente distrutta nel 1403 da Forgiatempo e dall’ordine di Kirath. I Barbamuschia liberarono Malyniria, il drago delle Foreste, mentre Fulgrim fu al centro dell’azione per liberare Aryn e Kendrath. Soltanto Malyniria e il Drago del Fuoco, ovvero Kendrath, hanno avuto modo di riprendere possesso della loro forma fisica, Shen e Aryn rimangono eterei; Bracodonio e Anurit sono stati aiutati a riprendere posizioni di rilievo dalla Compagnia del Lossodonte che trova il cuore pulsante della sua azione sotto il governo di Malyniria, paladina del ripristino dell’equilibrio naturale nel nome del dio che rappresenta in Emnotork, ovvero Okna. Quanto a Kendrath, il suo ritorno alla forma fisica si deve ad un rituale propiziato dai 60 eroi dell’altopiano nel 1417.
Il conclave dei draghi venne ripristinato per gioco forza, nessuno voleva che Emnotork diventasse un deserto! L’ordine naturale andava ripristinato. I Draghi tornarono a padroneggiare la loro trama e a metterla a disposizione di chiunque volesse utilizzarla. Quanto a Shekkar, Bracodonio e Shen, seppero come reintegrarlo e come vigilare su di lui grazie soprattutto a due umani molto importanti, conosciuti come Jeriko, il sacerdote del drago e Kotal il demonologo. Quanto alla trama degli uomini, grazie a grandi sforzi prodotti alla fine dell’era Prescott, da Hawken Klood ed Elaya Delroy, rispettivamente re e regina di Numasor, si creò un’alternativa stabile. La Trama del sogno e della memoria Eterea è oggi utilizzabile, organizzata e vigilata da Dravios Odderty, Elaya Delroy e Arthur Childor Obrian.
Nel 1415-16 i demoni, sotto la bandiera di Tenebra tentarono di riprendere il potere, ma gli umani non erano più quelli dei secoli precedenti, furono liberi di schierarsi dove meglio credevano e le forze alleate della confraternita dei viandanti vinsero bandendo l’allora primo demone dal continente.
Nel 1417 i rapporti tra umani e demoni sono molto cambiati per via di Kotal, il demonologo e della Dama Nera che hanno saputo trovare accordi con il concilio dei draghi, grazie anche all’aiuto del diplomatico Eltumal Silverkayn e del cardinale Jeriko. Il rispetto reciproco e la cooperazione sia in Emnotork che presso l’isola-continente di Thaldaros tra le due razze sembrano essere nuovamente a portata di mano.
Società
Le società umane sono e sono state molte. La prima è Ghena, poi abbiamo avuto e ancora abbiamo le civiltà di Porta del Gelo, di Numasor e di Velen, di Pietra di Giada e Mesa Negra e Castel Di Nitro. Ognuna di queste presenta un ordinamento legale, sociale e culturale differente, ma tutte sono politeiste. Se volete sapere qualcosa di più di come pensa e ragiona un umano, chiedetegli dov’è nato.
Vi sono poi molti umani che oggi vivono in città che sono state create e ancora adesso, vengono guidate da razze diverse. Gli umani si adattano, è la loro prima caratteristica. Nati in contesti di minoranza essi sono pronti ad apprendere dalla cultura locale, a patto che non vi siano delle sacche di resistenza familiari che insegnino loro a diffidare di quanto fanno le altre razze.
Religione
La divinità più pregata dagli umani è senza dubbio Weinal, tale dato si deve all’alleanza tra la regina Rasha dei nani e la regina Lisandra di Porta del Gelo, la seconda è il Dio del Gelo. Vlad Northander, primo uomo a varcare i confini delle Terre di Confine, incontrò il rappresentante del dio del Gelo, ovvero Shen il Drago Bianco. Questo primo contatto apre ad una posizione netta degli umani che hanno creato la loro cultura più antica proprio su precetti religiosi del gelo. Le comunità che nacquero attorno a Piazza della Lava non solo lo venerano come unico dio, ma presentano anche molte tinte di integralismo religioso che solo dal ventennio 1390-1410 hanno trovato toni più democratici. Il contatto d’amore tra il dio del Gelo e l’uomo dicono sia stato tale da dare luogo ad una sottorazza, ovvero gli Uomini-Montagna, conosciuti anche come gli Uomini di ghiaccio.
Sottorazze
Uomini-Montagna: Quasi tutti venerano il Dio del Gelo, l’eccezione sono coloro che appartengono alla comunità di Kamso in cui c’è stata una grande influenza del dio del sangue.
Sono fieri e indomiti, la caccia al Mahlut è il loro ideale aggregativo più alto. il loro motto è “L’acqua è la forma orgogliosa dell’acqua e l’acqua è vita, io preservo la vita.”
Tale Motto muta per coloro che sono devoti al Dio del Sangue.
“Il sangue è il marchio delle generazioni e le generazioni sono il nuovo e il vecchio che si stringono la mano.”
Uomo-Montagna, Longevità Media: 100 anni, +1 Costituzione, Vantaggio alle prove di Sopravvivenza
Storia – Era di Synistas 0-569
Le supposizioni riguardo a quanto accaduto alla razza erborea dei Matusalemme trovano terreno fertile in questa era. Siroune, uno dei maghi più potenti della Numasor della prima repubblica, ha fatto del suo campo di studi la natura stessa regalandoci diverse interessanti tesi; Ivar, detto “La foglia cangiante” della Foresta di Valenium, in qualità di druido-capo del Circolo dei 4 alberi, ne ha espresse altrettante.
Le tesi di Siroune sono legate al principio dell’evoluzione magica della natura. Il mago è passato alla storia per avere dato luogo ad una serie di creature che soggiornano ancora oggi all’interno della Foresta dei viventi. Tali creature, da molti definite abomini, hanno dimensioni ragguardevoli e un temperamento non troppo mansueto.
Siroune ha sempre pensato che la magia dovesse offrire all’evoluzione naturale maggiore velocità, il mutamento che ne sarebbe seguito sarebbe stato vigilato dalla magia stessa, in modo da preservare l’equilibrio. Questo avrebbe dato luogo a milioni di razze ed ecosistemi nuovi in tempi più ristretti, rivelando degli aspetti impensabili da sondare. Ogni ecosistema, con le sue fragilità, ma anche con i suoi punti di forza, si sarebbe aggiunto al precedente creando una varietà pressappoco infinita. Siroune condanna la lentezza della natura che non è in grado di stare al passo col progredire degli altri campi accademici e come è facile intuire condanna anche i Matusalemme dei quali scrive: “I Matusalemme sono una razza senziente a numero limitato, che si sveglia soltanto alla bisogna, non può essere garante di alcuna miglioria. Sono dei pigri custodi che non stanno al passo con i tempi, per tale ragione ho fatto richiesta all’ordine dei druidi dei 4 alberi di mutarli al fine di giungere ad una creatura che sia più efficiente. Quanto al loro venire al mondo nel 400 o precedentemente, io ritengo che la struttura delle loro radici che li collega a livello sotterraneo uno all’altro sia da contestualizzare poco dopo la guerra dei geni e che quindi l’enciclopedia storica razziale sia caduta in errore. I Matusalemme sono la prima razza senziente di Emnotork, perchè sarebbe stato davvero gravoso se non impensabile, dati i loro tempi lunghissimi di letargo, che le radici dei 9 alberi millenari potessero trovarsi in un sottosuolo compatto percorrendo centinaia, talvolta migliaia di km. Ragionevole invece è il pensiero che ci porta a credere che se i Matusalemme fossero giunti nel 400 questi non avrebbero potuto avere dei legami sotterranei di tale portata per via del compattamento del suolo e di vari impedimenti dati dallo slittamento della tettonica a placche.”
Le tesi di Ivar sono legate al principio della preservazione dell’ignoranza. I Matusalemme hanno piena conoscenza dei cicli naturali, riconoscono l’anima magnanima e malvagia insita nell’equilibrio naturale e ne hanno pieno controllo. Ivar scrive: “Un albero millenario sa sempre quando svegliarsi ed intervenire e sa quando farlo perchè amministra le foreste, habitat di cui è responsabile, da un tempo infinito. La sapienza di un Matusalemme non è quella che potrà mai avere un qualsiasi studioso. Non ho la pretesa di capire meglio di loro l’equilibrio. La civiltà corre, inventa, crea, è il ruolo della razze dei continenti, i Matusalemme prima di essere una razza a numero limitato, sono dei custodi. La natura segue altre leggi che non hanno a che vedere con il progresso o con la velocità alla quale si sviluppa una civiltà. Sono le stesse leggi che hanno permesso alle razze di esistere e di svilupparsi, noi non dobbiamo toccarle, noi non dobbiamo conoscerle, il nostro ruolo non è questo nel mondo. Bisogna tenerlo sempre a mente. Quanto al fatto che i Matusalemme possano essere la prima razza di Emnotork, lascio tale speculazione a chi si diletta in esercizi di stile. Solo i possessori della Lanterna delle ere potrebbero tornare indietro nel tempo e verificare, ma non lo hanno mai fatto, forse perché hanno capito che ci sono forme di ignoranza che vanno preservate.”
Storia – Era dei Demoni, Era dei Draghi, Piccola Era 570-1050
Il letargo dei Matusalemme è tale che dopo gli incontri tra il 735 e l’870 abbiamo un periodo di vuoto assoluto che ci porta fino al 1050. Ricordiamo che I matusalemme sono stati protagonisti e la prova sono due incontri. Il primo tra Korben (Primo Demone) e Ramne (Primo Matusalemme) e il secondo tra Vlad Northander (Capo della prima comunità degli uomini di Ghena) e Tauron (Matusalemme della Foresta della vita).
I Matusalemme sono riconosciuti da tutti come custodi e se nessuno li ha visti per molto tempo vuol dire che l’equilibrio naturale non è stato toccato in modo significativo da altri elementi. La trama dei demoni e quella dei draghi non hanno mai arrecato danno all’ordine naturale, tanto che gli alberi hanno potuto dedicarsi ad altro. Raccolsero l’eredità dei geni al fine di creare una razza che potesse aiutarli a vigilare sulle foreste e che potesse affiancare le poche creature ancestrali rimaste. Gli Elfi nascono all’incirca nel 600, ma non abbiamo dettagli a riguardo, sappiamo solo che queste creature furono presentate alle altre razze nell’unica apparizione fatta da Sequoia Immortale, il Matusalemme più grande della storia, presso il Tempio dei Rami nella Foresta della Vita. L’albero li descrisse come i loro protettori!
Storia – Era dei sette & Era dell’imperatore Dio-Drago 1051-1417
L’epoca dei sette è quella in cui i Matusalemme si sono manifestati più volte diventando una presenza fissa nella foresta di Valenium. La corruzione naturale nell’arco di questi 350 e più anni è arrivata a dei livelli che hanno richiesto una vigilanza continua. La trama artefatta ne è la principale responsabile, tanto che il numero totale dei Matusalemme si è ridotto a 6 proprio per via della moria delle foreste. I cambiamenti sono stati troppo veloci e ne hanno fatto le spese ettari di Foresta della Vita. Il 65% del continente Emnotorkiano non solo perde parti della foresta più grande, ma diventa desertico e porta alla scomparsa di ben 3 Matusalemme, tra i quali Tauron.
I 6 rimanenti si salvano facendo appello a tutte le loro risorse:
- Vetusta Radice sopravvive grazie al ritorno della radiosa Malyniria, il drago delle foreste e diviene il guardiano dei confini di Pian del Sole.
- Vecchia Foglia è il guardiano dei confini est della foresta di Valenium.
- Antica Quercia è il guardiano dei confini ovest della foresta di Valenium
- Decano Cuore è il guardiano del bosco della Stella Nera
- Drakaneo è il guardiano del tempio dei Lossodonti presso la capitale Phylotea.
- Sequoia immortale è il matusalemme più grande della storia, guardiano della Foresta della vita.
Se il continente è sopravvissuto alla Trama Artefatta, lo si deve ai Matusalemme, agli Elfi, alla famiglia Barbamuschia, alla compagnia del Lossodonte, ad Ivar dei 4 alberi, al Drago Mayliniria e all’impero dell’ovest dell’imperatore Kalimath III. L’azione congiunta di queste forze è avvenuta in momenti diversi e ha riguardato anche l’era dell’Imperatore Dio-Drago. Hanno avuto un ruolo fondamentale nel costringere il concilio dei maghi a bandire la trama artefatta e a riconsegnare ai Draghi la responsabilità del controllo della trama magica.
Storia – Era dell’imperatore Dio-Drago 1372-1417
Durante questo periodo assistiamo al ritorno dei Lossodonti e del Drakaneo. Sono eventi importanti sia per la razza dei Matusalemme, dato che Drakaneo ne è uno dei maggiori rappresentanti, ma anche per la lotta contro la corruzione magica e il ripristino di alcuni elementi di forza all’interno della Foresta di Valenium.
Le creature ancestrali che vigilavano sulle regioni della foresta sono in parte morte, sostituite da non-morti che hanno instaurato i Reami di Thia al posto delle regioni per ordine del negromante più famoso di tutti i tempi: Xereo Prescott.
Il tempo dei Prescott però volge al termine e lo stesso negromante non solo perde i suoi reami di Thia, ma anche tutto il suo potere nella zona. Malyniria frattanto riesce a risorgere grazie alla famiglia Barbamuschia, mentre la compagnia del Lossodonte risveglia proprio i Lossodonti e debella la piaga del Dreghemone, ovvero Rondarion. Inoltre, come se non bastasse, le forze alleate vincono la guerra contro i Drota e gli elfi oscuri, riconsegnando agli elfi la loro capitale: Phylotea, oggi sotto la guida della Regina Pandora Galanodel.
Le crisi della foresta hanno interessato superficie e sottosuolo e si sono manifestate diverse forme malvagie di Matusalemme, anche conosciuti come Alberi Neri che hanno complicato ulteriormente la questione.